✦ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟒𝟒 - 𝐃𝐍𝐀

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C'era una strana aria di quiete in casa di Shinye

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C'era una strana aria di quiete in casa di Shinye.
Una quiete quasi assassina che serviva di preciso a precedere una turbolenta tempesta.
Jimin aveva deciso di dare ascolto ai consigli di Jihyo e Hoseok, tirandosi fuori dagli affari di Jungkook e Shinye per non rovinare niente.

Kyungmin era apparentemente ignara di tutto ciò che riguardava i due innamorati perché ovviamente se non le arrivavano dei segnali chiari e precisi era difficile riuscire a tirare le somme da sola.

Lei stessa tempo prima aveva confidato a Jimin di essere consapevole che Shinye era ancora innamorata, perché i gesti della corvina le erano sembrati appena palesi da essere notati: ogni tanto guardava Jungkook e non con occhi freddi o distaccati, bensì pregni di quel sentimento forte che non le avrebbe mai permesso di fissarlo diversamente.

Tuttavia, Kyungmin non aveva notato altro anche grazie all'ingegno dei due: avevano cercato di contenersi al massimo per non far insospettire nessuno di altri avvicinamenti, a maggior ragione quando Jungkook era pronto a parlare con la bionda per metterle in chiaro quello che pensava e quello che provava.

Amava Shinye.

Voleva lei.

Voleva rimanere a Jeju perché quella era casa sua.

Nessun altro posto sarebbe riuscito a rimpiazzarla e Jungkook lo sapeva molto bene.
L'occasione perfetta arrivò dopo pochi giorni, quando Jihyo e Hoseok erano usciti per fare due passi e Jimin stava di nuovo in garage visto che la sua moto non accennava a funzionare come un tempo.

Anche Shinye non c'era, quindi Jungkook poteva approfittarne per parlare in privato con Kyungmin e mettere un punto alla faccenda: era già pronto a sentirsi dare dello stronzo, insensibile e altri tanti insulti, ma il corvino si era così preparato mentalmente che sapeva di meritarseli tutti, dal primo all'ultimo.

Si trovavano sul divano della sala a guardare la televisione, Bam se ne stava sdraiato a terra di fronte a loro e non sembrava voler giocare visto il caldo di quelle giornate.
Avendo capito di non poter aspettare altri segnali del destino, Jungkook si schiarì la gola per voltarsi verso la minore e dare inizio al suo discorso doloroso.

«Kyung, hai cinque minuti per parlare un attimo?» le chiese allora, prendendo il telecomando per abbassare di poco il volume e mettere in primo piano la loro conversazione

«Di cosa?» chiese lei, portandosi le ginocchia al petto e appoggiandoci la guancia sinistra per guardarlo più comodamente

Era un po' stanca, quindi aveva bisogno di quella sottospecie di supporto per stare meglio e ascoltare attentamente il suo ragazzo, che sicuramente aveva qualcosa di interessante da dirle.

Di interessante e doloroso.

«Ecco...volevo parlare un po'...in generale di quello che sta succedendo e...cose così.» iniziò a dire, leccandosi il labbro inferiore e sistemandosi per affrontare quel discorso

✦𝐈𝐊𝐈𝐆𝐀𝐈 [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora