✦ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟓𝟎 - 𝐇𝐈𝐃𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐒𝐄𝐄𝐊

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«Ehi

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«Ehi...hai visto Gunwoo?» chiese Jaebeom ad un uomo mentre stava controllando l'ora

Erano passati tre giorni e di quello strano compagno di disavventure non c'era stata notizia dal momento in cui era stato rapito: alcuni avevano detto di starsene tranquilli perché sicuramente era andato a cacciarsi nei guai con qualcuno, mentre Jaebeom pensava che fosse strano che non si era fatto ancora vedere.

Anche se Daehyun lasciava moltissime libertà ai suoi uomini, aveva sempre ordinato a tutti quanti di tornare a casa per l'ora di cena e di uscire soltanto se ci fosse stato bisogno di qualche strana perlustrazione per colpire Jungkook e Shinye.

«Forse con il rapimento di quella bambina ci siamo spinti troppo oltre.» borbottò un uomo «Sicuramente abbiamo attirato l'attenzione della polizia e...dannazione...»

«Ormai il danno è fatto, quindi non c'è motivo di disperarsi se abbiamo preso una bambina che ci serve come trappola.» disse Jaebeom, volendo provare a dare un minimo di fiducia a quello che Daehyun aveva creato piano piano

Non voleva in alcun modo tornare indietro, anche perché sarebbe stato come ammettere di aver commesso un passo falso e di avere paura delle conseguenze: Daehyun si sarebbe arrabbiato da morire se avesse visto anche solo un po' di titubanza e Jaebeom voleva evitare di inimicarselo prima del dovuto.

Fatto stava che anche lui un po' pensava che rapire Mirai fosse stato eccessivo, perché in quel modo oltre che a dover pensare a Jungkook e a Shinye, avrebbero dovuto trovare un modo anche per non farsi beccare dalla polizia, il che poteva sembrare estremamente complicato se non ci fosse stato un piano ben studiato di fondo.

Ma Jaebeom sapeva che non fossero affari suoi.

Che il suo destino si trovava nelle mani di quell'uomo spaventoso quale Daehyun era.

Prima che Shinye e gli altri entrassero in azione, avevano ucciso molte persone e non ne avevano capito nemmeno il senso, ma quando Daehyun aveva spiegato loro che li avrebbe uccisi se non gli avessero dato retta, automaticamente avevano abbracciato ogni sua teoria per la paura di perdere la vita.

Come se non la stessero comunque rischiando.

«È comunque strano che Gunwoo non è tornato a casa nemmeno stanotte.» ribadì il ragazzo mentre si accendeva una sigaretta «Non è nemmeno il tipo di persona che si butta in mezzo alle risse o altri casini con qualche donna.»

«Visto che ti lamenti tanto della sua assenza, hai provato a contattarlo al cellulare?»

«Mi dice che la scheda è disattivata.» affermò Jaebeom «È per questo che mi permetto di essere più preoccupato del solito.» mugolò «Perché dovrebbe aver disattivato la sua scheda se sa che deve essere sempre pronto a ricevere una chiamata?»

«Perché evidentemente è morto.» sentirono dire

Gli uomini presenti nella sala si voltarono e videro Daehyun camminare tranquillamente verso di loro con Mirai in braccio, che se ne stava stranamente buona a non dare problemi: da quando era stata rapita, aveva fatto tanti capricci perché non conoscendo quegli uomini di dubbia affidabilità, aveva perso un po' la testa.

✦𝐈𝐊𝐈𝐆𝐀𝐈 [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora