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dopo poche ore erano le 13

io: vado su a svegliare chicago

oak: va bene

andai sopra e c'era chicago che stava in bagno

io: buongiorno amore

io: hai dormito bene ?

chic: buongiorno mamma si

io: andiamo sotto che c'è papà

chic: andiamo

mi prese la mano e scendiamo sotto

oak: buongiorno piccola

mi vennero le farfalle allo stomaco per quel nomignolo, mi ci chiamava sempre

chic: buongiorno papà

disse andando da lui

sai: ti sei svegliata eh

chic: stai zitto tu

oak: chicago non rispondere così a tuo fratello

io: infatti

chic: va bene

iniziai a cucinare e Oakley mi dà un mano

vidi i bambini andare sopra

vabbè

oak: comunque tra una settimana devo partire che mi hanno chiamato

io: ah dove vai?

oak: in Italia

io: bello

oak: e mi farebbe piacere se venissi tu  con i bambini

io: certo

io: saranno felicissimi

sentii lo sguardo di Oakley fisso su di me

oak: mi dispiace sia finita così

mi girai a guardarlo

io: di cosa parli?

oak: di noi

sofia trattieni quelle lacrime ti prego

non risposi

Oakley mi abbracciò da dietro

ti prego sto per esplodere

oak: ti amo ancora, più di prima

non risposi

scese chicago

chic: papà vieni a giocare con me

oak: arrivo

disse andando verso di lei per prenderla in braccio

salgono su...

dopo un po'..

io: è pronto!!

scendono sotto

ci sediamo a tavola

iniziamo a mangiare

chic: mamma non mi va più

io: dai chicago mangia

oak: mangia piccola che dopo-

sai: ho ancora fame

risi

oak: cioè una non mangia e l'altro ha ancora fame

rise anche lui

sai: mangio io quello di chicago

che non siamo così diversi in fondo / sackyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora