Toglietemi il cellulare

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"È una verità universalmente accettata che quando una parte della tua vita comincia ad andare bene, quell'altra diventa un completo disastro."  dal Diario di Bridget Jones  


La scorsa settimana è volata e oggi finalmente inizio a lavorare!
Arrivo in Galleria puntuale. Mi accoglie Sergio e devo dire che subito mi trovo a mio agio. La galleria è piena di operai che stanno ultimando i lavori, sembra che tutto stia procedendo secondo i piani.

Con gli occhi lo cerco, ma non vi è traccia di Federico. Più tardi Sergio mi comunica che per tutta la settimana non ci sarà, ha degli impegni importanti a Firenze. Ci rimango un po' male, mi aspettavo oggi di rivederlo. Nel frattempo scopro di avere un piccolo ufficio che condividerò con Federico. Mentre mi accomodo alla mia bellissima scrivania di vetro, trovo un biglietto:
"Buon primo giorno, ci vediamo presto. Fede"
Sorrido. Adesso il mio cuore batte velocissimo. Cosa mi prende? Perché mi comporto così?
Senza accorgermene è già sera. Sono stata tutto il giorno con Sergio che mi ha spiegato nel dettaglio tutte le mie mansioni e mi ha fatto vedere il funzionamento di un po' di programmi al pc che mi serviranno per lavorare.

Mentre sto tornando a casa, mi arriva un messaggio:
"Come è andata?"
Federico, penso subito. Invece no, mia mamma. Le rispondo velocemente, senza molti dettagli.
Allora Vittoria, cosa ti prende? Federico lo conosci appena, per di più non è neanche il tuo tipo, perché allora il solo pensarlo ti fa sentire strana? Inoltre lavorerete fianco a fianco, quindi datti una calmata e cerca di tornare in te.
Mi sento matta quando parlo di me in terza persona.

La settimana si rivela essere molto caotica. C'è un via vai di persone e non sto ferma neanche un minuto. Sono arrivate nel frattempo tutte le opere che saranno esposte per i prossimi due mesi in galleria. Settimana prossima invece arriveranno quelle del museo, che io conosco benissimo. Mi sono innamorata di un quadro, non so perché, ma quando ci passo davanti non posso far altro che ammirarlo e farlo mi rende davvero felice. E' assurdo tutto ciò, il potere dell'arte.

Venerdì sto per uscire, quando Sergio mi chiama nel suo ufficio.
-Scusami, so che stai andando via, ma ti volevo ringraziare per l'aiuto che mi hai dato in questa settimana, sei stata provvidenziale.-
- Grazie a te per avermi messo subito alla prova, sono molto felice di questa opportunità -
- Per fortuna Federico mi ha convinto a cercare un aiuto e  grazie al cielo ha trovato te -
Sorrido, non so che dire. Mi ricordo all'improvviso di quando ho incontrato Federico per la prima volta e subito mi tornano in mente le sue parole "Ho un'idea, ma non posso condividertela subito. Lasciami un paio di giorni". Federico quando ci siamo incontrati, cercava già un aiuto, o sono stata io il motivo della richiesta a Sergio? E se l'avesse fatto solo per me?

Questa sera ho il compleanno di Giulia e sono già in ritardo. Devo ancora scegliere cosa indossare e non ho la minima idea di come vestirmi per una serata al karaoke cinese. Non vedo i miei amici da un po' e sicuramente mi riempiranno di domande sul mio nuovo lavoro, invece Seba sicuramente vorrà sapere se ho qualche collega figa da fargli conoscere. Sebastiano è il mio migliore amico, è un bravissimo ragazzo ma con le donne combina sempre dei gran casini. E' stato fidanzato per tantissimi anni con la sua prima ragazza del liceo, da due anni si sono lasciati e lui ora è totalmente fuori di testa, ogni volta che ci vediamo mi parla di una tipa diversa.
Comunque alla fine metto il mio solito vestitino nero che va sempre bene per ogni occasione, stivaletti, giacca di pelle se dovesse fare freddo e ovviamente la mia amata pochette di Gucci (acquistata in un negozio secon hand).

La serata come previsto è molto divertente. Siamo tutti stonati come campane e proprio questo è il bello, non ce ne frega assolutamente niente. Il mio telefono a fine serata è pieno di video stupidi e foto sgranate e buie, dove a malapena si intravedono degli occhi.

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