3. se ti vedo con un'altro giuro che lo scanno

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io e Andrea torniamo a casa e ancora non c'è Manuel, ma in fondo è ancora presto, essendo che la giornata non è stata una delle migliori decidiamo di passare del tempo assieme decidiamo di parlare cosa che non facciamo molto spesso, nel mentre siamo intenti a conversare di cose astratte sentiamo la porta di casa aprirsi e scattiamo in piedi, l'espressione di Andrea si fa più ansiosa così prima di dirigerci in cucina lo abbraccio.
ci dirigiamo in cucina dove vediamo mio padre indaffarato a poggiare le borse della spesa e a chiudere la porta M-" ciao ragazzi" dice sorridendo appoggiando le borse della spesa sul tavolo, appena mi guarda in faccia apre le braccia in segno di abbracciarlo e così faccio, mi era mancato lo ammetto dopo essere stato per un po tra le sue braccia lui alza lo sguardo ed invita anche Andrea ad abbracciarlo, lui esita un pò ma poi cede e poco dopo sciogliamo l'abbraccio.
M-"pietro quanto sei diventato grande e bello, tu Andrea invece sei sempre uguale, anzi sbaglio o ti sei ingrassato? saltare i pasti non ha servito a niente vedo ahah" ha toccato il tasto sbagliato, andrea è sempre stato molto insicuro del suo corpo e questo suo odio per se stesso lha portato dentro all'infinito e oscuro tunnel dei disturbi alimentari, ci sta uscendo piano piano però odia quando le persone fanno battutine sul suo fisico in particolare se è Manuel a farle.
A-"vedo che la tua simpatia e ignoranza è rimasta" dice Andrea freddo e ironico allo stesso tempo guardandolo di striscio M-"mica te la sarai presa? oh su sai che scherzavo Haha" continua mio padre mettendo apposto la spesa alla fine la roba che ha preso la mangeremo domani e oggi ordineremo una pizza, Andre solo all'idea non è felice, la pizza è uno di quei alimenti che ancora non è riuscito a superare quindi cerca nel frigo se c'è qualcosa con meno calorie e lo trova quindi avvisa manuel che lui la pizza non la prende M-"ah ancora non l'hai finita con quella stupida storia dei disturbi alimentari che usi solo per attirare l'attenzione di tua madre su di te?" dice lui irritato, Andrea sta per esplodere, lo si nota da metri di distanza A-"vado un'attimo in bagno arrivo subito" dice già correndo per le scale sto per correre da lui ma mio padre mi ferma M-"Pietro, non ha 5 anni e poi sarebbe da femminuccia correre in bagno per andare a piangere e avere il fratellino che subito lo aiuta, si deve arrangiare" dice infastidito mentre si sta per sedere per mangiare mi siedo anch'io e dopo un quarto d'ora mi chiede di andare a chiamare Andrea.
corro su per le scale e mi fiondo verso la camera dove sento singhiozzare apro la porta e trovo Andrea in preda ad un'attacco di panico, non ci penso molto e lo abbraccio forte e lui mi stringe la maglietta fino a farla stropicciare P-"amore ei, va tutto bene ci sto qui io ok, ci sto qui io" continuo a dargli dei baci in testa e sul collo nell'intento di farlo calmare e stranamente ci riesco A-"Pietro, va bene se vengono qui Jack e caph? ti prego" annuisco e sussurro un "ovvio" e continuo a stringerlo tra le mie braccia, dopo 10 minuti buoni scendiamo, mio padre è altamente infastidito e fa le sue solite battutine a cui Andrea non fa tanto caso, mangia la quantità giusta per non svenire e poi lascia il resto nel piatto che mangerà l'indomani P-"papà tra poco vengono dei nostri amici e credo dormono qua, la mamma lo sa" dico velocemente io correndo in camera con andrea per mano.
Appena citofonano corro ad aprire e mi si presentano davanti i due ragazzi con in mano una vaschetta del gelato preferito di Andrea birre e sigarette, non è la prima volta che quando Andrea sta male Jack si presenta con queste cose, sa come farlo felice in più c'è caph quindi oltre ad essere più felice lui lo sono anche io.
È molto fortunato ad averli come amici, abbraccio tutti e due e li dirigo in camera di Andrea dove appena sente dei rumori apre la porta e la richiude subito dopo averci fatto entrare, i due poggiano tutto sulla scrivania e Jack abbraccia subito Andrea che scoppia a piangere, spiega a grandi linee cos'è successo sempre tra le braccia di Jack, marco lo accarezza e poco dopo gli arriva un messaggio M-"gli altri mi chiedono di andare in discoteca, ci state?" chiede alzandosi da terra, noi 3 annuiamo e io e andrea ci andiamo a preparare e pochi minuti dopo usciamo da casa e ci dirigiamo alla discoteca.

FASTER POV

arriviamo in discoteca e subito dopo aver salutato gli altri mi dirigo al bancone con Jack a prendere qualche drink, ho bisogno di sviare dai pensieri e l'alcol in questi casi aiuta, dopo un paio di drink sono abbastanza brillo mentre Jack è ancora abbastanza lucido.
sono bisex, ma mi piace Jack da un po', mio fratello non lo sa ma credo lo abbia intuito.
Dopo aver bevuto l'ennesimo drink mi trascino in pista e vedo una ragazza bionda, tutta bene truccata e vestita, sta ballando e se la sta palesemente tirando per attirare l'attenzione dei ragazzi su di se.
mi avvicino a lei e inizio a ballare, lei mi sorride e mi comincia a parlare "piacere Alyssa" ha l'alito che sa di alcool e barcolla un po', F-"piacere Andrea" dico sorridendo a mia volta lei si atteggia a ritmo della musica muovendo i fianchi e sorridendomi, io le metto le mani sui fianchi e ondeggiamo assieme finché scatta il bacio, quando ci stacchiamo mi giro e vedo che Jack ci stava guardando e appena incrocia lo sguardo col mio corre via, voglio inseguirlo ma Alyssa mi trascina al bancone dei drink e cominciamo a parlare.
non so che ore sono, quanti drink ho bevuto e soprattutto dove è Alyssa, so solo che mi trovo collassato sulla sedia del bancone con la testa che mi gira e con la sensazione che tra poco devo sboccare, vedo le figure offuscate di Jack e Pietro che mi corrono incontro sollevandomi da terra e reggendomi fino a fuori il locale, P-"coglione dove ti eri cacciato?" chiede tenendomi ancora per il braccio, F-" tipa, drink, ballo, bacio" riesco a dire solamente sbiascicando le parole, Pietro rimane scioccato e guarda Jack poi continua a parlare P-" la tipa bionda? dov'è?" scuoto la testa e mormoro un "boh" J-" menomale" è triste, si vede da un chilometro, Jack appena arriviamo Fuori dal locale mi lascia in mano a Pietro e chiama marco per farmi sorreggere, P-" vengono anche gli altri a casa, tu dormi in camera con Dario e Duccio, Jack non lo vedi fino a domani" mi sussurra nell'orecchio, andiamo in auto e poi torniamo a casa, in auto sono vicino a Pietro e appoggio la testa sulla sua spalla, lui mi da un bacio e poi sussurra un "coglione, domani parla con Jack" mi sorride e ritorna a guardare il telefono.
Arriviamo a casa e ci dividiamo nelle stanze, Jack dopo avermi portato fuori dalla discoteca non mi parla più, sinceramente non mi ricordo cos'è successo ma per qualche motivo si è incazzato.
do un'abbraccio ai 4 - escluso jack- e vado a dormire con un senso di colpa che pervade la mia mente che per una volta non è legata al cibo.

spazio autore
heyy!! sono vivo haha, con la fine della scuola non sono riuscito a scrivere. moltissimo ma oggi ho trovato la voglia e il tempo di farlo.
Vi ringrazio per il supporto vi amo

gran finale // (fares + caph) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora