01

2.2K 21 7
                                    

Sono le nove di sera e mi metto a letto, non riesco a dormire e quindi sto un pò al cellulare fin quando non mi addormento,tre quattro ore dopo mi risveglio a causa di rumori strani,non ci faccio caso e vado a dormire,prima di richiudere gli occhi vedo una figura strana muoversi, mi alzo e vado a vedere chi fosse.

"C-chi è?" dico non voce rotta per poi girarmi e subito dopo mi arriva una botta in testa che mi fa svenire.

Ore dopo mi risveglio con un mal di testa fortissimo, cerco di muovermi ma non riesco,sono legata a una sedia,riesco solo a muovere le gambe,nel tentativo di liberarmi cado all'indietro con la sedia,urlo d'istinto, a causa del urlo si spalanca una porta, davanti a me compare un uomo alto, tatuato,moro con i capelli mossi e gli occhi verdi con dei riflessi di marrone, mi guarda,penso sia il tipo che mi ha rapita.

"Che combini?,fai la brava,sennò resterai legata su quella sedia" ghigna mentre lo dice

mi solleva e se ne va non mi ha lasciato neanche il tempo per dire qualcosa.

In quel momento mi sorgono mille domande, perché sono qui?cosa mi vuole fare?potrò mai tornare a casa?ho passato ore e ore a pensare e a farmi domande finché non mi sono addormentata.

Una luce accecante mi risveglia e quando apro gli occhi quel ragazzo di sta notte è davanti a me seduto su una sedia che mi guarda.

"buongiorno principessa"

ho dormito di merda e mi fa male tutto il corpo e questo qua mi dice buongiorno principessa,gli avrei  voluto   tirare uno schiaffo ma trattengo la rabbia.

"lasciami andare!"mi guarda con un sorrisetto in faccia.

"che fretta hai piccola,non vuoi parlare con me per un pò?"

la rabbia saliva sempre di più.

"LASCIAMI ANDARE, TI PARE NORMALE CHE UNO SI INTRUFOLA IN CASA MIA E POI MI RAPISCE?!"

cambia subito espressione,si vede che l'ho fatto arrabbiare

"tornerò quando ti sarai calmata e vedi di calmarti o sarà peggio per te" e se ne va via.

Mezz'ora dopo si apre la porta non era lui ma un'altro uomo grande e forzuto che prima di avvicinarsi a me mi guarda dall'alto verso il basso con un sorrisetto stampato in faccia, che schifo, mi accorgo che ero in pigiama e non
era molto sobrio,si intravedono i capezzoli
(di notte ho l'abitudine di dormire senza il reggiseno)
divento rossa dal'imbarazzo.

Finalmente vengo slegata,era come se non camminavo da una vita, questa libertà durò poco perché subito dopo mi lega i polsi.

"seguimi"

l'unica parola che disse,nel cammino verso non so dove, cerco di chiedergli qualcosa su questo posto e su quel uomo, mi disse solo che quel verme si chiama Andrew.

Arriviamo davanti a una porta,l'apre e mi ci butta dentro, di nuovo rinchiusa, era meglio dell'altra che non aveva nessun mobile, l'unico arredo se così si può definire era la sedia su cui ero seduta.
A centro della stanza c'è un letto matrimoniale con le lenzuola bianche e cuscini, davanti ad esso un armadio con uno specchio e affianco al letto una porta che penso porti al bagno.

La prima cosa che penso e come uscire da questo posto,vado in bagno e cerco di aprire i cassetti era un pò difficile con le mani legate,niente da fare non c'era niente,mi vado a sedere sul letto e mi guardo a torno noto che ci sono delle finestre,sul comodino c'è un bicchiere e mi viene in mente subito un'idea,butto a terra il bicchiere facendo attenzione a non farmi male,prendo un pezzo di vetro e cerco di tagliare la corda nel tentativo mi taglio comunque ma ne valsa la pena finalmente avevo le mani libere,cerco di aprire le finestre o spaccarla ma niente non si aprono.

"CHE STAI FACENDO?!"cazzo era lui, mi giro per guardalo

"n-niente" sono poco credibile se balbetto,sono pure vicino alla finestra con le mani slegate.

"ti avevo detto di stare buona e invece hai deciso di farti punire "

"Cosa?" ma che sta blaterando

"Ti avevo avvertita,spogliati subito!"

Rapita e SottomessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora