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"Ti avevo avvertita,spogliati subito!"

"C-cosa" ma che sta dicendo adesso ho paura

"ho detto spogliati! non ti conviene farmi arrabbiare"

Con mani tremanti mi tolgo le pantofole, mi slaccio il nastro del pantalo e gli abbasso per poi togliermi anche la maglietta.

Rimango solo con gli slip,non ho il coraggio di levare anche quello,lo vedo con la coda del' occhio lì fermo a guardami mi sento a disagio.

"Penso che ti sei dimenticata di togliere qualcosa.
Ti avevo ordinato di spogliarti o non mi hai sentito?"lo sguardo è minaccioso.

"Ti prego..." lo imploro.

"Non mi ripeterò ancora,se non ti spogli subito lo farò io" non oso rispondere,mi giro di schiena per togliermi gli slip e lo appoggio sopra ai vestiti.

"Brava piccola,anche se ho dovuto ripeterlo più volte finalmente ce l'hai fatta"

apre un casetto vicino al letto,si avvicina a me e mi lega i polsi lasciando un pó di corda.

"vai sul letto e girati" vado sopra il letto e mi giro fissando la testa del letto in cui mi lega, la posizione in cui sono messa è abbastanza imbarazzante le tette mi cadono verso il basso e la mia intimità era ben visibile.

Sento una cerniera scendere,sono nella merda questo mi vuole stuprare ,non voglio perdere la mia verginità con quest'uomo viscido,mi giro per vedere cosa stava facendo era in boxer e si vedeva la sua ereazione.

"C-che vuoi farmi"dico con voce stridula e con gli occhi pieni di lacrime.

"Pensavo che l'avessi capito.
Adesso ti punirò per avermi mancato di rispetto"

"Ti prego lasciami andare" lo supplico più volte ma niente.

Sento abbassarsi il letto,è salito sù, inzio a piangere e singhiozzare,si avvicina al mio orecchio "vedrai che ti piacerà"mi sussurra.

"NO CHE NON MI PIACERÀ LASCIAMI ANDARE!"urlo con voce stridula.

Mi prende per i capellie me li strattona, chiudo gli occhi e subito dopo mi arriva uno schiaffo sulle natiche, sento la pelle pizzicare e gemo per il dolore,ne arriva un'altro più forte dell'altro e sta volta gemo più forte,man mano gli schiaffi diventano più forti.

"Contali,conta quante volte ti colpisco"
"Cos-" mi arriva un'altro schiaffo
"Voglio sentire contare!"
"U-no"
"Brava"
"Du-,tre"brucia sempre di più
"Adesso voglio che conti e ti scusi per quello che hai fatto "
"Quattro,scusa dovevo ascoltarti"
"Non basta solo questo"
"Ti prego basta"
"La prossima volta ci penserai due volte prima di agire"
"C-inque "

Al decimo schiaffo smette, si alza dal letto e va a prendere la cintura che indossava, spalanco gli occhi e lo guardo con la cintura in mano, mi arriva una frustata sulle natiche peggio degli schiaffi poi sulle cosce,brucia,sento ribollire la parte in cui mi ha colpito,smisi di contare.

Ho gli occhi rossi per quanto ho pianto e mi fa male la gola per quanto ho urlato,finalmente smette.

"Che ti sia di lezione, la prossima volta non mi limiterò solo a questo"

Lo guardo malissimo ma per fortuna si era girato per andarsene via,sono ancora legata al letto.

"E la corda?"non risponde e esce dalla stanza

Sono sfinita,ho i polsi rossi da quanto gli ho tirati,fatico a dormire legata al letto e non mi giro neanche sapevo già il dolore che avrei provato appoggiando il sedere sul materasso,almeno riuscivo a stare a pancia in giù;passo tutta la notte a piangere.

Il giorno dopo Andrew entra in camera e mi butta un secchio pieno d'acqua adosso,era questo il risveglio,tossisco e lo guardo malissimo,mi prende dal mento con due dita
"Abbassa subito gli occhi" ma io continuo a guardarlo con la rabbia nei occhi.

Mi slega dal letto ma non le mani mi trascina giù dal letto e finisco a terra provo ad alzarmi.

"prova ad alzarti e sarà peggio per te" io mi alzo comunque e lui mi trascina più forte di prima e cado a terra, mi trascina fino al bagno, mi mette in doccia e mi slega, sta lì dentro insieme a me,accende l'acqua,mi esce un piccolo urlo per il bruciore causato dai segni di ieri notte.

"Che stai facendo"
"Non vedi ti sto lavando"
"So farlo da sola"
"Stai zitta, vuoi che finisce come ieri sera?"

Rapita e SottomessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora