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È passata una settimana da quel bacio,non l'ho più visto,non veniva neanche in camera come faceva spesso,uscivo dalla camera solo le poche volte in cui mangiavo,sono dimagrita tanto dal giorno in cui mia ha rapita.

Sono le dieci di sera sento la porta di casa aprirsi e poi chiudersi,ritorno a dormire,mi giro verso la porta del bagno quando qualcuno sbatte la porta di camera era lui,mi alzo subito e lo guardo era incazzato nero per cosa non lo so.

"Alzati subito!"stava urlando,inzia a salirmi una paura incredibile,mi alzo dal letto e sto lì ferma,viene verso di me e si siede sul letto,si sbottona la camicia nera che aveva addosso,e poi si togli i jeans restando nei boxer.

Io lo guardo stranita,si prende i capelli e li tira in dietro poi si tocca i boxer e li capisco che è eccitato.

"Inginocchiati."mi ordina,non sapevo cosa fare,non voglio,ma non voglio neanche essere torturata, sto lì impedì per un'attimo e poi mi inginocchio davanti a lui e lo guardo.

"Abbassa gli occhi" gli abbasso e guardo il pavimento.

"Dai sù avrai capito cosa devi fare, fammi un bel pompino."

Alzo gli occhi e lo guardo sorpresa "C-cosa" dico con voce tremante

"Non penso tu sia sorda,dai sù metti a lavoro" non ho mai fatto niente del genere, non mi sono neanche mai toccata.

Con voce bassa e gli occhi a terra gli dico "non so come si faccia non l'ho mai fatto"divento rossa dalla vergogna,lo sento sorridere.

"Fai quello che ti dico" annuisco e aspetto che mi dica qualcosa.

"Togli la maglietta" la tolgo restando nuda davanti a lui.
"Adesso i miei boxer"vado verso l'elastico dei boxer con le mani tremanti,e lentamente tiro giù i boxer,faccio un passo indietro e spalanco gli occhi e guardo il suo membro a bocca aperta,chiudo la bocca e diglutisco, è enorme.

Mi guarda e si mette a ridere e io divento rossa.

"Avvicinati,prendilo in mano e inzia a fare su e giù" mi avvicino a lui e con due mani prende il suo membro mi soffermo un attimo e inizio a muovere le mani su e giù.

Inizio a sentire il suo respiro sempre più pesante.

"Si...brava così"geme
"Adesso appoggia la bocca sulla punta e scendi giù fino a dove riesci"

Avvicino la bocca e la appoggio sulla punta la apro leggermente e scendo,mi fermo sulla capella e poi scendo giù a metà,era troppo grande non riuscivo a prenderlo tutto,lo sento ansimare

"Continua...muovi la bocca su e giù"

Ritorno sù con la bocca e rivado giù,lo guardo,ha gli occhi su di me e mi guarda, avvicina la mano e sposta una ciocca da davanti al mio viso mentre io continuo a fare su e giù con la bocca un pò più veloce senza però prenderlo tutto, mette la sua mano dietro alla mia testa e mi afferra i capelli,li tira indietro per farmi togliere la bocca dal suo pene poi mi spinge la testa contro di esso e me lo mette tutto in fondo alla gola;mi veniva da vomitare da quanto era in fondo avevo le lacrime ai occhi,gli chiudo e cerco di non piangere.

"Apri gli occhi...e guardami"ansima,lo guardo e lui inzia a muovermi la testa sempre più veloce,sento il suo pene sempre più in fondo,si ferma e si alza in piedi,inzia a muovere il suo bacino verso la mia bocca e pian piano accelera,
"Oh sì...cazzo"
lo sento pulsare in bocca va sempre più veloce,mi affera i capelli e affonda il suo pene nella mia bocca fino alle palle,tira in dietro la testa e mi riempe la gola di sperma.

Volevo sputare quel liquido bianco, acido ma allo stesso tempo dolce.

"Ingoia.Da brava bimba" era come un ordine, si siede sul letto e io sto davanti a lui Inginocchiata lo guardo chiudo gli occhi e ingoio, bleah mi veniva da vomitare,si alza e mi accarezza la testa

"Brava piccola, hai una bocca meravigliosa "

"vai a farti una doccia e dormi" ritorna serio, si veste e se ne va,mi ha tratta come se fossi un cane, era furiosa la mia voglia di scappare da qui aumentava sempre di più.

mi dirigo verso bagno...posso provare a scappare quando lui non è in casa,dove vado poi?non ho la minima idea di dove mi trovo,e se sono a kilometri di distanza da casa come faccio non ci posso mica andare a piedi, ma almeno devo provarci sennò non riuscirò mai a uscire da qui.

Dopo una ventina di muniti esco dalla doccia mi metto un accappatoi e esco dalla stanza a riprendere quella maglietta che sto mettendo da settimane.

Esco dalla stanza in accappatoio e mi dirigo verso la stanza di Andrew,busso più volte ma nessuna risposta allora decido di aprirla entro dentro ma non c'è nessuno,mi giro per andare quando sbatto contro qualcuno, Andrew,mi cade l'accappatoio e mi abbasso subito a riprenderlo,cerco di rimetterlo tutta agitata.

"Che ci fai in camera mia?"
Schiarisco la voce e gli rispondo"ehm...ecco sto indossando la stessa maglietta da settimane mi chiedevo se..." non mi lascia finire la frase e va verso il suo armadio tira fuori un'altra maglietta e me la butta a terra.

Raccolgo la maglietta "fatto adesso sparisci"
Tutta rossa e con voce bassa gli dico
"Mi dovrebbero venire le mie cose mi servirebbe un intimo e...dei assorbenti"abasso la testa

"Domani te li compro,adesso esci"

Vado in camera mi metto la maglietta che aveva il suo profumo.

scusatemi,dovevo pubblicare ieri sera il capitolo ma non ho avuto tempo e mi sono completamente scordata,è la prima volta che scrivo qualcosa del genere quindi spero che sia bello 🥲

Rapita e SottomessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora