Cuore puro

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27 il bilancio delle persone scomparse, pezzi di corpi trovati in mare, ancora la polizia indaga sull'accaduto, dai risultati del DNA emerge che a compiere gli omicidi è stato lo stesso uomo.. Fiore spense la TV.." Grandioso! Il DNA di un uomo, quindi cercano un uomo, non la creatura! Nel frattempo le persone muoiono e loro non fanno nulla!" Prese la sua borsa e uscì.. "non usciremo mai da questa situazione, dal giorno in cui è iniziata la carneficina ancora non hanno trovato il luogo del delitto! Ma perché i corpi vengono trovati a pezzi? Ora mangia streghe la creatura? Pensano di liberarsene così in un lago e che nessuno li trovi? Uh.." Fiore vide il ragazzo seduto da solo in panchina, sembrava turbato. Si avvicinò con il cuore che batteva a mille forse stava così per quel bacio? "Buon giorno, già a caccia?" Lui alzò gli occhi, il suo sguardo diabolico era scomparso, i suoi occhi non avevano la stessa luce di prima: "ma cosa ti prende? È tutto ok?" Lui non rispose, i suoi occhi diventarono rossi: "dimmi cosa ti è successo, hai bisogno di aiuto?" Lui sospirò: " ho fallito, sta morendo!" Una lacrima percorse il suo viso, lei gli prese la mano: " chi sta morendo? Se hai bisogno di aiuto sono qui!" "Io non ho bisogno di aiuto, e lui che ha bisogno di aiuto! Sta diventando debole, presto tornerà cenere, morirà di nuovo, non sono riuscito a trovare una strega per farlo sopravvivere!" Fiore per l'ennesima volta venne inghiottita dall'empatia: "quanto tempo rimane?" "Non lo so, sta mattina era ancora vivo ma era debole, non mi ha neanche parlato!" Fiore chiuse gli occhi, li strinse e sospirò: "portami da lui!" "Ti ucciderà, vuole una strega!" "Subìto!" "Perché vuoi andare da lui?" "Perché io so fare delle cose!" "Quindi quando hai parlato di telepatia parlavi di te?" "Si" "oh mamma! Dobbiamo fare in fretta! Dai vieni con me!" Prese per mano Fiore e si avviarono, salirono in macchina e subito lui mise in moto. Percorse la strada in velocità, i minuti passavano, l'ansia saliva, Giulio pregava di arrivare in tempo. Finalmente arrivò e correndo condusse Fiore in una casa grande vicino un bosco, l'atmosfera era cambiata, dinuovo quella sensazione percorse la sua pelle.. entrarono, seduti c'erano gli altri membri del gruppo, nessuno di loro parlava, erano tutti preoccupati: "dimmi che l'hai trovata! Rimane poco tempo!" Disse uno di loro alzandosi: "si! L'ho trovata, sa fare delle cose.." "lo spero!" Nei loro occhi era evidente il dolore, la preoccupazione per quella creatura misteriosa. Entrarono in una stanza con lei, era tutto pronto per un rituale, c'era un altare, candele spente, doni per le divinità , libri e un tavolo di legno in mezzo. "Ascoltami bene, a noi serve un guaritore! Non abbiamo bisogno di maghi che leggono le carte, abbiamo bisogno di qualcuno che doni la sua energia, che guarisca questa creatura! Credi di riuscirci?" Disse quel ragazzo in preda all'ansia: "si, credo di sì!" "Devi volerlo!" "Lo voglio!" "Perfetto!"  Immediatamente i ragazzi prepararono tutto per il rituale, circondarono il tavolo  e si sedettero tutti a terra, ognuno di loro chiuse gli occhi erano così coordinati, tutti loro condividevano lo stesso amore per quella creatura, le porte si aprirono, due ragazzi trasportarono la creatura, delicatamente l' adagiarono sul tavolo. Fiore si avvicinò, era come nella sua visione, la sua pelle era nera, le sue mani erano scheletriche e indossava un vecchio mantello nero. Toccò la sua mano era fredda, aveva le sembianze di un umano, anche il suo viso era nero, a malapena si intravedeva in quella stanza scura. "Presto! Non abbiamo più tempo!" Urlò uno di loro. Giulio prese in mano il libro ed iniziò il rituale. Recitavano delle parole, tutti in coro, le loro mani in posizione per donare energia alla creatura in fin di vita, non si muoveva, forse era troppo tardi, Fiore rimase intenerita da quella scena, il rimorso le stringeva la gola, stava morendo per colpa sua, perché si era tirata indietro. Accarezzò il viso della creatura bisbigliando implorò perdono per essere stata egoista, scoppiò in un mare di lacrime poggiandosi su di lui che non dava segni di vita. Giulio si avvicinò e le sussurrò: "tocca a te!" Fiore si asciugò le lacrime e salì sul tavolo ai piedi della creatura, si inginocchiò e chiuse gli occhi. Si rilassò, entrò in meditazione, con tutta  la sua volontà e con tutto il suo amore estrasse da se una sfera di energia, una mano a cucchiaio la conteneva , l'altra in alto per dirigere la sfera da lui. La sfera fluttuò ed entrò nel petto della creatura, Fiore piangeva ancora ma la creatura non si muoveva, tutti si alzarono, si presero per mano, la speranza stava abbandonando ognuno di loro. Passarono pochi minuti, tutti si arresero, Fiore si sdraiò accanto la creatura, distrutta dal senso di colpa, continuò a versare lacrime di dolore: "svegliati per favore!" Diceva piangendo, con le mani coprì il suo viso pieno di lacrime, non si sarebbe mai perdonata un errore così grande e fatale. Giulio prese la sua mano: " hai fatto il possibile, non abbiamo fatto in tempo, mi dispiace, so che dovrai convivere con questo dolore, che non ne uscirai facilmente ma io sono qui, se avrai bisogno di me, io ci sarò sempre!" "Io non posso vivere con questo rimorso, è colpa mia!" "Non è colpa tua!" "È colpa mia, dovevo dirtelo prima che.." "No, è normale, avevi paura, dopo tutte quelle uccisioni.. anche io avrei fatto lo stesso! Dai ti lascio sola con lui, poi lo seppelliamo!" Fiore annuì e tutti uscirono dalla stanza. Guardò quella povera creatura a cui aveva strappato la vita, il vero mostro era lei. Chissà cosa avrebbe fatto in vita, avrebbe cambiato il mondo? L'economia, l'educazione, avrebbe cambiato questo? Sarebbe stato un mondo migliore con lui? Era stanca, addolorata, aveva perso molta energia per quel rituale fallito. Prese la sua fredda mano consolandosi e augurandogli buon riposo. Non riusciva a tenere gli occhi aperti, entrò in dormiveglia, dinuovo quel sogno, qualcuno cercava di comunicare con lei, l'oscurità che ancora una volta la sfiorava, ancora quella sensazione spaventosa.. terrorizzata riuscì a svegliarsi dal quel sogno, stiracchiò i suoi muscoli, si schiarì la vista nel buio totale ma due lucine gialle luccicavano.

Il mondo che non conoscevo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora