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Lana del Rey, Cinnamon Girl«Quanto mi mancava la California!», esclama Kyle mentre ci districhiamo tra le code di persone per uscire fuori. Mi scontro accidentalmente contro un signore, lui mormora delle scuse e prosegue dritto, con lo zaino in spalla e il cellulare attaccato alla guancia.
«Ormai vanno tutti di fretta», continua a dire Kyle con tono ironico. «E sono tutti così distratti e dannatamente rumorosi. Vorrei che fossero come te: silenziosi, pensierosi, distanti. Oh, quanto è bello parlare con il nulla!»
Alzo gli occhi al cielo e stringo i denti mentre trascino la valigia dietro di me come se fosse la cosa più pesante al mondo.
«Non ti ho chiesto io di accompagnarmi», ribatto mordace.Non dice niente, mi affianca e sospira profondamente.
Abbraccio con lo sguardo il cielo nuvoloso e deglutisco. Le dita di Kyle sfiorano le mie. Un tocco quasi impercettibile. Ritiro immediatamente la mano e lo guardo con la coda dell'occhio.«È tutto okay, Nives». Non è una domanda, cerca soltanto di rassicurarmi. Ma io so che non è tutto okay, non lo sarà mai. Avevo promesso a me stessa che mi sarei tenuta alla larga dalla mia famiglia, che non avrei più dato il permesso a nessuno di farmi del male. Ci ero riuscita, ma loro trovano sempre il modo di farmi tornare a casa. Lo faccio per la nonna, non per loro. Soltanto per lei. Ho sempre trovato scuse diverse per non presentarmi alle feste organizzate da loro, ma se la nonna adesso sta poco bene non posso tirarmi indietro. Se le succedesse qualcosa e io non fossi lì con lei, non me lo perdonerei mai.
«Lo so. Ero soltanto sovrappensiero», mostro un sorriso forzato e proseguo dritto.
«Non devi mentirmi», con il pollice accarezza la mia nuca e io vorrei dirgli di chiudere la bocca e non dire più una parola, perché ogni suono che rotola tra le sue labbra permea la mia carne e scuote le mie ossa. Ha sempre avuto questo strano potere su di me. A volte basta un suo sorriso o un suo sguardo per scombussolarmi completamente la mente.
«Sai, so che tu e Rosalyn vi siete baciati», do voce al pensiero che, durante tutto il volo, non ha fatto altro che cibarsi della mia pazienza mentre gli consentivo silenziosamente di piantare dentro di me i semi di un nuovo dubbio. Sarò mai abbastanza per qualcuno? Per me stessa?
Kyle non sembra infastidito. La sua espressione lascia trapelare soltanto un piccolo accenno di stupore, niente di più.
Perché non reagisce in modo diverso? Perché questa stupida gelosia si insinua soltanto sotto la mia pelle e si intreccia alla rabbia che provo, facendomi sembrare un'idiota?«Oh», dice facendo una piccola smorfia con il naso. «Sei davvero una curiosona», poi sorride sghembo e la rabbia pulsa dentro di me come una luce ad intermittenza.
«È tutto ciò che hai da dire?», domando con tono d'accusa. Qualche passante si gira verso di noi. «Qualche ora fa stavi baciando un'altra ragazza, dopo aver baciato me, e adesso sei qui», mi blocco e abbasso lo sguardo, colta da un'improvvisa ondata di imbarazzo. Ma che diavolo mi prende?
«Beh, sì, Nives... Se sono qui con te, ci sarà un motivo, non pensi? E dimmi, hai visto anche la parte dove è stata lei a baciarmi e non il contrario, o intendi gettare merda su di me perché al momento non riesci a trovare un altro modo per sfogarti?», chiede pacato e spalanco la bocca, sconvolta.
«Dici sul serio?», chiedo senza battere ciglio.
«Tre anni fa il sesso fungeva da calmante, ma, spiacente, al momento non abbiamo un letto a disposizione. Tuttavia, se davvero vuoi saltarmi addosso, dammi un'ora di tempo. Potrei trovare un hotel, giusto il tempo di sistemarci e fare una doccia, e poi ti permetterei di dare sfogo alla tua rabbia tra le lenzuola, bisbetica», mi fa l'occhiolino, ma non è malizia ciò che vedo nel suo sguardo. È risentimento. Le mie parole lo hanno ferito e me lo sta facendo capire nel modo più brutto possibile.
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Il Mio Limite Sei Tu
Romance❗In pausa ❗ «Le regole vanno rispettate, se vuoi avere una vita perfetta, Nives. Quando non le rispetti, il caos prende il sopravvento e stravolge tutto». Nives Wayne ha trascorso l'intera adolescenza con il naso tra i libri e con le dita sui tasti...