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Nella mia vita sono stata di tutto: Robin Hood, un pirata, una volta soltanto mi sono vestita da principessa, poi un'enorme zucca gigante ed infine un'aragosta per la recita di fine anno.

Pensavo di aver finito con i travestimenti ridicoli, ma invece eccomi qui a diciannove anni sulla strada più commerciale di Sydney, vestita da hamburger.

Mia nonna deve esser fiera di me, diceva sempre che il costume da zucca mi donava parecchio, figuriamoci questo.

Bill, il proprietario del 'Big-Burger' mi pagava venti dollari l'ora per indossare quel coso e distribuire volantini -inutili- a chiunque incrociasse il mio cammino(aka tutti perchè nessuno sarebbe sfuggito alla mia imbarazzante falcata né ai miei meravigliosi placcaggi da top player per rifilargli un volantino).

Non è così male come lavoro, se qualcuno ti prende in giro puoi tranquillamente lanciargli un pezzo di lattuga gigante dietro, o un pomodoro - sicuramente più doloroso -; scommetto tutto quello che ho che non sapranno come rispondere alla minaccia.

"Ariel è arrivata la concorrenza" dice Bill affacciandosi fuori dal locale, indicandomi con lo sguardo l'uomo-sushi del marciapiede di fronte.

Lo odio, non lo conosco ma so che lo odio.

Lui non si può scomporre come me, ah-ah, lui è un pezzo tutto intero ed è pure fatto male; ha il wasabi disegnato sulla stoffa, ed il tipo è talmente grasso che quasi ci muore in quel costume.

Assottiglio lo sguardo nella sua direzione e so che sta facendo lo stesso, perchè il viso gli diventa talmente rosso che se non fosse la concorrenza probabilmente sarei già scoppiata a ridere.

All'ora di pranzo la strada si riempie di noi, i Cibi Umani, mi piace chiamarci così: poveri idioti il quale unico scopo nella vita è dimostrare di essere l'alimento più cool del momento.

Cool, non ci credo che ho detto cool.

Spunta la confezione di patatine, l'hot dog ed il mega frappuccino. Il tipo vestito da frappuccino è l'unico che si salva, me lo berrei tutto (e chi vuole intendere intenda).



a/n

mi stupisco di ciò che partorisce la mia testa a volte

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