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T/N T/C è una ragazza italiana di 22 anni, dai (l/c) capelli (c/c), gli occhi (c/o) e la modica altezza di 1.53 m.
A 19 anni la ragazza decise di distaccarsi e abbandonare la sua famiglia, trasferendosi nella contea...
Arrivai a casa e mi buttai sul letto pensando ai vestiti che potevo prendere per il viaggio.
T/N: "Aspetta, perché mi devo preoccupare già da adesso? É mezzanotte... Oh bhe, farò domani mattina la valigia" cosí dicendo tolsi le scarpe e il vestito, misi addosso il pigiama e mi distesi nel mio soffice letto prendendo sonno tra le comode coperte.
Il sabato lo passai riposandomi in previsione del grande viaggio, a dir la verità non avevo nemmeno preparato le valige, tanto avevo ancora la domenica a disposizione per cui non mi preoccupai molto.
La mattina del giorno dopo mi svegliai verso le dieci come ogni domenica, andai verso la cucina di casa per prepararmi una tazza di caffé per colazione, cosí almeno mi sarei svegliata un pochino. Stavo gustando il caffé quando ricevei una notifica sul mio telefono
*su WhatsApp*
Levi: Oi mocciosa, il luogo in cui si tiene il torneo di poker é un po' distante dalla tua città, dimmi che sei pronta a partire e che il viaggio non dura troppo tempo
T/N: ehm... Credo di aver perso il foglio con la posizione...
Levi: ... Levi: sei incredibile, almeno dimmi che le valige sono pronte
T/N: ehm...
Levi: Ho capito, sai a me seccherebbe molto arrivare in ritardo per cui vengo ad aiutarti con le valige e poi ti ci porto io al'hotel Levi: mandami la tua posizione
T/N: Ma non eri tornato nella tua città? Sai era meglio
Levi: Che simpatica... Comunque no, avevo prenotato una stanza in un albergo vicino al casinò
T/N: *manda posizione*
Levi: Ottimo, vengo lì tra dieci minuti
...
Fantastico, il nanetto sta venendo a casa mia, la mia stanza é in disordine e sono ancora in pigiama...
Poggiai immediatamente il caffé e mi dirisi di corsa verso la mia stanza; mi cambiai alla velocità della luce prendendo le prime cose che mi sono capitate per mano: un jeans nero e una maglietta bianca piú grande di me, poi ordinai la stanza e non appena finii di farlo sentii suonare al campanello.
T/N: "Oh, ciao... Benvenuto a casa mia"
Il corvino guardò un po' in giro e poi prese parola
Levi: "Bella villa..."
(Casa di T/N)
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