OMBRE

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(YUMA)

Guardavo il tramonto morire all'orizzonte, uno dei tanti che avevo visto morire all'ombra degli Aceri che popolavano il bosco a nord della città.
Yuma così mi chiamava il branco, non ricordavo nulla del mio passato, sapevo solo di essere un metà lupo... sapevo che dovevo uccidere cappuccettorosso, sapevo che dovevo ucciderla, ma quella notte riuscii solo a sbranare i suoi genitori, non so perchè ma la vidi così disperata e così indifesa che mi sentii male per lei, così con la coda tra le gambe fugii lasciandola in vita.
Ricordo che mi buttai in una cabina telefonica e chiamai un ambulanza, ma per loro nulla da fare.
Il profumo di cappuccettorosso mi piaceva, aveva un non so che di selvatico come fragoline di bosco, pungente come aghi di pino, Rouge mi piaceva... odiavo la mia metà lupo quella che avave bisogno di un "padrone" e odiavo la mia parte umana perchè provava sentimenti... Non potevo permettermeli non per Rouge... non per lei.
Ogni sera le facevo visita nei suoi sogni,prima il mio scopo era quello di tormentarla renderla pazza...poi appena Zach il cacciatore le si era avvicinato così rapidamemte, che non le lasciava nemmeno il tempo di respirare, cambiai idea...dovevo proteggerla così iniziai a seguirla sfruttando le ombre certo che non mi avrebbe visto... Sbagliai anche in questo.
Lei possedeva la vista, come i suoi antenati prima di lei, Rouge poteva vedere oltre le ombre, poteva vedere la mia parte umana. Ma ancora non sapeva che in questa storia il cattivo non ero io, mi ero ripromesso di proteggerla così feci
La seguivo in qualunque posto andasse, le stavo dietro...
Ma non potevo proteggerla se non le stavo vicino così mi ero ritrovato a vivere sotto la sua finestra.
L'aria della sera si stava facendo più aspra sintomo che stava per venire giù un acquazzone con la A maiuscola, sospirai e mi diressi di nuovo da lei.

(Rouge)

Un lampo illuminò il cielo, il vento urlava tra le chiome degli alberi che si piegavano come fili d'erba al suo passaggio, chiusi la finestra e sussultai quando un tuono...molto vicino si schiantò da qualche parte rimbombando... avevo paura dei temporali, mi ricordavano la notte dell'incidente, la notte in cui i miei genitori persero la vita, mi ritrovai le guance bagnate neanche mi ero accorta che stavo piangendo... guardai la loro fotografia, che tenevo accuratamente sulla mia scrivania, avevo dimenticato le loro voci, ma non i loro volti...la mamma era così bella così simile a me... e di papà avevo preso i colori, mi mancavano tantissimo.
Mi stesi sul letto e accesi la piccola a-bajour che tremolò appena, raccolsi il mio libro da terra "Cime tempestose" lo leggevo sempre prima di andare a dormire, come faceva la mamma prima che mi addormentassi.
Un altro tuono cadde vicino molto vicino alla mia finestra che vibrò pericolosamente...urlai tappandomi la orecchie e iniziai a tremare...
Un altro lampo illuminò la stanza e scorsi una figura nel buio, mi schiacciai contro la testata del letto mentre la figura balsava su di me.
- Vattene via!- urlai scalciando, sentii una risata bassa e due occhi gialli brillare nel chiarore della fioca luce che popolava la stanza, Yuma.
- Che ci fai tu qui?- mi liberai, ma qualcosa non mi fece staccare le mani dalle sue.
- ti faccio compagnia- Sorrise con fare malizioso.
- non ho bisogno di te- risposi guardando al trove.
- allora se non hai bisogno di me...- Si alzò e in un attimo il contatto con le sue mani era scomparso, mi sentivo di nuovo sola e con mille paure a dosso, mi alzai a mia volta stretta nella mia coperta e mi infilai dentro l'armadio spazioso rinchiudendomi lì.
Mi raggomitolai in uno spazietto piccolo tappandomi le orecchie.
-Rouge- mi sentii chiamare, ma non risposi.
- Rouge, ascoltami so che hai paura sono qui per aiutarti, non ti farò del male... esci- la voce vellutata e gentile di Yuma per me era come una droga, aprii di scatto le ante dell'armadio e mentre afferravo la sua mano prima un lampo, che illuminò il viso di Yuma a giorno poi in tuono e mi ritrovai stretta tra le sue braccia.
Il suo petto emanava calore, e le sue braccia strette attorno a me mi calmarono all'istante...
- Tu non sei cattivo vero?- chiesi boffonciando sulla sua spalla
- Non sempre il lupo delle fiabe deve per forza essere il cattivo Rouge- lo sentii sorridere e mi ritrovai a stringerlo ancora di più
- A me non importa se tu sia buono o cattivo vero o solo frutto della mia immaginazione...voglio solo che per stanotte rimani qui con me- dissi senza nemmeno pensare rezionalmente.
Mi sentivo sicura solo stando con lui, vedevo il mondo come una minaccia tranne Yuma...forse era davvero frutto della mia immaginazione, ma in quel momento non mi importó, mi importò solo di addormentarmi serena fra le sue braccia mentre fuori pioveva.
La mattina seguente Yuma non c'era più al suo posto aveva lasciato una piuma e il suo odore di bosco, se tutto ciò non era irreale allora nemmeno il posto dove mi trovavo lo era, Yuma esisteva lo sapevo per certo... dovevo solo scoprire perchè agli occhi della gente lui non esisteva, avrei scavato a fondo per capirci di più.

LO STRANO CASO DEL LUPO SOTTO LA FINESTRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora