METÀ LUPO

93 7 6
                                    

Aprii gli occhi di scatto gridando... le immagini che popolavano la mia mente sparirono a poco a poco, la testa mi scoppiava, e la mia vista era sfuocata...
Tentai di calmarmi in ogni modo, mi guardai attorno, non ero a casa mia ma nel bosco, foglie secche e ingiallite stavano appiccicate ai miei capelli, non ricordavo granchè bene come fossi finita lì, né perchè.
L'ululato dei lupi si faceva sempre più vivido, passi cadenzati popolavano la quiete del bosco, un boato mi fece saltare in piedi mi schiacciai contro il grande albero che svettava fiero sovrastando le fronde degli altri, ma perchè ero qui? Che era successo la notte scorsa? Avevo per caso sbattuto la testa? E Yuma? Avrei giuraro di aver sentito il suo calore, il suo profumo.
Feci un passo avanti riducendo gli occhi a due fessure, le ombre del bosco stavano mutando, una figura maestosa mosse le sterpaglie, guardai meglio fino a scorgere la figura possente e ben piazzata di Yuma: era bellissimo, i capelli neri arruffati li ricadevano a onde sul viso, facendo risaltare l'oro colato dei suoi occhi, nonostante facesse freddo lui indossava una leggera canotta bianca; gli addominali si potevano intravedere da essa tanto era stretta, i pantaloni di pelle nera aderivano sulle sue cosce quasi come una seconda pelle, gli scarponi nero di cuoio scricchiolavano ad ogni suo passo... da quando il ragazzo lupo era diventato così bello, la sua pelle olivastra riluceva alla poca luce che filtrava fra gli alberi.
Non so cosa mi successe in quell'istante ma lasciai che le lacrime prendessero il sopravvento mentre correvo verso di lui.
-Va tutto bene ora calmati- mi strinse in un abbraccio mentre mi baciava i capelli, lo sapevo che era tutto okay, ma in quel momento la mia testa diceva il contrario, mi stavo comportando da immatura, da stupida ma in quel momento Yuma poteva colmare quella sensazione di vuoto e di tristezza che stavo provando.
-Yuma ho come il sentore di aver combinato qualcosa...qualcosa di grave, come se, come se...- la testa iniziò a pulsare di nuovo, altre immagini, un mostro dalle possenti zanne stava per attaccare Yuma che stava immobile fuggi, scappa, va via da lì Yuma! Gridavo dentro la mia testa.
-Rouge, ehi Rouge guardami- mi sentii scuotere ma nulla solo il buio, di nuovo, avevo paura e non facevo altro che chiamare Yuma. Ti prego aiutami, Yuma,Yuma.
Rouge! Rouge ti prego guardami sono qui,cerca di intercettare la mia voce ovunque tu sia.
Una voce calda e luminosa mi accarezzò che fosse Yuma? Mi alzai lentamente e cercai di seguire la voce che mi chiamava..

(YUMA)

Rouge non reagiva continuava a guardare il vuoto mentre le unghie della sua mano affondavano e laceravano il suo braccio, sul suo viso non comparve alcuna emozione, rimase neutro.
La scossi delicatamente ma nulla, provai a chiamarla sembrava essere entrata in una qualche fase di trance, che dovevo fare?
-Rouge! Rouge ti prego guardami sono qui, cerca di intercettare la mia voce ovunque tu sia, basta adesso- tolsi le sue dita dal braccio mi strappai un lembo della maglia e fasciai i graffi che si era procurata sul braccio, svegliati ti prego gridai dentro di me.
-Dove sei?- la sua flebile voce raggiunse le mie orecchie, mi voltai di scatto verso di lei e la strinsi -Sono qui- ad un tratto i suoi occhi si aprirono e il loro verde vivo mi travolse.
-Sei qui?- disse piano lei aggrappandosi a me, io anuii e sorrisi -Mi hai fatto spaventare, stai meglio ora?- le chiesi mettendola seduta, lei anuii -Sì il buio è sparito, mi capita spesso di caderci dentro in questo periodo, ma poi arrivi tu e puff, come per magia sparisce tutto- sorrise passandosi una mano fra i suoi ondulati capelli ramati -E luce fu- risposi di rimando ridendo con lei, non avevo mai ascoltato veramente la sua risata, aveva un che di melodico, era piacevole da udiere.
-Non sei simpatico Yuma, ma grazie di esserci comunque- mi sorrise gentile mentre una ciocca le sfuggì dalle dita.
-Ma ti pare- sorrisi a mia volta, era cambita rispetto a un mese prima, già si era fatta davvero carina.
-Avrei un certo appetito, per fartela breve ho una fame da lupi- disse infine alzandosi, la scrutai per un pò, ma alla fine la presi sotto braccio -A chi lo dici nanerottola- la presi sotto braccio e la portai in un localino niente male che solo noi mutaforme conoscevamo.

(ROUGE)

-Red hot chili peppers eh, wow! Fammi indivinare ci danno dentro con il peperoncino qui- dissi sarcastica alzando un sopraciglio.
- Gia, ma parli così solo perchè non hai assaggito i loro tacos al chili e pepe verde, wooow quello si che è forte- Rispose lui tenendomi aperta la porta del locale, passai ringraziandolo.
Il posto non era affatto male, il profumo di tacos e tortillas riempiva l'ambiente rustico.
-Vieni- Yuma mi fece cenno di sedermi in un posticino stretto vicino alla finestra, diedi uno sguardo veloce al menù...
-Ehilà Yuma! Che ti porto?- Alzai lo sguardo sorgendo da dietro il menù una cameriera tutte curve e dal balcone prosperoso che faceva gli occhini dolci al bel tenebroso davanti a me.
-Ehi Ellie wow bel completo- Ammiccò lui -allora per me il solito, per lei tortillas chips con salse tutte piu una-
-Ehi ma...- La ragazza sorrise e sparì in cucina -Non la volevo quella roba!- dissi inviperita.
-Uff signorina nervo facile rilassarti un po no eh?- Yuma roteò gli occhi sbuffando di rimando gli feci una boccaccia.
Finalmente arrivò il cibo, mi avventai sulle tortillas chips e le divorai senza toccare le salse, odiavo il piccante.
-Non le mangi quelle- Chiese Yuma a bocca piena, scossi la testa e spinsi il vassoio verso di lui.
-Vado a prendere da bere- Mi alzai dirigendomi verso il bancone, mi sentivo piantati a dosso gli occhi del ragazzo seduto sullo sgabello del bar mentre sorseggiava il suo negroni bello farcito di alcool patetico.
Tamburellai le dita sul bancone del bar tirato a lucido per richiamare l'attenzione dell'affascinante barman che non mi filava neanche di striscio perchè intento a civettare con la cameriera sexy, sbuffai innarvosita -Senti! Ehi!- scocciai le dita in aria sbracciandomi, finalmente il ragazzo si girò rivolgendomi uno sguardo di sufficienza, mentre la cameriera mi squadrò dalla testa ai piedi poi rise...mi morsi le labbra e strinsi i pugni.
- Che vuoi?- fissai di nuovo il barman con odio -una cola con ghiaccio e una birra- dissi sfidandolo con lo sguardo.
Mentre aspettavo le mei bavande Sentii due dita sfiorarmi la guancia e un braccio cingermi la vita, mi irrigidii.
-Ehi ti va una sveltina?- una puzza di alcool mi investì le narici, dio che fastidio bruciavano, potevo sentire e distinguere ogni odore.
-lasciami- ringhia, sentivo il corpo bollire guardai la mia mano... feci un passo indietro urlando, al posto del mio arto si trovava un zampa, una zampa da lupo.
-Andiamocene Rouge- Yuma mi trascinò fuori, non pima di aver inceneritp il tipo che mi lascio libera.
-Cos'è cos'è quella cosa!? YUMA!- urlai dibattendomi tra le sue braccia mentre mi ficcava con malagrazia in macchina.
-Calma, calmati, fai un bel respiro profondo-
-Calma! Come posso stare calma!- mi agitai ancora di più
-Fidati di me una buona volta calmati, così brava, ora guarda la tua mano perfavore-
Guardai di nuovo la mano che era tornata di nuovo in forma umana -Yuma cosa sono?-
Il ragazzo mi fissò intensamente traendo un respiro profondo prima di rispondere -Un meta lupo Rouge-
Rimasi sconvolta... poi nulla buoi di nuovo.
***********************************
Fatemi sapere se vi piace :)

LO STRANO CASO DEL LUPO SOTTO LA FINESTRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora