IN TRAPPOLA

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Le lezioni era ormai giunte al temine, attesi Zach mentre riponevo i libri che non mi servivano nell'armadietto che chiusi con uno schiocco secco.
Mi guardai attorno notando la chioma folta di Yuma Mingan che spiccava in mezzo alle altre, Yuma infatti stava poggiato allo stipite della porta che dava sul cortile ovest e fissava assorto l'autunno: la sua pelle leggermente olivastra risaltava tra i colori autunnali che popolavano ormai il cortile.
Ora se qualcuno mi avesse ripetuto che quel ragazzo era frutto dei miei sogni avrei smattato di brutto.
Stranamente non avevo paura di lui, non in quel momento... sembrava un ragazzo come tanti, feci un passo verso Yuma che si voltò inchiodandomi al mio posto con lo sguardo da predatore, mi ero immaginata pure quello?
- Cappuccettorosso dovresti gia essere a casa- ruggii lui mentre i suoi occhi avevano assunto una sfumatura cremisi simile a sangue liquido, possibile che era preoccupato per me?
- Sto aspettando una persona- dissi con un filo di voce, Yuma si guardò intorno quasi annusando l'aria... ero sempre più convinta delle mie teorie.
-Stai aspettando il cacciatore?-
-Cacciatore?Ma di che stai parlando- non capivo, lupo, cacciatore e cappuccettorosso... possibile fossi finita proprio in quel libro? No impossibile erano solo ridicole coincidenze, mi voltai uscendo dal campus tirandomi su il cappotto rosso, guardai l'orologio sul display del telefono che segnava le 18:44 cavoli avevo fatto tardissimo la nonna di sicuro sarà in pensiero pensai tra me e me, mentre camminavo su un tappeto di foglie secche... avevo la strana sensazione di essere seguita.
Mi sentivo in trappola come mai mi era capitato prima.
Sentivo come se da questa piccola cittadina a nord del Canada io non potessi uscire come se vi fosse una maledizione, persino la nonna lo credeva ma diceva che erano solo sciocchezze che era tutta suggestione...Peccato che io non credevo a una parola di quello che lei diceva, Entrai in casa lasciando cadere pesantemente la borsa a terra tolsi le dottor martens e salii le scale - Sono a casa!- urlai
-Non si usa più salutare Rouge?- Sentii la nonna dalla cucina e sorrisi, infilai le ciabatte comode e scesi.
-Come siamo permalose Pea...- mi bloccai e fissai Yuma comodamente seduto sulla sedia del soggiorno con le braccia incrociate al petto e un mezzo sorrisi spettrale a completare il gioco di luci ed ombre...mi fissava.
-Allora Rouge com'è andata?- chiese la Nonna che mi dava le spalle trafficando con una pentola...possibile che pure lei non riusciva a vederlo?
- Si... Benissimo- Mentii -Senti Nonna non devi dirmi niente, tipo non vedi nessuno in cucina?- chiesi fissando l'angolo in cui era seduto il lupo.
-Rouge!- La nonna si voltò di scatto e mi fissò con quei suoi occhietti di ghiaccio premendosi gli occhiali tondi sul naso -Chi mai dovrebbe esserci qui?- si guardò intorno... possibile che fossi l'unica a vederlo?
-Nessuno...ho visto male io- si si come no lui era ancora nella cucina che se la rideva.
-Sicura di star bene tesoro?- la nonna mi guardò preoccupata e io anuii - Si, si, forse è la fame che mi fa vedere cose che non esistono- conclusi mentre aprii il frigo tirandone fuori una fetta di torta di mele invitante.
mi sedetti comodamente in veranda.
-buona?-
una voce mi fece sobbalzare la forchetta tintinnò a terra.
- Dio!- Urlai con affanno, Yuma mi fissava con occhi color topazio belli e paurosi insieme -No sono solo io- sfoderò un sorriso sghembo che avrebbe fatto cadere hai suoi piedi chiunque...
- occhio a non prendere chili fastidiosi con quella torta-
dio che odioso! Lanciai via il piatto e lo guardai malissimo -Perchè posso vederti solo io?-Sibilai-È perchè sono pazza?- non sapevo che altro pensare, avevo bisogno di risposte, che non trovai perchè Yuma era scomparso...
-Non sei ancora pronta per la verità Cappuccettorosso- sussultai sentendo il suo alito sul mio collo che leccò e morse... rimasi ferma immobile come una statua, mentre sentivo la pressione dei suoi denti sul collo, una sensazione piacevole... ma che stavo facendo?
-Lasciami!- Urlai sottraendomi al suo tocco -Non mi toccare!- mi toccai il collo dolorante -Devi lasciarmi in pace vattene!- mi accartocciai su me stessa, si possibile stavo impazzendo sentivo e vedevo cose che altri non riuscivano a vedere, perchè mi sentivo così in trappola così dannatamente chiusa? Alzai lo sguardo trovando quello quansi divertito di Yuma che troneggiava dinnansi a me...
-Io sono il Lupo e non puoi scappare da me- rise, una risata cupa e bassa, vidi la sua forma mutare cambiare forma, fino a modellarsi in quella di un Lupo... non riuscii a trattenere la mia mano che andava verso di lui, Yuma allungò il muso e il suo naso umidiccio toccò il mio palmo, non voleva farmi del male e questo mi tranquillizzò.
Yuma era il Lupo e io cappuccettorosso.
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spero vi piaccia, fatemi sapere :)

LO STRANO CASO DEL LUPO SOTTO LA FINESTRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora