Ada
Mi risveglio in una stanza completamente bianca, c'è solo un letto, cos'é successo? L'ultima cosa che mi ricordo e di un lieve bruciore alla mia coscia destra.
Oddio, ora ricordo...
"Aiutatemi!!! Fatemi uscire di qui! Aiuto!" Strillo.
Vedo la porta aprirsi, ma non arriva proprio chi speravo.
"Dov'é Nicole???" Chiedo.
"E se non te lo dicessi?" Ride il biondino.
"Giuro che vengo lì e ti ammazzo; prova solo a torcerle un capello e ti ritroverai con gli organi sotto sopra" lo minaccio provando ad alzarmi.
Ma una fitta allo stomaco mi intima di non muovermi.
"Ahi... cosa mi avete dato?" Domando dolorante.
"Pensavo volessi ammazzarmi" ironizza lui.
"Beh, ho ancora voglia di farlo, ma prima dovrei alzarmi, tu che dici?" Rispondo con sarcasmo.
"Io dico che sarebbe meglio se rimanessi li ancora per un po'" dice mr cretino.
"E io invece dico che devi andartene via perché sennò ti ritrovi pelato entro dieci secondi" ribatto.
"Tosta la ragazzina" scherza il biondo ed esce.
Devo trovare un modo per uscire ma appena cerco di muovermi strisciando in avanti, un'altra fitta allo stomaco.
Fantastico, sono stata rapita, imprigionata, addormentata e per di più sono dentro questa stanza da sola senza sapere dove si trova mia cugina e soprattutto se sta bene.
"Nicole, riesci a sentirmi?" Grido invano.
"Se non mi tirate fuori di qui, butto giù i muri!" Urlo sforzando le mie corde vocali.
L'aprirsi della porta mi ferma un attimo, ma quando vedo il biondo, i miei nervi non resistono più e ricomincio a gridare.
"Calmati sono solo venuto per darti da mangiare" dice annoiato alzando gli occhi al cielo.
"Di là tua cugina non fa tante storie, anzi..." aggiunge con un sorriso sghembo.
"É claustrofobica, idiota, potrebbe essere svenuta" spiego preoccupata.
"E no, non ho fame e di certo se anche volessi non mangerei il vostro cibo disgustoso" ma aimé la mia pancia ribatte e il biondino scoppia in una fragorosa risata.
"Come vuoi, ma non quando starai per morire di fame, evita di inginocchiarti ai miei piedi" risponde con sarcasmo.
Detto questo sbatte la porta e mi lascia da sola in questa orribile stanza.
Non so quanto tempo sia passato ma so solo che da quando il biondo é uscito dalla stanza ho iniziato a sbattere la testa contro il muro ininterrottamente.
Ecco che si apre di nuovo la porta.
"Cosa vuoi? Vuoi ricordarmi di nuovo che non posso uscire?" Domando acida.
"Ti piacerebbe, ma purtroppo per te, sono venuto in pace" risponde sorridente.
Quanto avrei voglia di squarciarlo e poi pestarlo come una formica.
"Abbiamo saltato le presentazioni, io sono Jace" aggiunge pensando che mi interessi.
"Sai quanto mi frega, Jace" ribatto acida, calcando il suo nome.
"Touché" dice e non so perché, ma rido.
Tecnicamente non dovrebbe essere normale ridere con il proprio rapitore, ma ormai non mi stupisco più di me stessa, ho già capito da tempo che mi manca qualche rotella.
"Allora sai ridere. Credevo non ci sarei mai riuscito" aggiunge.
"Perché ti interessa così tanto farmi ridere?" Rispondo maliziosa.
"Starai qui per tanto tempo, tanto vale fare amicizia" conclude.
Uffa, come si esce da questo stupido posto?
Nicole, stai bene? Spero vivamente di sì.
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LA SVOLTA
Mystère / ThrillerUna storia paurosa ma allo stesso tempo romantica. Ancora in corso. Spero vi piaccia questa prima parte.