They don't know about us - One Direction

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"Mi è capitato di volerti accanto con una disperazione quasi abissale e potevi riempirla solo tu, con le tue piccole contraddizioni, con la tua finta durezza. Avrei voluto scioglierla, ogni volta, come fosse neve, come un regalo che scarti, poi guardi, sorridi, si dissolve e ti resta fra le mani finalmente quello che vuoi. Io parlo molto, ma quando ti guardavo avevo solo il desiderio di ascoltarti respirare. Mi facevi venire voglia di vivere, di avere più giorni da darti. Mi allungavi la vita senza saperlo."


"Sono passati quasi nove mesi dall'ultima volta che i miei occhi si sono mischiati con i tuoi.
Nove mesi sono tanti, ma posso assicurarti che questi nove mesi non hanno cambiato niente di ciò che provo verso di te.
In questi mesi, ci sono state tante, tantissime volte in cui avrei solo voluto averti accanto più di ogni altra cosa al mondo. Ma se il premio di questi nove mesi distanti è stato questo, non posso fare altro che essere felice.
Ma tu Matti, ci credi nel percorso della vita già scritto? Io sì, e chiunque abbia deciso di mettere te dentro la mia vita, mi ha fatto un regalo bellissimo.
Un regalo che pesa molto di più di qualsiasi altro regalo materiale.
Mi ha regalato quella persona per cui farei di tutto, per cui mi prenderei una pallottola nel petto, se fosse necessario.
E stasera, o meglio, stanotte, sono qua per dirti quanto io sia fiero di te, quanto il tuo percorso fatto all'interno di questa scuola mi abbia reso orgoglioso di te.
Avrei potuto dirtelo a voce, è vero, ma non ci riuscivo, riuscivo solo a piangere dalla felicità con te.
Sai, nel momento in cui quella carta si è girata e sopra c'era la tua foto, non ho capito più niente ho iniziato ad urlare e correre per tutta casa, (c'è il video di mamma a testimoniare, te lo manderò). Poi, ho subito chiamato il nostro maestro perché volevo essere con te, volevo essere con voi, anche se non fisicamente.
Sono fiero di te Matti, tantissimo.
Non vedo l'ora di stringerti di nuovo tra le mie braccia e urlarti quanto sei stato forte e quanto rappresenti appieno il significato del nostro "non si molla mai"."

Christian si era ritrovato a scrivere queste parole dal nulla, la notte dopo la finale di "Amici", dopo aver visto Mattia alzare quella coppa e dopo averlo sentito in videochiamata grazie al loro maestro.
Sapeva già che il giorno dopo avrebbe dovuto prendere un aereo per essere a casa di Mattia prima del suo ritorno.
Ma sentiva comunque la necessità di scrivergli queste cose.
Sentiva la necessità di fargli sapere, ancora una volta, quanto fosse orgoglioso di lui.

***

Mattia, la mattina dopo, appena prese in mano il suo telefono e dopo aver chiamato sua madre, lesse quel messaggio e non poté far altro che piangere di felicità perché sapeva che là fuori non era da solo, sapeva che comunque sarebbe andata, anche se fosse uscito prima, se non avesse vinto, ci sarebbe stato sempre Christian pronto a stringerlo tra le sue braccia e ricordargli di continuare a lottare per inseguire il suo sogno.
E, non sapeva chi ringraziare per tutto ciò.
Così, con un'ora di sonno si ritrovò a pensare a cosa rispondergli...
"Sei uno scemo, devi farmi piangere anche con un'ora di sonno.
Io ci credo nel percorso della vita già scritto,(che, comunemente, si chiama destino), più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ho avuto anch'io dei crolli in questi nove mesi, più di quelli che hanno mostrato nei daytime, e posso assicurarti che l'unica cosa che riusciva a calmarmi era guardare e accarezzare il nostro tatuaggio, io lo so che ti sei trovato, più volte, a farlo anche tu automaticamente.
Magari, ecco, ti pensavo pure mentre lo facevo, pensavo a noi e a tutti i nostri momenti che mi hanno sempre dato la forza per continuare a lottare e crederci.
Non vedo l'ora di stringerti anch'io, lo sai."
E davvero, lui non vedeva l'ora di tornare a casa, perché per lui, casa, era tra le braccia di Christian.

***

Quello che però Mattia non sapeva era che Christian stava leggendo quel messaggio seduto sul suo letto, nella sua cameretta verde ad aspettarlo, con le tapparelle alzate.
Mancava davvero poco al momento in cui si sarebbero stretti di nuovo, Christian non stava più nella pelle.
Aveva paura di trovarlo cambiato, di non sentire più quella connessione che avevano solo loro due. Aveva paura che quello che aveva letto su Twitter negli ultimi giorni, fosse la verità..
Ma, appena smise di pensare, di farsi mille paranoie, si ritrovò fuori dal cancello di casa del più piccolo con una macchina che stava rallentando.
Nel giro di due secondi senza avere il tempo di realizzare davvero tutto quanto, si ritrovò il più piccolo tra le braccia e mentre si stringevano e piangevano l'uno sulla spalla dell'altro, gli venne in mente una canzone del gruppo di cui sua sorella era stata ossessionata e tra sé e sé disse "They don't know about us"...

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Ogni tanto torno, ma prometto di provare ad aggiornare spesso, un bacino, fatemi sapere cosa ne pensate.
M

Scriverò Di Te... // Raccolta OsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora