Le luci della città - Coez

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"E non capisco dove sia casa mia
Mi chiedevo se
Salto nel vuoto, vieni con me
Guarda da qui le luci della città"

Agosto 2024

"È mezzanotte passata ed io sono nel letto con Spotify in modalità casuale in cuffia, ed è partita questa canzone e, un po' per curiosità, perché lo sai quanto io sia curioso, un po' perché volevo, sono andato a cercare il significato e ho trovato questo: "La canzone pone l'accento sulle relazioni. In fondo a noi ci piace fare le "cose in due", e non da soli, almeno non sempre. Ma è pur vero che le relazioni sono complicate, e trovare la persona giusta con cui condividere la vita non è semplice."
E un po' ti ho pensato sai, un po' ho pensato a quanto fosse bello essere in due e non più uno, a quanto fosse bello fare un giro in moto con te, a quanto fosse bello condividere ogni traguardo, ogni vittoria e ogni sconfitta con te.
Poi, ho ripensato alla vittoria di quel programma che ci ha fatto conoscere e ho capito che quella vittoria non è mai stata solo mia, è nostra, c'eri anche tu con me.

Ma poi le cose sono cambiate.
Abbiamo preso strade diverse.
Tu hai aperto il tuo cuore ad un'altra persona e, questa forse è la cosa che mi ha fatto più male.
Non riuscivamo più a trovare dei momenti per noi, non riuscivamo più a sparire nella nostra bolla perché, puntualmente, arrivava a disturbarci.
Ci siamo allontanati, non perché uno di noi abbia scelto, è successo e basta.

Io, nel mentre però, sono rimasto fermo qua, fermo nello stesso punto in cui mi hai lasciato, nella speranza di vederti tornare presto ad abbracciarmi come solo tu sapevi fare. Nella speranza di tornare a sentirmi a casa tra le braccia di qualcuno.
In questi ultimi otto mesi, ci hanno provato un po' tutti a farmi sentire a casa a dirmi che le cose si sarebbero sistemate e che tutto sarebbe andato nel verso giusto, ma non è stato così, non è così. Ed ora a poco meno di un mese dalla mia partenza, con mille paure e mille paranoie addosso avrei solo bisogno di te, di un ultimo tuo abbraccio, di sentirti sussurrare che tutto andrà bene, che sarai per sempre casa mia, che le cose le condivideremo ancora, che le paure peseranno di meno se condivise in due...
Non so perché io stia scrivendo questo, non te lo manderò, finirò di scrivere e cancellerò come ho sempre fatto perché la paura che questo possa darti fastidio, che tu possa anche solo pensare che io non sia felice per te, è più forte di tutto il resto."

Mentre leggeva per la millesima volta ciò che aveva scritto, premette, per sbaglio, il tasto "invia". Non riuscì nemmeno eliminare il messaggio perché, quella che una volta era la sua persona, era online e aveva già visualizzato e da lì fu tutto un susseguirsi di ansie e paure.

Ora si trovava lì a fissare quella chat dove l'"online" si trasformava in uno "sta scrivendo..." nell'attesa di ricevere una risposta. Gli bastava anche ricevere due parole in croce, quelle due che lui gli aveva scritto ma senza realmente dirgliele.


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Ogni tanto torno, fatemi sapere cosa ne pensate.

Non so se farò una parte due di questa, mi piacerebbe lasciarla così e lasciare alla vostra immaginazione come andrà a finire. Un giorno, magari, troverò lo spunto giusto per farla, ma ora, mi va di lasciarvela così. 

Grazie per aver letto.❤️‍🩹

M.✨ 

Scriverò Di Te... // Raccolta OsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora