E poi arriva quel momento, in cui realizzi che i battiti di quel cuore sono dotati della potenza stessa di tutto l'universo.
Arriva quell'istante, in cui capisci che quelle pulsazioni narrano la melodia di ogni vissuto dell'anima e incidono tra i suoi ricordi ogni secondo trascorso, anche che quelli che la mente stessa tende a scordare.Una volta rimessa a posto la barca, Peter mi ha aiutata a salire in groppa ad Elisir, che, a differenza di come definito in precedenza, è adorabile e affettuoso, ho modo di appurarlo anche adesso, mentre stiamo ritornando alla villa a galoppo.
Penso di stargli simpatica.
<<Ancora non mi spiego come tu abbia fatto a cavalcarlo, di solito preferisce farsi male dimenandosi, pur di non essere montato>> dice lui interrompendo il silenzio circostante, prima disturbato solamente dallo schiantarsi dei ferri di cavallo sul sentiero.
<<Penso sia una questione di fiducia>>
<<Può essere>> afferma con aria dubbiosa.
<<Su, avanti, dà voce ai tuoi pensieri>>
<<Mia madre ha sempre detto che, a volte, ci vengono dati in dono degli animali guida, che vegliano su di noi dopo averci incontrati. Diceva che sono gli stessi per ogni vita che viviamo e che il destino tesse le sue tele per combinare i nostri incontri nel momento del bisogno. Alcuni credono che possano cambiare forma in base alla circostanza>>
<<E questo cosa c'entra?>>
<<C'entra il fatto che Elisir potrebbe essere il tuo animale guida>>
<<Come si fa a capire se è veramente così?>>
<<Non so, lei mi raccontava spesso questa storia per la buona notte. Chiediglielo, stasera>>
<<Si, certo.... Quindi per lei esistono altre vite?>> domando, incuriosita.
<<Nah, quella è la parte di storia a cui non ho mai creduto. Non possono esistere altre vite>>
<<Se lei ci crede, vale la pena darle un minimo di fiducia, in fondo, qualcosa in più di noi dovrebbe saperla>>
<<Credere e sperare in miti e leggende ha sempre e solo portato l'uomo nella cattiva strada, perché nel momento stesso in cui, per qualche strano motivo, realizzi che tutti i pilastri, su cui hai basato la tua vita, sono solo menzogne, non ti rimane più niente>>
<<E guarda dove ci ha portati il tuo non credere nelle fate e comunque ti sbagli>> dico, mentre lui abbassa la testa e dice sottovoce: <<Illuminami>>
<<Credere in quelle che tu chiami menzogne, ha permesso all'uomo d'innamorarsi e di sognare. Per quanti amori un uomo o una donna hanno cambiato la storia? E per quanti sogni popoli interi si sono riuniti? Per quante speranze l'uomo non ha perso quello che è nella sua natura? Per quante bugie l'uomo non ha perso la sua umanità?>>
<<E per quante frottole l'ha persa?>>
<<Sai quand'é che un bambino comincia a diventare adulto?>> gli domando ma lui non mi risponde, così continuo <<Diventa adulto quando gli viene insegnato a non credere più a babbo natale o alla fatina dei denti o a qualsiasi storia l'abbia accompagnato durante l'infanzia. E cosa succede quando comincia a diventare adulto? Si spegne, perché non vive più nello stesso modo, perché ora sa che restare sveglio la notte di Natale non serve più a niente, fino a che non dimentica la sensazione che si prova in quei piccoli gesti che ora sembrano così tanto stupidi ai nostri occhi>>
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Gli spazi che separano gli attimi...
FantasyBasterebbe pensare che ogni essere umano sia un burattino del fato e che il caso non esista, che l'ordine delle cose e degli avvenimenti sia così preciso da sembrare la scaletta di una storia, elaborata accuratamente dalle moire del destino. Per lor...