Dopo essermi presa un caffè alla macchinetta,esco fuori e senza farmi vedere da Niccolò e Adriano che stanno fumando e parlando tra di loro,vado a mettermi in un angolo nascosto e mentre sorseggio il mio caffè,ascolto quello che si dicono.
So che non si dovrebbe fare,ma sono curiosa di sapere di cosa parlano."Come te sembra quella nuova?" Sento chiedere da Adriano.
"Come me deve sembrare? Nemmeno la conosco" Risponde lui serio e io bevo il mio caffè,stando sempre nascosta ad ascoltare. "È nun me interessa conoscerla" Dice infastidito e io scuoto la testa. "Spero per lei che sappia lavorare bene" Afferma e dopo aver sentito quell'ultima affermazione da parte sua,decido di uscire dal mio nascondiglio e avvicinarmi a loro.
"Caro Ultimo mi dispiace dirtelo ma non sei il primo artista con cui lavoro" Esclamo alle loro spalle facendoli girare verso di me e lui mi guarda attraverso le lenti scure che indossa mentre Adriano mi guarda sorpreso. "È vai tranquillo che il mio lavoro so farlo molto bene" Aggiungo seria e lui scuote la testa.
"Anvedi te questa oh,hai ascoltato tutto?" Domanda irritato buttando la sigaretta finita sull'asfalto.
"Perché ti scaldi così tanto? È poi si stavo ascoltando tutto quindi? Hai problemi?" Domando guardandolo con aria di sfida e lui rimane zitto qualche secondo a guardarmi sempre attraverso le lenti scure che indossa per poi avvicinarsi a me.
"Te l'hanno mai detto che è maleducazione origliare quello che dicono gli altri?" Domanda a due centimetri dal mio viso e io lo guardo ancora con aria di sfida.
"No,non me l'hanno mai detto vuoi insegnarmelo tu Ultimo?" Domando sfidandolo e lui si lascia scappare una risatina divertita.
"Penso che io e te ci divertiremo parecchio" Sorride beffardo,allontanandosi da me e senza aggiungere altro si dirige verso la porta e rientra dentro.
"Ma l'amico tuo è sempre così arrogante e stronzo?" Domando posando lo sguardo su Adriano che è rimasto zitto per tutto il tempo.
"Non farci caso,fa così solo perché non ti conosce" Si affretta a rispondere e io tiro fuori le mie sigarette insieme all'accendino dalla tasca della mia giacca.
"Bel modo di approcciarsi con le persone che non conosce" Dico io accendendomi la sigaretta che tengo tra le labbra e rimaniamo ancora un po' fuori io e lui a parlare e a differenza di quello stronzo e arrogante di Niccolò è molto più simpatico.
Se ero felice di lavorare con lui,ora lo sono molto di meno e so già che quel ragazzo mi farà solo impazzire e allo stesso tempo imbestialire.
Torniamo dentro e saliamo su nel nostro ufficio,dove troviamo Niccolò seduto dietro alla mia scrivania con i piedi appoggiati sopra di essa. "Scusa potresti gentilmente togliere i piedi dalla mia scrivania e alzarti? Grazie te ne sarei grata" Dico infastidita e lui tira giù i piedi di lì,senza però alzarsi."Qui hai tutte le mie email e password,salvatele ora sul tuo cellulare e me raccomando stai attenta e non leggere mai i messaggi senza il mio permesso" Dice con tono serio,passandomi un fogliettino che afferro seccata.
"Oddio grazie per avermelo ricordato guarda me ne ero già dimenticata che dovevo stare attenta e che senza il tuo permesso non posso leggere i tuoi messaggi" Dico sarcastica facendo ridere Adriano e lui si alza dal mio posto.
"Non c'è di che Cecilia" Risponde a tono marcando bene il mio nome e passandomi accanto per poi uscire dal nostro ufficio e io scuoto la testa sempre più infastidita,sedendomi al mio posto e prendo il cellulare dalla mia borsa per salvarmi tutto.
"Mi sa che con voi due che vi battibeccate in questo modo mi divertirò molto" Ridacchia Adriano seduto dietro alla sua scrivania e io alzo per un'attimo la testa verso di lui.
"Beato te che ti divertirai" Farfuglio annoiata tornando a guardare il mio cellulare e finisco di salvarmi tutte le email e le password di quell'arrogante stronzo di Niccolò.
-
Finita la mia giornata in quello studio,saluto Jacopo e Adriano ed esco di lì,andando verso la mia macchina.
Con Niccolò abbiamo passato quasi tutto il tempo a battibeccare e lo stronzo si divertiva a stuzzicarmi anche quando siamo andati nell'ora di pranzo a mangiare qualcosa nel bar che rimane davanti allo studio e ringrazio dio che c'era Adriano con noi perché se ero sola con lui non so se tornava vivo in quello studio.
Apro la macchina e salgo,lanciando la borsa dietro,allacciandomi poi la cintura e quando faccio per mettere in moto,sento qualcuno bussare contro al finestrino e giro la testa,vedendo che è lui e alzo gli occhi al cielo."Che vuoi?" Domando sbuffando dopo aver abbassato il finestrino.
"Hai dimenticato questo sopra alla tua scrivania" Mi mostra il mio cellulare e come faccio per prenderlo,alza la mano in alto.
"Dammelo muoviti" Dico guardandolo male e lui sorride malizioso. "Il cellulare demente dammelo e sparisci dalla mia vista se non vuoi rischiare di finire sotto alla mia macchina" Ribatto irritata e lui mi guarda divertito.
"Sei sempre così aggressiva?" Domanda perculandomi mentre mi porge il mio cellulare che gli strappo dalle mani.
"Con te si,ora se non ti dispiace devo andare ciao" Affermo sempre più irritata,tirando su il finestrino e metto in moto la macchina,andando via di qui e mi dirigo verso il bar di Martina per bere qualcosa insieme a lei e Mattia.
Qualche minuto dopo arrivo davanti al suo bar e parcheggio bene la macchina per poi spegnerla e slacciarmi la cintura.
Scendo e la chiudo bene,attraversando poi la strada."Eccoti" Esclama Mattia seduto fuori e io mi avvicino a lui,dandogli un bacio sulla guancia ed esce fuori Martina.
"Ciao amo" Sorride dandomi un bacio sulla guancia e mi siedo accanto a Mattia. "Cosa prendete?" Domanda guardando entrambi.
"Una birra" Rispondiamo insieme io e Mattia e lei annuisce.
Apre la porta e chiede gentilmente ad Arianna la ragazza che lavora lì con lei di portarci tre birre con qualche stuzzichino,sedendosi poi con noi."Allora com'è andato il tuo primo giorno?" Domanda lei curiosa e Mattia mi porge una sigaretta che io afferro ringranziandolo,dato che ho finito le mie.
"Lasciamo stare" Mi affretto a rispondere,accendendomi la sigaretta che Mattia mi ha appena dato e loro mi guardano perplessi. "Voi non avete idea chi mi è capitato a sto giro" Dico guardandoli mentre fumo.
"Chi?" Domanda Mattia dubbioso e Arianna esce fuori a portarci le tre birre con tanto di stuzzichini richiesti da Martina e noi la ringraziamo.
"Ultimo" Sgancio la bomba e loro spalancano la bocca increduli.
"Ultimo? Stai scherzando Ceci?" Urleggia Martina euforica e io scuoto la testa finendo di fumare e Mattia afferra la sua birra. "Quello è un fregno pauroso oltre che ad essere un grandissimo artista" Aggiunge sorridendo maliziosa facendo ridere Mattia.
"Sarà pure un grandissimo artista e fregno ma è uno stronzo" Dico spegnendo la sigaretta finita nel posacenere e afferro la mia birra.
"Perché? che ha fatto?" Domanda Mattia e io inizio a raccontare tutto quello che è successo oggi con lui in quello studio mentre beviamo le nostre birre e mangiamo qualche stuzzichino.
"Quel ragazzo ti darà del filo da torcere" Ridacchia Martina dopo avermi ascoltata insieme a Mattia e mangio altre due patatine.
"Gliene darò altrettanto io da torcere" Sorrido malignamente facendoli ridere e continuiamo a parlare e a scherzare tra di noi,fino a quando non si fanno le 20 e decidiamo di andare via,salutando Martina che rientra dentro ad aiutare Arianna a pulire tutto prima di chiudere.
Spazio autrice:
Ecco a voi il secondo capitolo di questa storia,spero che vi piaccia.
Tra Niccolò e Cecilia devo dire che è iniziata molto bene non trovate?
É ancora non ne finita,questo è solo l'inizio ne vedremo delle belle con quei due😂
Se anche questo capitolo vi è piaciuto vi invito a lasciare una stellina e un commento.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questa storia e se vi sta piacendo nei commenti.
Vi abbraccio forte 🫂💙🗝️
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Piccola stella || Ultimo
FanfictionCecilia Moretti è una giovane ragazza di 23 anni che abita da sempre a Roma ed figlia di un avvocato molto conosciuto nella capitale. Ha sempre vissuto sola con suo padre,dato che sua madre quando era molto piccola decise di abbandonare sia lei che...