mi sono perso di nuovo

1 0 0
                                    

mi sono perso di nuovo.
avevo ritrovato il mio tutto, finendo per perderlo poco dopo.
prima la luce, poi il buio.
prima un bagliore, poi l'oscurità.
prima la certezza, poi il dubbio.
"solo un illuso crede nelle certezze" mi ripeto e forse è davvero così. forse è vero. ma un "forse", rimane pur sempre un "forse", perché di certo non c'è nulla. passiamo la vita a cercare qualcosa di sicuro, che riesca a farci stare bene sempre, ma "bene", "sempre" e "sicuro" sono parole vuote. hanno solo un bell'aspetto che illude chi le insegue di star percorrendo la strada giusta. non c'è niente di sicuro, non c'è nulla che possa durare per sempre e non esiste qualcosa che vada sempre bene.
ma l'amore?
e l'affetto?
quelli, rimarranno un mistero. sono concetti pieni di vuoti, ecco cosa sono. sono canzoni dalle melodie sorde di cui non si conoscono le note. sono silenzi appesantiti dalle tutte le parole che nascondono. sono paesaggi di chiaroscuri ingialliti dal tempo e corrosi dalle persone. i sentimenti, come l'affetto e l'amore, sono come quei "sempre": coglierne l'esatto significato è irrealizzabile e provare a farlo è un'idiozia. quanto tempo sprecato a rincorrere ciò che non ha né un inizio, né una fine. quello che proviamo, a differenza nostra, è sempre esistito e l'infinito non ha significato.
non t'incute timore saperlo?
non ti spaventa sapere che non esiste una giornata di sole senza nuvole, che non esiste un dipinto senza una pennellata di troppo, che non esiste un libro senza parole, che non esiste un inizio senza la fine?
però, non esiste un inizio senza fine, almeno per quanto riguarda noi. questa è una delle poche cose certe, quelle che si possono contare sulla punta delle dita di una mano sola.
e magari in futuro anche questa certezza, come la maggior parte di esse, crollerà sotto i nostri sguardi increduli e sognanti. oh, come sarebbe bello farla crollare, questa verità! così non esisterebbe più nulla in cui credere e sarebbe più facile lasciarsi andare quando la mente smette di recepire gli stimoli esterni.
mi sono perso di nuovo e, insieme a me, ho perso i miei sogni. non ho più un obbiettivo. forse l'ho dimenticato o magari lui si è dimenticato di me. probabilmente è confuso e sicuramente anch'io lo sono. è difficile vedere il traguardo, quando ti perdi. anche se, pensandoci meglio, la meta non è un obbiettivo o un traguardo. la meta è il viaggio. non ne sono certo, perché sicuri non si è mai, ma credo che sia così. la meta non è un luogo, ma il percorso che si compie, la crescita. e ogni volta cambia, muta, si interrompe e si ricongiunge. è così dannatamente intrigato e pieno di avversità, questo viaggio. "non so se riuscirò a sopportarlo ancora a lungo" mi ripeto, ora che mi sono perso. la verità, non certezza, ma verità, è che funziona così: una volta che ritrovi la strada, ti accorgi che non è mai quella giusta. perché di giusto, non esiste nulla. ciò che in un momento ti può salvare, può diventare la cosa che ti ucciderà l'attimo successivo. va così e non esiste altro da sapere. ed è per questo che "sempre", "sicuro", "bene", "giusto" e "forse" sono incantesimi che non hanno mai avuto una funzione, se non quella di illudere. sono come un antidolorifico che non ti cura, ma ti dà l'idea di riuscire a sopportare meglio il dolore. quello è il loro compito. sono come quei giochi di prestigio che perdono di credibilità quando viene svelato il trucco. anche loro, dopo aver capito come funzionano davvero, fanno la stessa fine. smetti di credere ad un "sempre" quando rimani deluso da mille promesse.
smetti di credere ad un "sicuro" quando capisci che non esiste un giorno in cui le tue fragilità cessano di avere potere su di te.
smetti di credere in un "bene" quando impari che il dolore non se ne va, ma diventa parte di te.
smetti di credere in un "giusto" quando dài tutto e indietro non ti torna più niente.
smetti di credere in un "forse" quando capisci che le ipotesi sono soltanto imitazioni di una realtà idealizzata e impossibile.
ed è quando capisci tutto ciò che smetti di vivere.
è da quando ho capito tutto ciò che speravo di smettere di vivere ma, a quanto pare, le speranze sono solo parole vuote con il solo scopo di illudere chi le imprime nel suo cuore.

𝗳𝗹𝘂𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora