la telefonata

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𝐹𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑣𝑒𝑑𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑎 𝑧𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎..𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑐𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑜𝑐ℎ𝑖
𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛𝑎 𝑚𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑠𝑣𝑒𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒  𝑒𝑟𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑙𝑎
𝑜𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙'𝑎𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑑𝑎𝑡𝑎
𝑣𝑖𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜.

««Alyssa..tesoro mio»» esclamò dopo avermi abbracciato
««mi sei mancata tanto..anzi tantissimo»» aggiunsè
««zia..ma cos'è successo?perchè sono qui?»» chiesi
««adesso sei sveglia ed e questo che importa ora»»

Prima che io potessi aprire bocca,mia zia accende la TV
per farmi vedere matti e fede ad amici..non sapevo perchè
non volesse dirmi cosa fosse succeso ma l'avrei chiesto a
mio padre appena sarebbe venuto a trovarmi

««zia ma io ti ho fatto una..vabbè lasciamo stare va»»
««𝑨𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒐 𝒔𝒇𝒊𝒅𝒂𝒏𝒕𝒆..𝒔𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐 𝒆 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆
𝒅𝒂 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊»» 𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑟𝑖𝑚𝑏𝑜𝑚𝑏𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒
𝑝𝑟𝑜𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

««Alessio....»» dopo aver pronunciato il suo nome zia prese
il telecomando e spense subito la televisione senza dire nulla
ed io la guardai sconvolta .

««Zia ma che fai! accendi la Tv»» dissi cercando di prendere
il telecomando che era tra le sue mani,ma lei me lo impediva
««no Alyssa,adesso devi riposare..basta Tv dai»» disse lei

««Zia ho riposato giá abbastanza..adesso per favore accendi»»
««Alyssa ho detto di no! non puoi stancarti troppo»» rispose
««e allora perchè tu l'hai accesa prima..apenna hai visto Alessio
hai voluto spegnerla,tu non hai mai sopportato Alessio..neanche
quando eravamo piccoli e lui veniva da noi giocare»» dissi alzando un pò il tono della voce.

««si e allora? quel ragazzo non fa per te..non è venuto mai
a trovarti quando eri in coma..MAI e ancora che parli di lui»»
««tu non sei nessuno per dirmi quello che devo fare..capito»»
dopo aver pronuciato queste parole mi alzai subito dal letto
per poi uscire dalla stanza per andare verso il telefono ma
appena arrivai vicino il telefono le mie gambe si fanno deboli
e mi lasciano cadere per terra ma un dottore che era lí di
passaggio mi afferrò e mi porto di nuovo in camera.

««signorina..deve fare attenzione,le sue gambe sono ancora
molto deboli non deve fare alcuno sforzo»» disse e poi ando via
««vattene via anche tu..»» dissi girandomi parlando verso mia zia
««certo che no»» rispose ««VATTENE VIA HO DETTO»» dissi io
e lei se ne andò via subito..

𝐵𝑒ℎ..𝑧𝑖𝑎 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒 𝑑𝑎 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎
𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖́ 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑜..𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑜𝑝𝑖𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒
𝑛𝑜𝑛 𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑒.

𝑺𝑰𝑨𝑴𝑶 𝑭𝑨𝑻𝑻𝑰 𝑷𝑬𝑹 𝑨𝑴𝑨𝑹𝑬 ᵒ ᵖᵉʳ ᵃᵐᵃʳᵉ ⁿᵒⁱ? ||Alessio Cavaliere||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora