Sentimento non sempre solo bello,
sicuramente molto intenso.
Varie forme, diverse motivazioni...
Effimero, inesprimibile a parole,
ci vogliono azioni e tanto cuore.
Fin dai tempi antichi ci si è posto l'interrogativo riguardante tal sentimento fin troppo complicato,
Chi lo definiva onore, chi peccato,
chi schiavitù, chi libertà,
alla ricerca costante della felicità.
Odi et amo, sentimenti contrastanti ma entrambi presenti per Catullo;
Platone definiva le sensazioni amorose come un costante tendere alla ricerca di qualcosa di cui si percepisce la parzialità
e ci si sente incompleti (ricchi e poveri perpetuamente);
Paragonando il tutto ad un arco teso pronto a scagliar la freccia
Perché si, il tutto è considerabile arma oltre che dono.
Qui, prova a chiedere un cono (prendiamoci un gelato),
si scioglierà come piangendo sotto il sole del calore che mi fai sprigionare.
Chi si soffermava sul dolore potenzialmente derivatogli, chi esprimeva una difficoltà nel provarlo...
Il pensiero analitico,
in questo campo non basta.
Ora, rantolo nel buio, la mia mente in subbuglio.
Chissà, se è qualcosa che sto già provando, chissà se lo proverò mai;
essendo inspiegabile razionalmente, il mio pensiero è che il più delle volte si mente, temo questo e quest'altro.
Ora vi saluto e vi abbraccio, faccio un balzo: andiamo avanti, 8 marzo...
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Raccolta poetica: estimatore di me stesso
Poetryuna sfilza di mie personali riflessioni: buona lettura, tutto questo sono io (ma non solo)