Un sorcio nel suo scorcio

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Scorcio o pertugio,
Topo o segugio,
Raccolto dalla fogna,
Ora ti mando alla gogna;
Cadi dal cielo
E fai clap clap all'atterraggio
Perché l'altitudine affligge
Ma l'importante è uscirne indenni,
Te ne dico due cenni:
Robusto per le pietre,
Resistente
Anche se arso con la legna e le streghe... Credente,
Fatto il misfatto Harry suggerisce,
Si chiude la mappa per la serpe malvagia;
Non so se si tratti di infermità mentale
O di un passaggio verso eterni ed infernali castighi
Ah no, era solo un topo, che fato pieno d'intrighi.
Adesso lancio la magia,
protezione dell'appena nato;
Nulla di più semplice, basta mentire
Fino al suo scontato e inevitabile rinvenire.
Presa di coscienza, fioco cero
Riflettevo su un fatto reale
Un salto letale
Coraggio totale;
Fine del planisfero
Come la sfera del mago grigio
Dalla barba bianca
Dopo il sacrificio.
Si mastica anche se con un dente in meno
Ma non sarebbe altrettanto fattibile con uno solo,
Colto
Nel tuo volto
Crucciato
Divora ogni cosa da te creato;
Trattato con tanta cura
Ma alla fine abbandonato con disinvoltura.

Raccolta poetica: estimatore di me stessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora