Madre, sempre mi hai voluto bene
Ma avrei voluto soffrire più pene
Padre, un po' più duro e severo
Ma anche lui: ti ha amato sul serio.
Famiglia, tante esperienze e occasioni...
Il sangue corrode fin da quando si è giovaniVolevi di più, avere meno timore, ma per favore
Se non si fatica, non si cresce, continua ad attendere le feste, non credi più alle messe perché hai studiato e sai bene cos'hanno fatto per la peste
Una malattia, spaventosa e sconosciuta, ma per carestia Dio ti santificaIncertezze per il futuro, lo vedi come un muro da spaccare, una recinzione da scavalcare e non come porta da cercare o buco da scavare
Non hai mai sofferto
Non è vero
Ognuno ha una propria sogliaChe noia
Non metto in dubbio la mia fragilità
Ancora in subbuglio, la verità.
A discapito di me stesso
Mi sento perso.
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Raccolta poetica: estimatore di me stesso
Poetryuna sfilza di mie personali riflessioni: buona lettura, tutto questo sono io (ma non solo)