Chloe
Mi sedetti a bordo piscina per immergere i piedi nell'acqua. Mi tolsi il cappello a tesa larga, inclinai la testa all'indietro e permisi al sole di accarezzarmi la pelle. Con gli occhi chiusi, sentii un rumore di passi. Kevin posò le labbra sul mio collo, quindi prese a mordicchiarlo con fare sensuale.
«Che sexy» mi sussurrò all'orecchio, mentre la sua mano scivolava verso lo slip del mio bikini.
Gli diedi una gomitata. «Non qui. Qualcuno potrebbe vederci.»
«Chi, quel guardone sfigato?»
Si tolse la maglietta ed esibì i pettorali scolpiti. Il più seducente tra noi due era lui. Nel tuffarsi, gli schizzi mi bagnarono. Prima che potessi ammonirlo, Kevin mi afferrò i piedi e mi trascinò giù con sé.
Quando emersi in superficie, tossicchiai. «Ma sei scemo?» gli urlai.
Mi aggrappai a lui. Potevo sentire la sua erezione premere contro il costume. Lo strinsi più forte e gli graffiai la schiena. Lo stuzzicai di proposito, per vendetta e per piacere.
«Non provocarmi» disse con la voce rauca.
«Altrimenti?» gli chiesi in tono di sfida.
Sospirò. «Non so come farò questi mesi senza di te.»
«Ci sono le videochiamate» lo presi in giro.
Scosse la testa, contrariato. «Non mi basta il sesso telefonico. Voglio stringerti tra le mie braccia, toccarti, farti mia. Ti voglio a cavalcioni su di me.»
Iniziò a muovere il bacino, le sue dita scesero lungo la mia schiena, fino al solco tra i glutei, mentre le nostre lingue si cercavano. Avevamo il desiderio l'una dell'altro.
Negli ultimi tempi lo facevamo tre volte al giorno e anche a me sarebbe mancato.
«Sono fortunato ad averti. Se quel nerd si azzarda a provarci con te, io... »
«Non succederà.»
«Ricordami perché deve stare qui pure lui?» domandò a denti stretti.
«Mio nonno e il suo sono amici da anni e gli doveva un favore. Bryan ha bisogno di concentrazione per un progetto, se ho capito bene.»
Mise il broncio. «Non poteva dargli i soldi per l'albergo?»
Mi morsi il labbro inferiore. «Geloso?»
«Ti sei vista?»
Un sorriso compiaciuto comparve sul mio viso e annuii.
Mi sbatté contro il bordo della piscina. Continuammo a baciarci e a sfiorarci, tuttavia un colpo di tosse interruppe le nostre effusioni. Lo sguardo del nonno passò dal mio ragazzo a me. Accanto, Bryan si fissava le scarpe e suo nonno guardava il mio in imbarazzo.
Una volta usciti , ci asciugammo. Io infilai alla svelta i miei shorts di jeans, Kevin invece si rimise la maglietta. Incrociai le braccia al petto.
«Cucciola.» Il nonno si rivolse a me in tono gentile e io gli diedi un bacio sulla guancia. In mano teneva un sacchetto contenente una ciambella, il cui odore penetrò nelle mie narici. Sapeva sempre come addolcirmi.
«Grazie» gli dissi. Ne addentai subito un pezzo: era squisita. «La pasticceria in paese è una garanzia.»
«Sistematevi. Noi vi aspettiamo dentro.»
Mio nonno indirizzò un'occhiata severa a Kevin, per poi allontanarsi insieme agli altri.
Rimasti soli, il mio ragazzo si accigliò. «Mi odia.» disse il mio ragazzo una volta rimasti soli.
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𝙍𝙤𝙢𝙖𝙣𝙘𝙚 𝙨𝙥𝙞𝙘𝙮 ♡ 𝙋𝙧𝙚𝙫𝙞𝙚𝙬
Chick-Lit𝙋𝙧𝙚𝙫𝙞𝙚𝙬 ♡ Romance spicy ♡ ♡ Contemporary ♡ ♡ Forced proximity ♡ ♡ Friends to lovers ♡ ♡ Childhood friends ♡ ☁ Ambientazione: Italia ☁ Doppio pov. ✩ Nono libro.