E le persone che parlano troppo...

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Per Mattia, le serate con Luigi e Alex erano sempre state il momento più bello di tutta la settimana.

Per questo erano anni che non riusciva a rinunciarvi nonostante un matrimonio e, successivamente, la consapevolezza che alle sue spalle quelle sere accadessero cose del tutto diverse da ciò che si aspettava.

Per lui erano serate in cui poteva essere se stesso, sfogarsi e distrarsi.

Il problema però era che quel venerdì, mentre Luigi e Alex discutevano su quale gelateria nei paraggi fosse la più buona, Mattia era distratto, ma non a causa loro.

Era isolato in un mondo tutto suo, seduto al tavolo di casa del biondo, e stava giocando con il collo della bottiglia di birra.

«Beh grazie Alex, tu prendi sempre gli stessi gusti! Prova ad assaggiare i pezzi forti di tutte queste gelaterie e poi ne riparliamo!»

«Scusami tanto se mi aspetto che tutte loro sappiano fare bene almeno i gusti basilari!»

Mattia continuava a non ascoltarli, per niente interessato ad entrare nel merito della questione.

«Scommetto che Mattia la pensa come me!»

Grazie tante, Luigi.

«Ma cosa lo metti in mezzo se sai che lui preferisce il salato? Lui vive di panini, mica di gelati!»

«È risaputo che lui viva di panini, ma ciò non significa che non ami anche il dolce, visto che la mattina mangia sempre un...»

«Ma avete finito?» domandò Mattia con poca pazienza sia per la piega che stava prendendo quella conversazione, sia per quello che gli stavano facendo ricordare. «Non me ne frega assolutamente niente di quale gelateria sia la più buona, solo voi due potete discutere su cose simili!» sbottò prima di prendere la bottiglia di birra e mandar giù l'ultimo sorso.

Luigi e Alex si guardarono preoccupati dal suo malumore.

La settimana precedente Mattia era sembrato piuttosto tranquillo, e l'idea che le cose fossero cambiate in così poco tempo allarmò entrambi.

«C'è qualcosa che non va Matti?» osò Alex.

«Non c'è niente che non vada, siete voi che vi prendete questioni stupide mentre a me scoppia la testa!»

Dopo quella risposta, il fatto che avesse un problema diventò ancora più palese.

«Perché ti scoppia la testa?» domandò Luigi curioso mordendosi il labbro, dispiaciuto nel constatare che il migliore amico stesse affrontando un problema che lui ancora non sapeva.

«Per tutto Luigi, per tutto! Il processo è più difficile di quanto pensassi, Sergio ha fatto perdere la pazienza addirittura ad Christian che a momenti lo odia più di me. Pur di vincere lui ha avuto la brillante idea di venire a casa mia per cercare le prove che l'amante fosse fisso con i suoi stessi occhi, e poi si comporta benissimo con me ed aggiunge pensieri nella mia testa come se non ce ne fossero già tanti!»

Non si accorse neanche di quanto avesse parlato, eppure Luigi e Alex lo avevano ascoltato e avevano tentato di capirlo, sebbene fosse stato piuttosto vago.

«Da quanto viene a casa tua?»

«Da martedì. Abbiamo avuto la seconda udienza quel giorno e si è preoccupato del fatto che non avessi ancora trovato nulla, così ha deciso di invitarsi a casa mia per darmi una mano. Ieri abbiamo finito, ma non abbiamo trovato niente. Temiamo di perdere il processo se non troviamo delle prove, perché anche lui si è accorto di quando Sergio sia ipocrita e bravo a mentire.»

All that you are is all that I'll ever need [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora