Siamo spiazzati da tutte queste bugie...

672 29 11
                                    

«Un attimo, sto arrivando!»

Mattia alzò gli occhi al cielo quando sentì suonare il campanello per la terza volta nel giro di pochi secondi.

Arrivò alla porta d'ingresso di corsa, e dopo averla aperta, sbuffò sonoramente quando vide solo il suo migliore amico con un sorriso smagliante.

«Dove cazzo è Luigi?»

«Anch'io sono felice di vederti Matti!» lo salutò Alex dandogli una pacca sulla spalla e facendosi strada in casa, «Luigi arriva tra poco, con il favore che gli hai chiesto si è dovuto trattenere a lavoro.»

'Il favore che gli hai chiesto'.

Mattia lo aveva solo pregato di trovargli un buon avvocato divorzista in grado di fargli vincere il processo con quello che a breve sarebbe diventato il suo ex marito, non c'era bisogno che Alex lo facesse sentire in debito con lui.

«Come stai?»

«Starò meglio quando quel viscido si ritroverà senza niente!» sbottò senza mezzi termini.

Alex sospirò.

Sapeva del rancore che l'amico provava nei confronti di suo marito, e non poteva di certo biasimarlo.

Non che a lui fosse mai stato simpatico, anzi, lo detestava con tutto sé stesso e non aveva mai fatto mancare occasione per ripeterlo a Mattia, ma dopo che quest'ultimo aveva addirittura scoperto che lo avesse tradito, per lui ormai era un uomo morto.

Sempre che potesse considerarsi un uomo.

«Hai deciso quali di questi mobili porterai con te nel tuo nuovo appartamento?» domandò guardandosi intorno.

«Per l'amor di Dio Alex, non porterò neanche una sola cosa che mi ricordi Sergio, può anche marcire in questo buco di casa per quanto mi riguarda! Sto qui solo perché non mi sembra il caso di andare da mia sorella, ma appena avrò tutti i soldi che mi deve scapperò di qui e non porterò assolutamente niente con me. Comincerò da zero.»

Alex si morse il labbro, dispiaciuto nel vedere quanto Mattia l'avesse presa male, e se da una parte ne era felice perché Sergio il suo rancore lo meritava eccome, dall'altra si sentiva inutile, perché non poteva fare molto per aiutarlo.

«Sai che la porta di casa mia è sempre aperta per te»

«Come sai che voglio essere indipendente. Ti voglio bene Alex, davvero, te ne voglio tanto, e proprio per questo ti sto salvando dalla mia ira di questi giorni.»

«Ma sai che ti sopporterei anche se delirassi o inveissi contro il telecomando per le batterie scariche, per esempio! Davvero, non c'è alcun problema per me!»

Gli bastò lo sguardo severo di Mattia per scuotere la testa e decidere di non insistere.

«Dov'è Sergio adesso?»

«Da quella strega di sua madre» sputò con rabbia.

Non era un segreto che tra lui e sua suocera non scorresse buon sangue, ma le cose, come se fosse possibile, erano addirittura peggiorate dalla notizia del divorzio, perché quella donna aveva avuto il coraggio di essere contenta del fatto che suo figlio si allontanasse finalmente da una persona a detta sua indegna ed inutile come Mattia, anche se la colpa non era sua.

«Vuoi che ti cucini qualcosa?»

«Voglio solo che arrivi Luigi a dirmi a chi cazzo devo pagare e soprattutto quanto per non vedere mai più Sergio in vita mia!»

Alex sospirò rassegnato per la terza volta dopo quella frase, e gli venne quasi voglia di ringraziarlo per aver rifiutato categoricamente di andare a vivere da lui per un po'.

All that you are is all that I'll ever need [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora