Prologo

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Ormai ho preso la mia decisione. Non si torna più indietro. Jax, il mio migliore amico, la persona di cui mi fidavo ciecamente, ha fatto uno sbaglio troppo grosso da perdonare così su due piedi. Mi fidavo di lui, gli ho aperto il mio cuore, donato la mia anima, ha tutto di me, ogni singola parte, persino ogni singola cellula. E mi ha ricambiato in quel modo. È uno stronzo, non c'è altro da aggiungere. Sto male, il mio cuore è a pezzi, ma devo essere forte. Mi aspetta un lungo viaggio in aereo, a Los Angeles c'è una delle case discografiche più importanti che stanno aspettando la sottoscritta per firmare il contratto. Non mi lascerò intristire da lui. Devo pensare esclusivamente a me, e al mio unico sogno. È la cosa giusta da fare.

L'aeroporto di Houston brulica di gente, i miei genitori sono venuti con me, ma solo mamma mi accompagnerà fino a L.A. , è felicissima, anche più di me. Aspettava questo momento da quando mi teneva nel pancione. D'altronde anche io aspiravo a realizzare questo sogno da quando ero una bimba, eppure, adesso, dopo quello che è successo, non sono così entusiasta. Colpa di Jax. È sempre colpa sua.

"Non possiamo aspettare ancora, Ari, dobbiamo fare la fila per il check-in. Tanto non verrà quello scansafatiche" afferma mia madre, l'aria da snob che la contraddistingue. Oh, quanto vorrei che si sbagliasse. Quanto vorrei incrociare tra tutti questi occhi, quelli intensi e color cioccolata di Jax. E' inutile che mi illudo. Non verrà a salutarmi.

Annuisco e trascino il trolley fino all'interminabile fila per il check-in. Mi guardo indietro per l'ultima volta. Di lui, nemmeno l'ombra. Lo odio!

"Hai ragione, mamma. Andiamo" mormoro sconfitta. Non rivedrò Jax per mesi.

E non ci siamo nemmeno detti addio...



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