La Mattina Seguente

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Mi ero svegliata alle ore 10:30 con la testa appoggiata sulla scrivania e lo schermo del computer in cui compariva la scritta "hai perso: rinasci o salva ed esci": evidentemente mi ero addormentata mentre giocavo a Minecraft.
I miei parenti strillavano, come fanno tutte le mattine estive, ma mentre di solito tendo ad ascoltare attentamente i loro litigi, quella volta li ignoravo completamente e dopo qualche minuto feci click su "rinasci".
Non so come ma mi sentivo iper-competente nel giocare, forse perchè in una sola notte avevo "addirittura" imparato a distruggere dei tronchi d'albero: mi sa che ero proprio stanca morta in quella notte, poichè non riuscivo a costruire nemmeno le cose piú basilari e indispensabili...
La mattina ero decisamente piú sveglia, pronta ad entrare realmente nel vero Mondo di Minecraft.
Stavo continuando a guardare su you tube video informativi riguardo a Minecraft sempre in clandestinità col tablet nuovo che aveva acquistato mio cugino mentre mettevo in pratica ció che piano piano stavo apprendendo.
Avevo appena imparato come si fa a costruire un banco da lavoro, ma non mi bastava costruirne uno perchè anche se meno frequentemente della notte precedente, anche in qulla mattinata morivo molto spesso a causa dei soliti mostri, finchè non capii che ció che piazzo rimane anche dopo che muoio: il mio Mondo era diventato pieno zeppo di banchi da lavoro, e dopo che mi accorsi di ció iniziai anche a costruire e a posizionare al fianco dei banchi da lavoro le utilissime casse, così ciò che trovavo lo mettevo nelle casse per poi non restare a corto di materiale dopo le morti.
Dopo varii tentativi di sopravvivenza spesso intralciati da degli scheletri e dalle loro dannatissime frecce, riuscii finalmente a costruire un piccone di legno e a scavare nella roccia: da lì incominció il mio primo grande progetto Minecraftiano: una miniera.
L'avevo scavata in un punto strategico: infatti tutte le volte che morivo, tornavo in vita in quel posto, non lontano dalla miniera.
L'avevo iniziata a scavare allo scopo di creare un piccone di roccia: quello di legno mi durava troppo poco, ma dopo avere estratto qualche blocco di pietra mi ritrovai una roccia strana, con delle fessure nere... Allora, poichè con il nuovo strumento mi sentivo quasi onnipotente, iniziai ad estrarre anche quelle particolari rocce: avevo trovato il carbone.
Questo mi sembrava la scoperta del secolo: se non fosse stato per via del carbone non sarei rimasta per circa un mese all'interno di quell'enorme buco che avevo inciso nella roccia perchè con il carbone non solo creavo le torcie per rendere visibile il passaggio sotterraneo che avevo creato, ma anche per sopravvivere: la fornace andava alimentata col carbone, dunque per sopravvivere mi risultava assolutamente indispensabile.
Scavavo, ma capivo affatto come avrei potuto evitare la morte causata dalla caduta dall'alto: su youtube trovavo solo tutorial riguardanti la costruzione di carretti da miniera: cosa che non potevo costruire senza il ferro...
Fu mio compito trovare un'alternativa, così la trovai: la cosa più logica in quel caso consisteva nel scavare una buca superficiale (alta piú o meno un blocco) per poi scavare al suo interno un'altra buca, evitando peró di distruggere un blocco situato ai confini della prima grande buca, in modo di creare così degli scalini utili sia per salire che per scendere.
Avevo trovato dell'altro carbone e ne avevo inserito 2/3 nelle casse per averne altro in caso di morte: il resto me lo tenevo insieme a dei bastoni per costruire le torcie.
E poi... Avrei desiderato potere andare avanti, ma mio fratello mi "mandó in esilio" perchè voleva giocare lui: da quella mattina fino ad adesso e probabilmente fino all'eternitá tra me e mio fratello scoppió un irrimediabile litigio riguardo al computer: anche se è un dispositivo vecchio e decrepito, ce lo contendiamo come se fosse una divinità.

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