DUE.

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Martedì la giornata inizia bene. Fuori c'è il sole e io non riesco a fare a meno di sorridere.
Finisco di incartare due cornetti ad una signora e, dopo averle dato lo scontino, la ringrazio e la saluto.

Non faccio in tempo a godermi la fine del caos mattutino, che: <<Lori ! Puoi venire un attimo qui>>, urla Mandy, che oggi è di turno insieme a me.
La raggiungo in laboratorio, non prima di essermi accertata che non ci sia nessun cliente in procinto di entrare.

<<Eccomi>> dico spingendo la porta a doppio battente.

<<Tu hai sempre dei capelli stupendi, quindi voglio un consiglio>>

Si porta in avanti i capelli e tira le punte verso l'alto per accorciarne la lunghezza.

<<Li faccio corti fino alle spalle..>>, tira le punte ancora più su.
<<Oppure un bel caschetto ? Sono stufa di questo taglio monotono. Ho bisogno di un cambiamento !>>, esclama mordicchiandosi il labbro.

Alzo le sopracciglia, sorpresa dalla domanda. Non so per quale motivo pensa che io sia la persona giusta per darle un consiglio.
Vado dal parrucchiere letteralmente una volta l'anno e faccio sempre lo stesso taglio dritto sopra al seno. "Monotono", come dice lei.
Non ho mai nemmeno sperimentato con tinte né trattamenti strani. I miei capelli hanno il colore delle nocciole. Durante l'estate alcune ciocche si schiariscono prendendo delle sfumature dorate, e devo dire che mi piacciono molto.
A differenza delle mie coetanee, non mi dedico molto alle cure di bellezza. Il fatto è che in passato non ho mai avuto la possibilità di farlo e, anche adesso che ho la mia indipendenza, preferisco mettere quei soldi da parte o spenderli per altro.

Sospiro appoggiandomi con il fianco all'isola al centro della stanza.
<<Fossi in te prima li taglierei solo fino alle spalle. Poi se ti piacciono puoi sempre tagliarli più corti>> Dico sinceramente.
Mi stupisce che li voglia tagliare. Si lamenta sempre con Julie quando, invece di una "spuntatina", le tagliano
- e qui cito - "due cazzo di dita, ti rendi conto!".

E' innamorata dei suoi lunghi capelli corvini, in effetti, come non esserlo. Mandy è una ragazza bellissima e si dedica molto al suo aspetto. Ha sempre un trucco impeccabile, le unghie curate e i capelli in piega. Vorrei essere un terzo di com'è lei. Invece mi alzo con l'ultima sveglia, venti minuti prima che passi l'autobus. Mi vesto con le prime cose che trovo, metto un filo di mascara talmente vecchio che lo devo allungare con l'acqua e, per la fretta, mi pettino con le dita mentre raggiungo la fermata.

Comunque, tornando a noi. Entrambi i tagli le starebbero bene, ma è meglio andarci a piccoli passi. Non vorrei dovermi subire di nuovo i suoi piagnucolii per interi giorni.

<<Si ha senso. Mi piace ! Grazie Lori tu sì, che mi sei stata di aiuto>> Conclude lanciando un'occhiata di traverso a Clara, che di tutta risposta sbuffa e alza gli occhi al cielo.

<<Figurati>> Le sorrido lievemente prima che lasci la stanza.

Qualche attimo dopo Clara rompe il silenzio.

<<Ero spaventata, non sapevo che fare !>> Ridacchia mentre si asciuga le mani con il grembiule.

<<Alla fine le ho detto di non tagliarli. Quindi sappi che sarà colpa tua se succederà il finimondo>> Bisbiglia prendendo una spatola per puntarmela contro con espressione severa e al contempo scherzosa. Scoppio a ridere per il suo comportamento buffo e lei dietro di me.

<<Clara !>> Mandy fa capolino dalla porta.

Ammutoliamo all'stante.

<<Cosa c'è da ridere ?>> Domanda lei interdetta.

ZETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora