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Vinnie

<Sono stati quei quattro bambocci cazzo sono pronto a scommetterci!> sbraitò Ryan e si diresse come una furia verso la porta.

Potevo capire il motivo di quella frustrazione. Joel era sempre stato il più tranquillo tra noi e il fatto che ci avesse rimesso proprio lui quando quasi sicuramente il bersaglio era uno di noi rodeva molto a tutti e cinque.

Ci conoscevamo da anni e ovviamente con tutto ciò che avevamo passato insieme avevamo imparato a metterci sempre l'un l'altro di fronte a tutto e Joel era sempre stato un amico straordinario.

<Ryan calmati> lo fermai mettendomi davanti alla porta per evitare che uscisse andando a fare qualche casino che avrebbe soltanto peggiorato la situazione.

Ryan in tutta risposta cercò di superarmi ma senza molti risultati poiché ero più alto e fermo di lui. <Non li sopporto Vinnie. Non li sopportavo prima e adesso che hanno provato ad ammazzare Joel li tollero ancora meno>

<Lo so amico credimi questa situazione sta facendo infuriare anche me> gli diedi una pacca sulla spalla <Ma fare una pazzia come quella di andare ad affrontarli adesso non aiuterà sicuramente>

Chris si alzò dal divano venendo verso di noi <Forse non oggi e forse nemmeno domani ma quelle pulci si pentiranno di essersi messi contro di noi> uno strano ghigno gli adornò la faccia e per qualche motivo fece sorridere anche me.

In tutti quegli anni di affari da sbrigare ne avevamo avuti in abbondanza ma se nessuno era mai riuscito a spodestarci probabilmente dei motivi c'erano. E tutti sapevano quali fossero.

Feci per rispondere quando la porta si spinse contro la mia schiena costringendomi ad allontanarmi.

<Dov'è?!> Carly si precipitò in casa come se ne andasse della sua vita e fu l'unica volta in cui sentii di esserle debitore per aver interrotto la crisi isterica di Ryan

<Piccolina...> la voce flebile di Joel ci fece zittire tutti. Tutti tranne la sua ragazza che si precipitò verso il divano scoppiando a piangere come una bambina.

Non riuscii a fare a meno di stare ad ascoltare la loro conversazione. Non per qualche motivo preciso,ma perché nonostante fino a dieci minuti prima non riuscisse quasi nemmeno a far entrare aria nei polmoni si stava sforzando di parlare con lei per rassicurarla.

<Joel amore come stai? Cos'è successo? Dove ti fa male?> ed ecco lì la Carly Burns che conoscevo io. Lo stava accarezzando da ogni parte mentre gli bagnava la maglietta di lacrime e per qualche motivo a me sconosciuto mi ritrovai a sorridere nel vedere quella scena. Lui che le accarezzava i capelli e lei che,probabilmente, si sforzava per concentrarsi su quello piuttosto che sul fatto che il suo braccio sinistro fosse praticamente ustionato.

<Non piangere Carly,non è niente> Joel forzò un altro sorriso e le sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio <Starò bene>

Ma la mia attenzione per la loro chiacchierata finì nell'esatto momento in cui mi sentii stringere il bicipite da un tocco caldo e familiare che avrei saputo riconoscere anche ad occhi chiusi.

<Amore> sorrisi girandomi verso la mia ragazza e,proprio come se me lo fossi aspettato,le asciugai le lacrime secche dalle guance. <Non ti preoccupare starà bene> l'abbracciai forse più per fare un favore a me che a lei e Cloe semplicemente mi strinse più forte

𝐄𝐍𝐃𝐋𝐄𝐒𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄 &gt; 𝐯𝐢𝐧𝐧𝐢𝐞 𝐡𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora