22 - Colpevole

9.9K 525 688
                                    

Tom fece una brusca svolta "Woo!" Esultò"Sì piccola" disse, massaggiandomi la gamba, costringendomi a spingerla via da lui.

Sospirò infastidito "Rilassati Taylor, a tutte le ragazze piace quando le porto fuori per una gara" disse Tom con un grande sorriso sul volto; si stava comportando normalmente, come faceva prima di tutto il dramma, mi trattava come se non avessimo passato niente insieme, come se non mi avesse mai violentata, non mi avesse mai mandato in ospedale o altro.

"Beh, non lo so" dissi mentre guardavo fuori dal finestrino.

Potevo vedere Tom nel riflesso sul finestrino; aveva 'l'aspetto'. Potrei provare a usare un esempio di questo sguardo che ha, ma era semplicemente lui. Era triste, ma arrabbiato ma comprensivo, i suoi grandi occhi castani diventarono tutti appiccicosi eppure il suo viso era così simile alla pietra. Tom distolse lo sguardo per alzare il volume dello stereo, evidentemente non volendo affrontare il silenzio che stavo creando, c'era tensione. Tom guidò come un maniaco, solo che non era più così entusiasta di tutte le acrobazie. Arrivò al rettilineo, ricordavo questa strada molto chiaramente, non so perché, l'ho percorsa solo poche volte eppure mi dava questa atmosfera spaventosa e pericolosa, forse perché era sul lato di un scogliera?

Era una strada abbastanza larga per due macchine, ma poiché a questi ragazzi piaceva avere spazio, occuparono l'intera strada, quasi facendo sfregare le macchine l'una contro l'altra come se uno tentasse di sorpassare l'altro, una volta che Bill o qualche altro membro della gang aveva giocato a gareggiare abbastanza cercarono di sorpassare Tom, ebbi questo improvviso scoppio di paura, cominciai a stringere il sedile dell'auto sotto di me, stringendo forte le dita intorno alla pelle. Mi preparavo quasi all'impatto, prendendo fiato e trattenendolo, aspettando che qualcosa, qualsiasi cosa mi colpisse forte; Non avrei mai chiuso gli occhi però. Per qualche motivo non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla strada, dovevo fissare quell'abisso di oscurità a pochi centimetri dall'auto. Cercarono di sorpassarci fallendo e si rimisero dietro, aprivo le mie dita sudate, lasciavo andare quell'ultimo respiro di speranza e chiudevo gli occhi. Tom notò questo mio piccolo gesto, non lo mise mai in discussione però, guardò solo mentre mi preparavo per una sorta di impatto, continuava a guardarmi mentre cercava di impedire all'altra auto di prendere il suo posto.

La lunga strada buia finalmente giunse al termine e Tom rise a malapena udibile data la sua musica a tutto volume, sapeva che avrebbe vinto, lo sapeva sempre quando arrivava alla fine di questa strada. Ruggì lungo la strada, guardando nello specchietto retrovisore per vedere un Bill molto scontroso. Anch'io mi guardai indietro e vidi Ria sul sedile del passeggero con le ginocchia alzate e le unghie in faccia, anche lei doveva essere spaventata, giocava con le unghie solo quando era spaventata.
Tom si fermò bruscamente e io scattai in avanti prima di sbattere contro il mio sedile. Scesi dall'auto, felice di essere tornata a terra mentre Tom si avvicinava a Bill, dandogli una pacca sulla spalla facendogli mettere il broncio.

"Ragazzi siete troppo lenti per noi" disse Tom mentre i membri dell'altra gang scendevano dalle auto dopo la gara.

Guardai mentre la folla iniziava ad ammassarsi, congratulandosi con i ragazzi "Sei stato fortunato" disse uno dei ragazzi mentre camminava verso Tom.

"Devo essere un uomo molto fortunato allora, vinco sempre" ridacchiò Tom in faccia all'uomo, come se lo prendesse in giro per farlo reagire.

Guardai dall'auto, seduta sul cofano, mentre Tom e questo giapponese si avvicinavano molto, i corpi tesi e minacciosi "Devi aver imbrogliato"
L'uomo gridò a Tom.

Tom rise "No, sei solo molto lento" disse Tom.

Il giapponese strinse i pugni prima di colpire la faccia di Tom, Tom sapeva che l'uomo era incazzato ma non pensava che sarebbe arrivato a tanto.
Tom prese un duro colpo in faccia, inciampando alla sua destra. Bill, Gustav e George corsero tutti verso l'uomo, pronti a tenerlo fermo perché Tom facesse ciò che voleva, ma Tom fece loro cenno di fermarsi "Posso farcela" disse Tom prima di colpire il viso dell'uomo.

1. My Living Nightmare - Tom Kaulitz (ITA) by winternightzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora