False God

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13. False God






Quando le luci furono accese, Taylor si portò le mani dinanzi al viso, nascondendo il proprio sorriso, mentre tutti urlavamo "sorpresa!" cogliendola di soppiatto. Quasi si appiattì alla porta, trattenendo la gioia, mentre guardava ognuno di loro, per poi correre tra le braccia del fidanzato.

«Joe! Oh, mio Dio, voi siete pazzi!»disse, stringendo forte le braccia attorno al collo del ragazzo, che le accarezzava la schiena. Notai come Taylor stesse lacrimando, il che non era da lei, era tendenzialmente portata a trattenere le sue emozioni; tuttavia, quella sera parve molto emotiva. Strinse anche me, baciandomi la guancia, ed io le accarezzai le spalle. Dopo uno sguardo d'intesa con Louis, si lasciò stringere anche da lui.

«Potrei definire la mia vita completa, suppongo.» ridacchiò lui «Evento più unico che raro.»

«Solo perché in tutto questo c'è anche il tuo zampino, lo so!» si difese e tutti ridemmo.

«Prima della cena, c'è una sorpresa, amore.»le disse Joe, prendendole le mani. Lei annuì, sorridendo con gli occhi, e la scortammo in soggiorno, dove avevamo allestito il tavolo con lo striscione. Lei vide tutto e, inaspettata, schiuse la bocca. Fece per parlare ma il suo ragazzo la precedette: «Io...ti vedo molto preoccupata, negli ultimi giorni. Sei la donna che voglio accanto per il resto della mia vita, e voglio che siano giorni di festa per te anche quelli da non celebrare. Non mi serve il tuo compleanno per ricordarmi che sei l'amore della mia vita, la persona più importante, io voglio festeggiare ogni giorno della mia vita con te, per te.»

Da parte di Louis partì un fischio e applaudimmo entrambi, esultando come ad un match sportivo. La donna divenne rossa in volto, gli occhi lucidi e carichi di lacrime, puntati in quelli del suo amante. «Vieni qui» sussurrò, stringendogli le braccia al collo e, finalmente, si unirono in un bacio. Louis mi guardò, io sorrisi e mi prese spontaneamente la mano.

«Ragazzi, c'è—attualmente c'è una cosa che devo dirvi. Come vi ho accennato in questi giorni, dovevo parlarvi di qualcosa ma dovevo farlo di presenza. Sapete bene che sono una persona che ama le sfide, se decido una cosa dev'essere così. Mi ci batto, per ciò che voglio, fino ad ottenerlo. Sapete anche che ho dovuto affrontare alcuni ostacoli, come la questione Brown,» si voltò verso Louis, guardandolo profondamente negli occhi mentre pensava. «che mi sta davvero mettendo alla prova. Ma non demordo, perché sono circondata da persone che, qualsiasi sia la mia scelta, buona o cattiva, mi supporteranno fino alla fine. Adesso voglio comunicarvi l'ennesimo avvenimento della mia vita, condividere con voi qualcosa che penso meritate di conoscere. Sono alcune mattina che mi sveglio sempre col mal di testa, voltastomaco e una stanchezza improvvisa. No, prima che ve lo stiate chiedendo, non ho il cancro» ridacchiò, ricevendo un'occhiataccia da Joe «E la mia curiosità mi ha spinta a comprare un test di gravidanza. Insomma, penso sia una preoccupazione che ogni donna ha, no? Ma voi che ne potete sapere, siete uomini. Non siete la creazione.» fece una pausa, guardandosi la punta delle scarpe. Poi, sollevando il capo, guardò prima me, poi il suo ragazzo.

«Aspetto un bambino.»

Sorrisi immediatamente, notando i dubbi di Joe confermarsi, correrle incontro e abbracciarla, mentre lei scoppiava a piangere con la bocca sorridente e le mani del suo ragazzo attorno al viso e al capo. Ciò che mi ricordai dopo, fu che Louis non ne sapeva niente. Mi voltai nella sua direzione, aveva lasciato la mia mano, portandosela dinanzi al volto. «Lou?»lo chiamai.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 15, 2023 ⏰

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