capitolo 1

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Ciao sono Francesca Ferrari, ho 16 anni e sono di Milano. Per l’arresto di mio fratello io e la mia famiglia abbiamo deciso di trasferirci qui a Napoli per agevolare i colloqui e soprattutto quando Filippo ha i permessi. Ho un bellissimo rapporto con mio fratello infatti quando è stato arrestato, mia madre ha cominciato a sparar merda su di lui e io giustamente l’ho difeso. Ora ho mia madre contro. Mio padre e mia madre non mi vogliono fare vedere filippo infatti io non sono mai stata ad un colloquio con lui perché dicono che è un posto ‘pericoloso’, ma fatemi il piacere.
“Francesca vieni giù, c’è Maria alla porta” urlò mia madre dal piano di sotto, “falla venire su” le risposi urlando per farmi sentire dopo poco la mia migliore amica Maria si presentò alla porta:
“ vita mijj” urlò lei buttandosi tra le mie braccia
“ciao amò” risposi io ricambiando il suo abbraccio, oggi ero un po' giù di morale stavo riguardando le foto mie e di mio fratello.
“che facevi?” chiese lei buttandosi sul mio letto come un elefante
“guardavo le foto mie e di mio fratello, mi manca assai” le risposi sbuffando leggermente, era da 3 mesi che non lo vedevo 
“amò ma vai ai colloqui no?” chiese lei continuando a sbirciare tra le pagine di quell’ album
“come faccio? I miei non vogliono” risposi tristemente, perché non vogliono? È la domanda che mi pongo ogni singola volta 
“ i tuoi non devono andare via per una settimana per lavoro di tuo padre?” chiese lei, mio padre e mia madre tra un paio di giorni sarebbero partiti per Milano per una questione di lavoro di mio padre e mi avevano detto di stare qua, mi avrebbero affidato alla donna dei servizi che ci aveva seguito da milano fino a qui.
“si, tra due giorni partono” affermai “ti accompagnerò io da tuo fratello” mi disse Maria, è come una sorella per me l’ho conosciuta qui a Napoli grazie allo sport che ci accomuna, hip hop e da li abbiamo cominciato  ad uscire insieme e siamo diventate migliori amiche: la milanese e la napoletana.<amò dai usciamo un pochino> disse Maria alzandosi dal letto porgendomi le sue mani
<alle 7:30 devo tornare perché i miei mi vogliono portare a mangiare fuori> la informai sbuffando facendo roteare gli occhi
"jà amò andiamo facciamo ambres" disse lei, uscimmo di casa e cominciammo a camminare tra le strade di Napoli.

7:25

"vita mia a domani" disse Maria salutandomi, avevamo fatto un bellissimo giro e abbiamo comprato dei vestiti troppo carini, la salutai anch'io red entrai a casa.
"sono a casa" urlai per farmi sentire da i miei genitori, scese mia madre dalle scale con un bel vestito rosso
"muoviti che tra poco dobbiamo andare" disse lei non degnandomi nemmeno di uno sguardo, quanto è odiosa quando fa così!
andai in camera mia ed aprì l'armadio, dovevamo andare in un ristorante molto elegante quindi optai per un vestito corto nero con le bretelle brillantinate, una borsetta lv e dei tacchi del medesimo colore. Io AMO truccarmi, mi rilassa non lo faccio per farmi vedere bella agli occhi degli altri ma lo faccio per me stessa mi fa sentire bene. Mi truccai e in fine misi l'eyeliner, dio quanto lo amo.
Guardai il mio telefono e segnava le 20 così scesi "di corsa" le scale e vidi mia madre e mio padre aspettarmi
"ce ne hai messo di tempo" disse mia madre uscendo di casa salendo sulla nostra Mercedes,
"amore mio, mamma è ancora un po'stressata per la questione di filippo, vedrai che si risolverà tutto" disse lui avvicinandosi a me stampandomi un bacio sulla testa, uscimmo di casa e salimmo anche noi in macchina.

*_Al ristorante_*

"amore mio, ti dobbiamo dire una cosa" inizio la conversazione mio padre guardandomi seriamente
"dimmi" chiesi a mio padre, non ho intenzione di rivolgere la parola a mia madre e non credo neanche lei
"noi partiamo questa sera dopo cena." disse mia madre con un aria scocciata, come se le pesasse essere lì
"ok" risposi semplicemente, presi immediatamente in mano il telefono e scrissi a Maria, domani sarei andata da mio fratello.

finito la cena tornammo a casa e mio padre caricò le sue valigie e quelle di mia madre che ovviamente non stava facendo nulla
"mi mancherai babbo" gli dissi abbracciandolo
"ciao amore mio, fai la brava" disse lui stampandomi un bacio sulla fronte
"ciao mamma" dissi a mia madre
"ciao" rispose semplicemente lei andandosi a sedere immediatamente dentro la macchina. Dopo poco partirono e io rimasi li alla porta, la chiusi immediatamente appena non vidi più la macchina ed andai in camera mia. Mi misi il pigiama e mi struccai facendomi della skin care ed andai fuori dal mio balconcino fumando una sigaretta, non fumo mai in presenza dei miei genitori ed ormai sono diventata una professionista a cancellare l'odore che provocava il tabacco. Finì la mia sigaretta ed andai a dormire, domani avrei rivisto mio fratello.

12:30

mi svegliai ma sinceramente avrei preferito dormire ancora un po'. Alle 14:00 dovevo andare all'ipm, mi buttai immediatamente in doccia per lavarmi e profumarmi, ci metto sempre tantissimo a farmi la doccia infatti si erano fatte le 13:20 mi catapultai d avanti al mio armadio e mi vesti con un completino Nike nero, top e shorts attillati e le mie amate air force bianche, mi raccolsi I capelli in una coda alta facendo ricadere dei ciuffi sul mio viso, presi la borsa ed ero pronta.
Guardai il mio telefono dato che mi era appena arrivata una notifica ed infatti era un messaggio di Maria
"sono qui scendii" c'era scritto così, scesi non prima di aver salutato la donna dei servizi ed incontrai Maria con il suo motorino
"amò emozionata?" mi chiese Maria porgendomi il casco che io misi subito
"assai" dissi, non so perché ma mi piace troppo questa parola perché può significare così tante cose ed esprimere così tante emozioni che bisogna stare attenti a quando si pronuncia quella semplice parola.
"andiamo" mi disse lei cominciando a sfrecciare tra le strade di napoli


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S.A

che ve ne pare? sinceramente mi sto divertendo tantissimo a scrivere questa storia, la sto scrivendo su word da computer, per ora ho scritto sette pagine.
ditemi che ve ne pare☀️

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