Una notte oscura abbraccia le strade di Salem, avvolgendo la città con il suo manto di buio e nebbia, portando con sé una presenza sinistra. Ignari i cittadini dormono, mentre il vento ansima tra le case sobbalzando porte e finestre. Qualcosa di distinto fluttua nell’aria, impalpabile, inafferrabile e gelido, facendo rabbrividire chi solo gli si avvicina.
I pochi cittadini svegli non potevano capire chi o cosa stava accadendo, né il destino che li attendeva; nell’aria solo odore di morte e sangue, penetrante e soffocante. Le loro facce sono tese e pallide, e dai lampi delle torce si possono intravedere i loro occhi spauriti. Camminando tra le strade, infine alcuni sentono un brivido risalire la schiena, gelando il sangue, affermando che la creatura è nelle vicinanze. Alzano le torce mettendosi schiena contro schiena, stringendo nell’altra mano un crocifisso. La presenza si manifesta davanti i loro occhi, un’ombra cupa e spettrale, sembra provenire da nessuna parte e da ovunque. Con le torce tentano invano di ferire lo spettro, che scivola tra le fiamme. Cercano di difendersi, ma il fantasma, ormai a pochi passi, afferra un’uomo robusto, tre volte gli altri e lo porta con sé nel nulla, lasciando solo un grido strozzato dal silenzio. Altri uomini giungono. Coraggiosi avanzano nel ventre della nebbia. Ad ogni passo gridano: <<William!>> Senza ricevere risposta, se non la risata pazza e malvagia dello spettro. All'improvviso la nebbia si dirada, nell’aria si inizia a sentire un forte odore di sangue, e da lì a poco scoprono un orrenda verità; sulle strade e le case fiumi di sangue e in una pozza il povero William, mutilato e diviso in più parti. Poco restano a guardarlo fino a che dal defunto compagno esce il fantasma. Non riescono a distinguerlo, sembra un tutt'uno con l’oscurità, ma i suoi occhi bianchi traspirano in quel manto invisibile; appaiono come due piccole lucciole, ma sono vivide e piene di malvagità. La nebbia si innalza nuovamente portando con sé lo spettro, che lascia ai poveri uomini impauriti la sua risata, e il defunto William, in un rogo di fuoco che inghiotte ciò che di lui resta, scomparendo poi nel nulla insieme alla nebbia.
Al suolo solo un simbolo, che fa fuggire gli uomini impauriti, se non uno, che resta ad osservarlo, per poi farsi il segno della croce, più e più volte avendone riconosciuto il marchio del demonio.
Infine anche quest'ultimo uomo si allontana, osservando i primi raggi solari. Con l'alba che apre un nuovo giorno a Salem, l'ansia e la paura sembrano svanire con l'oscurità della notte.
Una giovane ragazza si sveglia dal suo incubo, il cuore ancora in tumulto cerca di scacciare i brutti pensieri. Guarda fuori dalla finestra vede luci e colori nitidi, anche un arcobaleno, ma ancora sente il freddo che le corre sulla schiena a ripensare il suo sogno. Impiega qualche minuto prima di riprendersi e raccogliere i pensieri, ma alla fine decide di alzarsi e affrontare la suo giornata come al solito, sperando che la normalità possa cancellare i ricordi della notte passata.
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L'incubo di Salem
Terror"Le ombre contorte si allungano lungo le strade deserte di Salem, mentre una nebbia fitta e insidiosa avvolge la cittadina come un velo maledetto. Un silenzio pesante avvolge l'aria, interrotto solo dai passi incerti di coloro che si avventurano nel...