Gli albori dell'apocalisse

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Ormai iniziata da 3 mesi, l'epidemia che cambiò il mondo come lo conoscevamo ad una pianeta desolato pieno di morti camminanti, persone comuni come fattori, operai, lavoratori del comune e altre persone comuni furono abbandonate a se stesse mentre i più ricchi riuscirono a fuggire su marte dopo averlo reso abitabile con vari decenni di ricerche. Le persone rimaste sulla terra si organizzarono in diversi gruppi, alcuni rimasero soli, altri senza cibo non sapendo se li avrebbe uccisi prima uno zombie o la fame, altri si rifugiarono in dei bunker lasciati lì dal governo; Lorenzo invece, un comune uomo di città con delle normali abitudini e degli amici altrettanto normali, rimase scioccato dalla notizia tragica di questa strana "epidemia" altamente contagiosa, i medici e gli esperti dissero a tutti tramite i media di chiudersi in casa e non aprire per nessun motivo non sapendo ancora di che malattia si trattasse. Ovviamente molti non gli diedero retta e cercarono di fuggire al più presto possibile da la propria città trovando un posto sicuro che li tranquillizzi dall'accaduto.L'epidemia non si sa dove scoppiò di preciso, ma il primo focolare è stato registrato a Venezia, città nel nord-italia, questa sorta di morti viventi cominciarono a invadere tutti i luoghi urbani divorando e squarciando i poveri innocenti che si trovavano davanti al loro cammino, urla strazianti emesse da adulti, anziani e persino bambini prima di esser trasformati in quei cosi, erano lenti, ma instancabili e soprattutto assetati di sangue continuavano a distruggere ogni cosa difronte a loro senza sosta. Le persone tentavano di scappare in macchina, chi in moto e chi ancora portandosi direttamente tutta la casa, camion e camper pieni di valige e vestiti che ovviamente non furono mai utilizzati visto che in poche ore gli zombie raggiunsero l'autostrada uccidendo e trasformando gran parte della popolazione del veneto e annunciando così l'inizio del cambiamento completo di ogni mente umana sulla propria vita.

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