il primo rifugio

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Arrivarono davanti alla casa sfiniti e spaventati da cosa potrebbero trovarci dentro di essa, la casa era abbastanza malandata con la vernice gialla che si stava staccando dai muri ma ancora abitabile, vicino c'era un recinto con qualche pollo messo lì a mangiare le ultime razioni di cibo che gli rimanevano e c'era anche un mulino di legno ormai non più in funzione. I ragazzi scesero dalla macchina tutti e tre controllando che non ci fosse nessuno nei dintorni.-oi fede non mi sembra ci sia nulla qui giù, lì c'è ombra di qualche essere vivente?- -no lorè non mi sembra ci sia nulla qui- si urlarono a vicenda. -la casa potrebbe essere un buon riparo per questa notte, e nel mulino potremmo trovarci delle risorse,io e Enrico andiamo nella casa mentre federico, tu vai nel mulino-, i due ragazzi entrarono nella casa silenziosamente, Lorenzo aprì la porta ed Enrico entrò con un leggero terrore nella casa non sapendo cosa ci fosse. Dentro non era messa poi così male a parte il legno che stava marcendo sotto i loro piedi e sui muri, ma più o meno era abitabile ed era sicura perché lontana da tutti, il ragazzo munito di coltello continuò a perlustrare la parte sinistra della casa che includeva la cucina e il salotto, mentre a Lorenzo toccava il bagno e le due camerette. Il ragazzo entrò nella cucina e sembrava che non ci fosse nessuno, ma c'era ancora qualche razione di cibo ancora non scaduta negli scaffali, dopo aver messo un po' di ciò che ha trovato nello zaino procedette ad andare nel salotto, -oh cazzo vicino al divano c'è uno di quei bastardi- si china lentamente per non farsi vedere -magari se passo dietro la poltrona riesco ad aggirarlo e ad attaccarlo da dietro, non mi conviene attaccarlo da davanti perderei di sicuro lo scontro e non riuscirei a colpirlo in testa, l'unica possibilità è passargli dietro e coglierlo di sorpresa-, si abbassò e cercò di arrivare alla poltrona, lo zombie improvvisamente girò la testa ed emesse un suono gelido e straziante. -cazzo sa che sono qui, non è ancora finita però, ho un'idea, questa volta non l'avranno vinta contro di me-, lo zombie si avvicinò lentamente alla poltrona sentendo dei versi provenire da lì, appena lo sentì abbastanza vicino, il ragazzo spinse la poltrona con tutta la sua forza facendolo inciampare per poi sbattere contro il tavolino al centro del salotto facendolo cadere a terra, in quel momento ne approfittò per uscire allo scoperto e trapassare la testa dello zombie con il coltello distruggendogli completamente il cervello, Enrico si inginocchiò a terra felice di avercela fatta. Nel mentre Lorenzo perlustrò le due camerette senza successo, le trovò in stato di abbandono con tutti i letti disfatti, i peluche buttati a terra pieni di polvere, e gli armadi che facevano da habitat per 7 tipi di insetti diversi, si diresse verso il bagno controllando che non ci sia nessuno per i corridoi, provo ad aprire la porta spingendola con la spalla, ma sentì che c'era qualcosa che la teneva bloccata, l'arma che aveva Lorenzo erano le forbici prese da casa loro, non esitò e diede un colpo solido alla porta di legno trapassandola e colpendo anche ciò che c'era dietro, estrasse le forbici e il corpo dello zombie cadde a terra emettendo un tonfo che fece capire a Lorenzo che ora la via era libera, aprì la porta e saccheggiò parte dei medicinali che trovo lì dentro. Federico, invece entrò nel fienile con l'impugnatura della mazza strettissima per la paura, le sue dita stavano diventando viola da quanto premeva forte per reggere la mazza, era ancora scosso da ciò che era successo in strada e aveva paura che succedesse anche lì, il mulino non era molto grande dentro, era umido e buio, ma al lato opposto dell'entrata c'era un baule che poteva contenere qualcosa di utile, Federico si avvicinò lentamente al baule camminando passo passo facendo meno rumore possibile. Quando ad un tratto si sentì un tocco gelido sulla spalla, era come se fosse di un uomo, tranne che mancava proprio quel lato umano, il corpo non emetteva più alcun calore, era come se fosse spento, ma continuava comunque a muoversi. Il ragazzo corse in tutta foga contro il baule per sfuggire alla creatura e notò che lì vicino c'era un interruttore, lo presse e si accese una luce rauca e soffusa che rivelò una sorpresa a dir poco sconcertante, il ragazzo si trovò con le spalle al muro e di faccia due zombie che volevano assalirlo al più presto, il ragazzo pensò molto in quell'istante, forse la sua vita finiva proprio lì, forse era destinato a diventare uno di quei cosi, ma di certo non voleva morire senza combattere, si prese coraggio e cominciò ad urlare e caricare contro uno dei due zombie, gli diede un colpo forte sul cranio che lo lascio immobile per qualche secondo per poi farlo cadere a terra, l'altro zombie provò ad aggredire il ragazzo ma fortunatamente lo schivò e riuscì a evitarlo facendo cadere sull'altro zombie per terra -AAAA BRUTTI BASTARDI MORITE MORITE muori muori bastardo- urlò a squarcia gola mentre spappolò le teste dei due zombie. I due ragazzi si ritrovarono nel salotto chiedendosi a vicenda se stessero bene, quando entrò dalla porta Federico con il volto ricoperto di sangue dei due malcapitati nel mulino -ce l'ho fatta- disse con voce bassa ed esausta per poi cadere a terra stremato per ciò che era successo.

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