Capitolo 7: Nuovi amici e Vecchi problemi

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Ad aprire la porta è un uomo, con segno sul volto e dei lividi che indicano una recente rissa. È abbastanza alto, occhi castani, capelli neri e una barba folta.

All'improvviso parte un flashback, ci siamo io e lui, uno di fronte all'altro, iniziamo a discutere, finché perdo la pazienza e lo attacco.

Che diavolo è successo?

Rimango a fissarlo, immerso nei mei pensieri che vengono poi interrotti da mia madre

<<Dustin quest'uomo è Tom Watson, tuo padre>>

<<Oh, sì certo scusatemi, ero perso nei miei pensieri>> rispondo ad entrambi, ma soprattutto a mia madre

Mi avvicino per abbracciare mio padre, un abbraccio un po' forzato. Non ricordo bene chi sia l'uomo di fronte a me e quanta fiducia ho o avevo in lui

<<Vieni figliolo entra, tua sorella ti sta aspettando in soggiorno>> dice mio padre invitandomi ad entrare

Mentre entro in casa, osservo attentamente ogni dettaglio, sperando che un altro flashback possa aiutarmi a ricordare qualcosa. Esploro le pareti, le fotografie e ogni minimo dettaglio.

Arrivati in soggiorno, vedo mia sorella seduta sul divano

Mi viene incontro per darmi il bentornato

<<Dustin, lei è tua sorella Georgina, è più piccola di te, ha 16 anni>> me la presenta mia madre

Georgina è una ragazza non molto alta, 1,63 m circa, capelli mossi e biondi, come quelli di mia madre, e occhi color nocciola. È magra ma nel giusto modo, con alcune curve che non posso fare a meno di notare, anche se cerco di non fissarla troppo, per evitare fraintendimenti.

Tornando a noi

Ci presentiamo e cerco di farle capire che non ricordo praticamente nulla

<<Ciao Georgina, sono davvero felice di rivederti>> le dico

<<Ciao Dustin, ci sei mancato, a tutti noi. Come è essere rinchiusi in carcere?>> domanda, con una curiosità che mi lascia perplesso.

<<Bene, meno noioso del previsto>> rispondo

<<Hai fatto amicizia mentre eri dentro?>> è chiaramente affascinata dalla vita in prigione, il che mi preoccupa.

La domanda fa male, e subito penso a Geoffrey. Sento una rabbia profonda per come sono andate le cose. Mi ricorda anche che devo tornare a trovare John, uno di questi giorni.

<<Si, se sono qui in parte è anche grazie a loro>> rispondo con un sorriso malinconico

Nota la tristezza nelle mie parole e cerca di tirarmi su di morale

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