Ira:
"Sentimento improvviso e violento suscitato dal comportamento di persone o da avvenimenti inaspettati, esso rimuove i freni inibitori che presiedono le scelte del soggetto coinvolto attraverso un brusco impulso che gli offusca la mente e il cuore, a favore dei bassi istinti.
L'iracondo desidera vendetta che deciderà poi di mostrare in modo attivo o passivo: essa, nel primo caso, è ricercata con atti di rabbia incontrollati e risentimento contro chi, volontariamente o involontariamente, lo ha provocato; mentre nel secondo caso, si caratterizza con una finta riservatezza, eccessiva elusività e distanza a danno del provocatore, oppure per autobiasimazione o sacrificio a danno di sé.
Colui che prova ira può, infatti, provare una profonda avversione non solo verso qualcosa o qualcuno, ma in alcuni casi anche verso se stesso."
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L'alba di un comune martedì si trova, per l'ennesima volta, spettatrice della sua quotidianità: essa apre gli occhi dopo un lungo riposo e lo vede sempre già in piedi per la sua corsa mattutina ormai quasi volta al termine, il respiro pesante e gli occhi verdi persi nei suoi pensieri confusi; lo trova sempre immerso nei suoi sentimenti incalcolabili, soffocanti, quasi tragici e in ricordi di una vita che è passata troppo in fretta, di un'infanzia che forse non è riuscito a godersi abbastanza perché quel sorriso genuino che gli migliorava le giornate era svanito troppo precocemente e il lui bambino si era trovato davanti al suo migliore amico distrutto dalla sua stessa voglia di fare, da una passione logorante, dal suo sguardo troppo concentrato sui suoi nemici per accorgersi dei suoi amici.
Iwaizumi è consapevole di non essere un credente modello, ha sempre pensato che gli dei o le calamità siano solo sciocchezze ideate dagli uomini solo per darsi un po' di speranza in quella vita: le cose accadono perchè devono, perchè non c'è altra scelta.
Perchè tutto quello che hai fatto o fai durante la tua vita ha sempre delle conseguenze a lungo o a breve termine: azioni quotidiane, casuali o volute, incidenti inevitabili, frasi dette o pensieri muti, scatti d'ira o scenate di gelosia, qualunque cosa tu faccia crea un effetto collaterale in una realtà che è profondamente intrecciata e connessa a te.
Ad alcuni può fare paura questa corrente di pensiero, perchè è come se tutto gravitasse intorno a te, come se fosse solo tua la responsabilità di quel male che ti sta distruggendo o di quella felicità che hai paura possa finire.
Beh, non è che Iwaizumi sia certo una persona calcolatrice, dice quello che pensa e pensa quello che dice senza particolari filtri ad impedirglielo, è una persona consapevolmente istintiva e molto spesso impulsiva in quello che fa ma, in un certo senso, lo rassicura il fatto che la sua vita dipenda da lui, e solo da lui, nel bene o nel male. Ha quella latente consapevolezza che non ha proprio tempo per l'autodistruzione o la voglia di autosabotarsi, se qualcosa va dannatamente male dipende da lui che si deve necessariamente rialzare se vuole che passi.
Ma fatto che non creda negli dei ma solo in sè stesso non intacca in qualsiasi modo il suo rapporto di fiducia senza freni verso il prossimo: Iwaizumi crede incredibilmente nelle persone, crede incondizionatamente nei suoi amici e nella sua famiglia, crede che anche loro abbiano un discreto potere su di lui ma non ne ha paura, perchè sa di avere la stessa responsabilità nei loro confronti, se questo ha senso.
Come una loro parola potrebbe far dubitare della decisone più ferrea che abbia mai preso nella sua vita, anche una sua frase potrebbe distruggere una loro intera consapevolezza. Ma non ne ha paura in nessun qualsivoglia modo, perchè crede nelle persone che gli stanno accanto. Ci crede davvero, dal profondo del cuore.
E si ritrova a pensare a come vorrebbe regalare parte della sua fiducia a lui, che ne è completamente sprovvisto e ogni giorno si trova ad affrontare una nuova battaglia senza un briciolo di speranza in sè stesso.
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Seven Deadly Sins || Haikyū!!
FanfictionPer "vizi capitali" si intende un elenco di sette comportamenti perpetrati che portano alla corruzione dello spirito dell'uomo: si tratta di desideri non indirizzati verso il Bene Sommo, ovvero verso Dio, poiché si impadroniscono della vita dell'uom...