CAPITOLO 10 - MI SEI MANCATO

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Finalmente i nostri protagonisti si rivedono.

Ciro
Ieri sono stato tutto il giorno fuori dal carcere perché dovevo aiutare mio padre a completare un affare. Mi sono fatto dare un permesso con una scusa e ho passato un giorno in libertà. Non ho visto Camilla tutto il giorno, mi è mancata come l'aria, non vedo l'ora di rivederla oggi.
Appena varco il cancello dell'IPM scortato dal comandante vedo una piccola figura correre verso di me. È Camilla.
"Ciaooo" urla e sventola la mano correndo verso di me, una volta che il comandante se n'è andato.
"We ammor mij, comm staje?" Le chiedo. Lei è la mia donna, lo so che è piccola ma appartiene a me, e nessuno si deve permettere di farle qualcosa.
"Bene Cì, mi sei mancato come l'aria, te lo giuro". Non c'è niente da fare, la amo troppo.
La bacio con foga, le chiedo l'accesso con la lingua che lei non rifiuta e abbasso le mani verso i suoi fianchi.
La porto in cella, coperto da Lino, e inizio a baciarle il collo. La sento che si irrigidisce. "Si nun vuoi aspetto" le dico stando bene attento al tono che uso. È piccolina ed è normale che non sia ancora pronta.
"Nono scusami, vai avanti" dice abbassando lo sguardo con gli occhi lucidi.
Le alzo il mento con due dita costringendola a guardarmi negli occhi.
"Guarda che io sono serio. Ij t'aspett Camì, aspetto pure cento anni. Con me devi sempre sentirti a tuo agio. " Le dico sorridendo.
"Scusami davvero Cì, lo so che creo problemi." Mi dice facendo scendere tante lacrime sul cuo viso.
"Oh vita mij, non lo dire manco per scherzo. Mi vuoi dire cosa c'è che non va? " La stringo forte a me e ci sediamo sul letto.
" E che da quando sono piccola subisco violenza sessuale da mio padre, e se provavo ad oppormi mi alzava le mani. " Dice a fatica.
Sto pezzo di merda non si deve più avvicinare a lei, in un modo o nell'altro le deve stare lontano.
Non dico nulla, la guardo solo con uno sguardo triste. Poverina ha solo quindici anni e già deve subire tutto questo.
"Le vedi queste cicatrici? Ce le ho da quando ho 8 anni. Da quando è iniziato il mio incubo." Mi dice piangendo. La stringo forte a me dandole tanti baci sulla testa, mentre innumerevoli lacrime scorrono sul suo volto.

Camilla
Ho raccontato a Ciro la mia storia. È ufficialmente un pezzo della mia vita.
Lui mi guardava, mi coccolava e mi rassicurava dicendomi che con lui ero al sicuro. Lo amo da impazzire

RICORDATI DI ME~ CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora