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20:33:

-Mamma, ma dov'è andato papà?- La mia cucciola mi guardò con quegli occhioni marroni ed angelici.
-Non devi preoccuparti amore, abbiamo solo discusso, tornerà presto.- La piccola Ella mi guardò con occhi spaventati, spaventati all'idea che il suo papà non tornasse, ma io sapevo che sarebbe tornato, lo conoscevo. Aveva solo bisogno del suo tempo.
Aveva solo 5 anni, non volevo che soffrisse così solo per una piccola e irrilevante discussione, ma dopotutto questo era il carattere di suo padre, l'uomo che ho amato e che amo tutt'ora con tutta me stessa.

La avvicinai a me e con il mio pollice le asciugai la guancia, bagnata da un piccola lacrima appena scesa dal suo occhio.
-Ti vuole tanto bene Ella, proprio come me, è fatto così, non ti devi preoccupare.- La abbracciai dopo quelle parole, facendole sentire tutto l'amore che provavo per lei.

- Dai amore, ti va se di andare a comprare un gelato come dessert?- Cercai di tirarle su il morale, e fortunatamente ci riuscii.

-Mami- La mia cucciola richiamò la mia attenzione con quella parolina, mami, mi faceva sempre sorridere sentire questo soprannome.
-Dimmi amore
-Come vi siete conosciuti tu e papi?- Mi colse alla sprovvista con quella domanda.
-Facciamo un patto:
Quando arriviamo a casa e ti sei preparata per la nanna ti racconto tutto, ci stai?- le chiesi facendole l'occhiolino e prendendole la mano per attraversare la strada.
-Va bene!- disse facendomi un sorrisone.

21:10:

-Ci sono!!!- urlò dalla suo cameretta una volta pronta.
-Bene- mi sedetti sul suo letto e iniziai a raccontare...

-9 anni prima-
'Luglio, Mercoledì'

-Suuu, Annika, abbiamo 17 anni ci dobbiamo divertire, sai anche tu che ti divertiresti da impazzire se solo venissi con me! ti prego! dopo che ci hanno fatto le firme andiamo a ballare! eddai!!!- La mia amica Erica mi stava pregando in ginocchia di accompagnarla ad una specie di firma copie per una band abbastanza conosciuta, di cui io sentivo parlare solo da lei. Credo si chiamassero tokio hotel?

-Per favore ann! daidaidai
-Okay basta eri! va bene ti accompagno!!- non ne avevo molta voglia ma conoscendo Erica mi avrebbe assillato fino alla morte se non avessi accettato.
-ODDIO GRAZIE GRAZIE GRAZIE AMORE!!- disse abbracciandomi forte
-Ti voglio bene ann- mi disse staccandosi lentamente dall'abbraccio
-Te ne voglio anch'io eri- dissi sorridendo alla mia amica.

Il firma copie o qualunque cosa fosse si sarebbe tenuto due giorni dopo la nostra conversazione, infatti Erica stava già esplodendo dall'emozione. Voleva che io imparassi chi fosse ogni componente della band, cosa che io ritenevo non molto utile, neanche li ascoltavo!

-Okok allora:
Capelli lunghi fino alle spalle, mori, e lisci= Gust-
-Nooo! Gustav è biondo!- mi riprese subito Erica -Riprova dai!- continuò
-È l'ultima volta te lo dico!
Mori lisci= Georg
Neri anche lui lisci e un po' lunghini= Bill
Biondi corti= Gustav
E dreads mori/biondini= Tom?- Devo ammettere che la mia espressione non emanava moltissima sicurezza
-BRAVISSIMA!!- Erica iniziò a battere le mani ridendo, contagiandomi.

Iniziammo a ridere fino a respirare a malapena.

-Ora, le canzon- la bloccai e spalancai gli occhi
-Nononono bella, col cazzo mi imparo tutte le canzoni!- dissi, muovendo il mio dito davanti a lei, dicendole 'no'
(spero capiate, scusate ma non sono riuscita a spiegarmi bene)
-Che palle, dai almeno le più importanti!
-NOO, non è un concerto, mi faccio firmare un pezzo di carta da tutti e poi te lo regalo!
Lei alzò gli occhi al cielo
-Okay, va bene!- mi disse
-Bene- dissi soddisfatta del mio lavoro.

-Venerdì

Mi svegliai presto anche se era luglio.
Odiavo svegliarmi presto in estate, perché poi non riuscivo mai a riaddormentarmi.
Presi il mio Nokia, che amavo con tutto il mio cuore, e vidi che eri mi aveva mandato molti messaggi tutti uguali che parlavano di quella sera.
"Cosa ci mettiamo??"
"Waaaaa!!!!"
"Uffa rispondimi però"
E messaggi simili.

Dopo averle risposto andai in cucina e salutai mia mamma, che però sembrava turbata da qualcosa.

-Ciao mamma, buongiorno- sorrisi
-Ah si, ciao amore, ben svegliata- disse di fretta e sforzando un sorriso
-Tutto apposto?-
-Certo! non preoccuparti, sono solo in ritardo, anzi vado, i tuoi fratelli ovviamente dormono ancora, ciao!- disse avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.
Dopodiché uscì dalla casa e andò a lavoro.

Era strano vedere mia madre in quel modo, è una persona molto solare solitamente...

Mi avvicinai al bancone della cucina ancora pensando alla mamma, poi però il mio sguardo ricadette sui biscotti che presi e iniziai a mangiare sul divano accendendo la televisione.

Finita la mia colazione riposi tutto nella cucina e guardai l'ora, ancora le 10:12, così decisi di farmi una doccia e prepararmi, anche se senza nessun progetto perché non potevo lasciare casa con i miei fratelli da soli.
Quando finii di fare tutto chiamai eri e le chiesi di venire a casa mia, per passare il tempo. Quando arrivò mi aiutò a svegliare i miei due fratelli, Mirco e Lapo. Non so perché ma con lei loro non facevano capricci mentre con me tiravano giù il mondo.

Mirco e Lapo erano piccoli, avevano 8 e 9 anni e io me ne occupavo come una seconda madre insieme a mamma, perché papà non voleva evidentemente esserci, né per me né per loro.
Parlare di questo mi faceva stare male, mi faceva sentire vuota.

-Ooh! Ann! Annika!!- Erica mi fece tornare nel mondo reale, lasciando quei pensieri lontani.
-Mmh?
-Ti eri incantata nei pensieri- disse ridacchiando
-Ah si, scusate- dissi a tutti i presenti, mettendo la colazione ai miei fratelli.
Finito di apparecchiare per i due marmocchi li chiamai.
-Grazie Anni- Mi disse Mirco
-Si, grazie sorellona- Ripeté poi Lapo.
Baciai la testa di entrambi e li lasciai mangiare.

-Alloora..- Eri iniziò a parlare, sapevo già di cosa.
-Secondo te cosa ci dobbiamo mettere??- disse dopo un po'.
-Boh niente di che, jeans e top direi..?- Dissi non molto sicura
-Mmh...
-Okay!- disse dopo aver riflettuto un bel po'.

Passammo il resto della giornata perlopiù parlando e guardando film, fino alle 18:00, quando ci iniziammo a preparare.

****
22:17:

-Okay, per oggi direi che basta, è tardino, che dici?- chiesi alla piccola Ella
-Proprio sul più bello!!- mi disse con tono infastidito
-Domani continuiamo, okay?- proposi
-Okay mam--
Prima che finisse la frase si sentì il rumore della porta chiudersi
-Papino!!!- urlò la piccola
-Aspetta, te lo vado a prendere, buonanotte tesoro.- Le diedi un bacio sulla fronte e percorsi il corridoio fino ad arrivare alla colonna che divide la cucina dal salotto. Lui era seduto sul divano che mi fissava, che mi esaminava.

-Ella vorrebbe avere la tua buonanotte- gli dissi, non smettendo di guardarlo.
Era un bellissimo uomo, i suoi capelli racchiusi in una crocchia
(è uno chignon, da me si chiama crocchia)
E il suo bellissimo piercing al labbro che lo rendeva ancora più attraente di quanto già non fosse.
-Vado- disse alzandosi dal divano e avvicinandosi a me, prendendomi le mani prima di continuare la strada fino alla camera della piccola.

*fine capitolo I*
1177 parole, spero tanto che la storia vi piaccia e che non confonda troppo, è la prima storia che faccio senza contare le cazzatine che facevo anni fa, quindi spero di non fare troppo schifo e nulla, ora direi che vado a dormire perché sono le 4, ciaoo

Quel bastardo del tuo sorriso-Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora