4-mi sei mancata

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Filippo

Guardo la sveglia e vedo che sono a malapena le 6.00, oggi voglio portare Nelly(Chanel) a fare shopping, ho visto che ha già un po' di vestiti ma io voglio prendergliene così tanti da riempire due armadi come quello che ha per provare a compensare tutti questi anni senza di lei.

Cazzo, cazzo, cazzo.

Chanel non è in camera sua.

Cazzo se la voglia di uccidere sta salendo.

"ALEXANDER" urlo entrando in camera di mio fratello maggiore e vedo la mia piccola, MIA, accoccolata tra le sue braccia.

"Esci subito da camera mia"

"Non puoi passare solo te tempo con Nelly"

"Nelly? Fra, ma che cazzo di nome è" per sbaglio ho svegliato la bimba di casa.

"Un nome bellissimo, e ora scollati da Xander che ti porto a fare shopping, papà e mamma quando gliel'ho detto, visto che si tratta di te, mi hanno dato dato carta bianca sul baget" lei sgrana gli occhi e sorride.

"Brutta mossa da parte loro" dice con un sorriso un po' strano, sembra il mio quando papà mi chiama per torturare degli infami, anche Ale sembra averlo visto, quante cose che dobbiamo ancora sapere su di lei.

Alla fine si sono aggiunti a noi pure Elia, Lucas e Alex, in pratica tutti i fratelli tranne Jacopo, Matteo e Gionata perché la porteranno dopo in giro per New York e Alexander che deve lavorare con mamma e papà.

Chanel

Sono già tutti giù che mi aspettano e io manco so che mettermi.

Apro l'armadio e vedo diversi outfit che potrei mettere per non far vedere in che condizione è il mio corpo ne trovo tre e do un numero ad ognuno di loro.

"ALEX DIMMI UN NUMERO DA UNO A TRE" urlo sperando che mio fratello mi abbia sentito

"TRE" ecco, grazie a dio è il più coprente, una tuta semplice, nera con una scritta bianca sia sulla felpa che sui pantaloni.

Scendo e trovo tutti già pronti, salgo in una Ferrari con Elia e Alex, mentre loro continuano a scherzare tra loro mettendomi pure in mezzo qualche volta per farmi sorridere ma io non riesco a togliere la sensazione che sta per succedere qualcosa,...

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Scendo e trovo tutti già pronti, salgo in una Ferrari con Elia e Alex, mentre loro continuano a scherzare tra loro mettendomi pure in mezzo qualche volta per farmi sorridere ma io non riesco a togliere la sensazione che sta per succedere qualcosa, però non riesco neanche a capire se è brutta o bella, quando mi da sui nervi questa cosa, è come sentire una canzone ma non riuscire a ricordare io nome o il cantante e anche se hai il nome sulla punta della lingua non ti viene in mente, che odio.

Elia sembra quello più contento, anche più di me e ce ne vuole visto che io andavo pochissime volte in giro per per negozi e ogni volta che ci vado ci do dentro con le compere.

"Il primo negozio è Bershka"

"E qui ti sbagli Elia caro, la prima tappa obbligata sono Nike, Jordan e Trapstar, poi ovviamente anche Bershka, Zara e Chanel però"

Dopo essere usciti da Nike sembra che abbiamo svaligiato il negozio da quante cose ho preso, devo dire che ne ho un po' approfittato però nei prossimi negozi pagherò io, già gli ho fatto spendere un patrimonio nel primo negozio e comincio a sentirmi in colpa.

Nonostante ho già speso un patrimonio per me Elia è riuscito a battermi in numero di borse.

"Tranquilla fa sempre così" dice Lucas leggendomi nel pensiero.

"Allora... in questi anni senza di me che avete fatto?" so che sembra una domanda stupida ma è solo per fare un po' di conversazione considerando che non li vedo da quando avevo un anno, lui insieme a Elia e Alex sono gli unici fratelli, senza contare i gemelli e Gionata con cui parlerò dopo penso, visto che mi portano in giro per New York, che mi hanno guardato a distanza e mi hanno detto si o no due parole.

"Probabilmente io, Filippo e Alexander siamo quelli che hanno preso peggio la notizia perché eravamo i più grandi, gli altri erano troppo piccoli per capire che ti avevano rapito ma gli mancavi lo stesso, in qualche modo hanno capito che non saresti tornata presto"
"Mi dispiace per quello che ti è successo, avrei preferito essere io quello rapito non te, scusa" parla Lucas, quest'ultima parte la dice quasi piangendo e io istintivamente lo abbraccio e lo stringo,cosa che fa anche lui come se potessi andare via da un momento all'altro.

"Non è colpa tua, ma solo di quella troia di Matilda, ti prometto che non me ne andrò più"

A interrompere il nostro momento sentimentale arriva Alex "ragazzi su venite, Elia ha già comprato mezzo centro commerciale e Chanel solo mezzo negozio, bisogna rimediare"

"Ma sono sempre così?" chiedo.

"Purtroppo si, bisogna farci l'abitudine" mi risponde Luke quasi esaurito.

Alla fine della mattina sembrava che io avessi rapinato tre negozi e avessi preso tutto da ogni uno e Elia ha preso il doppio se non il triplo delle cose, ora, dopo che abbiamo convinto quel essere a uscire da Gucci, stiamo andando al Mc per fare il pranzo.

"Voi andate al tavolo che ordino io, te che vuoi Nelly?" Filippo penso sia l'unico che non è stanco dopo aver camminato per tutti i negozi infatti si offre a camminare ancora un po'.
"Un crispy mcbacon e un The alla pesca"

La nostra ordinazione arriva dopo poco e cominciano a raccontarmi un po' di cose divertenti che gli sono successe, "ce, mi hanno fatto girare la scuola truccato da pagliaccio, ti rendi conto hahahahahah" chi poteva fare una cosa simile se non Elia.

A un certo punto i miei fratelli si girano verso di me e salutano qualcuno, mi giro per vedere chi è e la vedo.
Non può essere.
Come fanno a conoscerla.
No.
Tutte a me devono succedere.

Lei mi riconosce appena si avvicina un po' e rimaniamo ferme, come se qualcuno ci avesse bloccate e non sappiamo che dire.

Mi cominciano a scendere delle lacrime e i miei fratelli se ne accorgono mentre ci guardano con due punti di domanda al posto degli occhi.

Mi alzo di scatto e vado verso di lei, non me ne frega se non ci siamo parlate per due anni, la abbraccio più che posso, lei mi ha aiutato quando molti se ne sono fregati, sa un po' delle cose che ho passato e le voglio ora e le vorrò per sempre un bene dell'anima.

"Mi sei mancata Sofi"
"Anche te Chany"

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