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Pov's Jisung
"Nono aspetta, fammi capire bene.
SONO DUE MESI CHE NON VI PARLATE ORA? Tutto questo perché lui ti ha baciato e poi detto che è stato un errore? Bro ma wtf?! Ma sta bene sto zio?" Jungwon è seduto sul puff difronte a me che tenta di capire bene la situazione.
Ebbene si ragazzi, sono passati ben due mesi e Lee Minho ha deciso di far restare in guerra il suo cervello ed i suoi sentimenti, inoltre sono perfettamente due mesi in cui io ho conosciuto Jungwon e adesso beh, possiamo dire che è uno dei miei migliori amici a cui racconto:vita, morte e miracolo di tutto quello che mi succede.
La scuola è solamente un lontano ricordo per me per ora, meno ci penso e meglio sto, insomma chi è che sta bene pensando alla scuola? Sicuramente non io e credo neanche voi.
"Già ed è due mesi che il povero Sunghoon si propone di far ingelosire Minho senza successo, ti voglio ricordare le volte in cui siamo stati abbracciati o a giocare sotto lo sguardo incazzato di Minho per poi ricevere solo un 'vado a casa, ciao ragazzi', che dovrei fare scusa?"
"Forse ChIaMaRgLi?!"
"Mai."
"Jisung-ah, per quanto mi faccia incazzare il suo comportamento da PrImA dOnNa MaNcAtA, perché sta facendo questo la troia. La prima donna tutta impettita e gelosa, dovresti fronteggiarlo e tirargli un bel secchio d'acqua addosso pieno di di sì. Di sputi di lama"
"Bro- PERCHÉ SPUTI DI LAMA? AJSHSHSHSHSH" inizia a ridere senza una stoppo e giuro sto morendo, che cazzo Jungwon è nel suo mondo per dio e poi come fa Jay a sopportare le sue sparate?
Eppure a scuola è uno degli studenti migliori che ci sono, come fa a diventare un mini teppista poi?
"No. Deve cedere lui, non gli parlerò né ora né mai." Così data la mia sentenza mi rimisi a giocare a cod mobile con lui ma siamo delle zarche e non riusciamo a fare 4 kill consecutive.
"È meglio se giochiamo a gta"
"No fra, meglio rocket league, change my mind"
"VA BENE ALLORA GIOCHIAMO A FIFA"
"JUNGWON NO, NON CI GIOCO A FIFA"
"Scusa...ma a che vuoi giocare?"
"Ho il gioco perfetto." E mentre lui mi guardava confuso, io presi il gioco migliore di tutti:"BARBIE E LE DODICI PRINCIPENNE DANZANTI"
"ODDEO LA MIA INFANZIA, ME STA CADENDO LA SPALLINA"
"No Maria, io esco"
"Tate tutti bboni"
"Mi manca Maurizio"
"A chi lo dici fra, a chi lo dici."
"MENOMALE CHE SILVIO C'È"
"Fra ma poi c'era quella signora che piangeva e cantava con fervore, me lo ricordo come se fosse ieri"
"Jisung...è avvenuto un mese fa"
"I SWEAR BY THE MOON UOUO"
"RAGAZZI VENITE A CENARE" urlò mia madre da giù ed entrambi scendemmo per poi metterci a tavola.
"Ah Eomma, stanno arrivando anche Hyunjin, Felix e Seungmin quindi possiamo aspettarli?"
"Certo che possiamo anche loro, come Jungwon, è come se fossero miei figli." Effettivamente non faceva una piega il suo ragionamento sono praticamente cresciuto con loro tranne Seungmin e Jungwon ovviamente, ma stiamo sempre insieme e mia madre si è affezionata.
"SIGNORIIIII APRITE LA PORTAAAAAAA DRIIIIIN DROOOOOOON" questo è fuso; ridendo andai ad aprire la porta agli altri che tranquillamente entrarono e si sedettero ai loro posti.

"Ah, Jisung-ah io credo tu debba cambiare modo di vestire, l'acconciatura e il colore dei capelli" disse Felix mentre continuava a mangiare le sue patatine fritte come se nulla fosse mentre io abbandonai la forchetta nel piatto e misi su una faccia scioccata:"scusa e perché?!" Insomma sono comunque sexy così e sono abbastanza bello.
"Perché caro Han, se vuoi fare rodere il culetto a Minhetto, devi fargli capire che tu puoi osare di più di quanto sei e che puoi attirare chi cazzo vuoi senza nessun limite.
DEVE PIANGERE" panico, mi fa venire il panico quando usa troppe parole che non siano riferite ai giochi della play.
"Sono d'accordo con lui"
"Idem io"
"Quoto cazzo"
"Oh speravo arrivasse questo giorno, vado a prendere dei vestiti che avevo comprato per lui e tutte le tinte che ho casa.
SI CAZZO, FINALMENTE MIO FIGLIO FA VALERE IL SUO MINI CAZZO" urlò mia madre correndo verso la sua stanza sopra
"MAMMA CAZZO, NON LO DEVI DIRE SE HO IL MINI CAZZO"
"JISUNG-AH NON ME NE FREGA NULLA E NEANCHE AGLI ALTRI INTERESSA SE CE L'HAI, TANTO SIETE TUTTI BOTTOM... trovati" mia madre tornò giù con un botto di vestiti tra le braccia e sopra di loro vi era una scatola con dentro: forbici, ciotoline, pennelli, pettini, ossigeno e le tinte.
"Mio dio no-"
"Troppo tardi Jisung." Mi presero con forza mentre tentavo di scappare da quella tortura ed iniziarono a tagliare i miei capelli e poi cambiarono colore; ovviamente io in tutto questo non potevo guardarmi allo specchio, neanche quando mi provai il pantalone di pelle con una catenina al fianco ed una camicia nera che ovviamente mi toccò infilare nei pantaloni.
"Avete finito?"
"Quasi, non farci fretta che possiamo sbagliare e rovinarti tutto"
Aspettati pazientemente che loro finessero e quando successe, corsi direttamente nella mia stanza per specchiarmi subito e dio, avevano fatto un bellissimo lavoro.
Sono emozionato e davvero felice, non mi sono mai trovato così bello, è la prima volta che penso che davvero possa essere la prima volta in cui posso essere io a far sentire la mia mancanza e a far capire cosa sta perdendo.
Ma mi sento anche stupido, mi manca anche troppo e non nego come anche ora sento la tentazione di prendere il telefono e chiamargli, vedere cosa fa e se vuole giocare con me a qualche gioco come gartic phone.
Mi manca Minho ed è così stupido perché lui mi ha ferito, non ci ha pensato un secondo per evitare di ferirmi ed io ancora che gli corro dietro, sperando in qualcosa insieme a lui; ed è proprio che con questi pensieri che iniziai a piangere singhiozzando a voce alta.
"Jisungie..."
"Fefe mi manca, mi manca da impazzire, c-come s-si fa a smettere di a-amare q-qualcuno?" Lo guardi con occhi pieni di lacrime e lo vidi cedere davanti a me.
Lo vidi piangere per me(cosa che in realtà è molto normale, ultimamente non fa altro che piangere con me).
"Jiji p-perfavore n-no-on p-piang-gere" singhiozzò anche lui stringendomi fra le sue braccia, quasi un abbraccio mortale da cui non avevo nessuna intenzione di separarmi.
"Jiji...Fefe, non piangete perfavore, ci sono qui io per voi, venite qui"
"J-Jinnie" singhiozzammo io e Felix mentre lui ci stringeva a sé con fare protettivo, posandoci alcuni baci sulle nostre teste e nello stesso tempo altre braccia si attaccarono ai nostri corpi ricreando un grandissimo abbraccio

Butterfly; l.kn×h.jsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora