Falco: < e tu che cazzo vuoi coglione, metterti in mezzo?> Uno spavaldo e incazzato Falco cercò di avanzar di qualche passo.
Jack nel mentre stava avanzando sempre di più verso il centro. Non gli importava di ciò che stava succedendo, non gli importava delle parole cariche di aggressività di Falco, tanto meno gli sguardi delle due fazioni; non si curò nemmeno dello sguardo sorpreso di Samantha larusso, che mentalmente si chiedeva che cosa gli saltasse in mente di mettersi in mezzo a delle persone che conoscevano il karate abbastanza bene da metter al rischio la vita dei presenti e quindi quello di un presunto inconsapevole di Maverick.
Non c'era più sbagliato in tutto ciò; sbagliato il modo di pensare di Samantha, degli altri, supponendo qualcosa che non era nemmeno vagamente vicino alla realtà dei fatti, come ovvio che fosse non conoscendo lo studente trasferito, tanto meno le sue intenzioni era pur sempre facile supporre e ipotizzare ciò che falsamente si prestava ai loro occhi in modo diverso.
Ma la realtà era ben diversa e al Fighter MMA, non importava nulla di tutto ciò, il suo desiderio e la sua determinazio nel nel voler tornare a casa per sincerarsi delle condizioni della madre, era molto più forte di tutto il resto, persino nel cercare altre soluzioni per tener fede al suo pensiero originario, cercare di esser per una volta una persona normale.
In ogni caso non rispose alle provocazioni iniziali di Falco, limitandosi a fissar di fronte a se, anche se serviva unicamente a fissar un membro casuale dei cobra kai, che visivamente era in mezzo a ciò che voleva guardare, la porta di uscita. Era facile pensare che per un rancoroso e pieno di rabbia repressa come Falco ciò era una mancanza di rispetto verso la sua persona e verso il proprio Dojo, sentendosi di conseguenza legittimato a rincarar la dose provocandolo in ogni modo possibile.
Falco: < ehi coglione sto parlando con te? cos'è il gatto ti ha mangiato la lingua o ti sei subito pentito di ciò che hai fatto eh? > Fece una pausa, solo il tempo per sentir nell'orecchio un sussurro ben specifico di un suo compagno di Dojo,
Falco: <giusto tu sei quello sfidato del nuovo arrivato. Giusto, sei così nerd di merda che non hai avuto il coraggio nemmeno di parlar con qualcuno. figuriamoci se qualcuno possa mai sentirsi interessato ad uno sfigato come te. Sveglia nessuno ti vuole. >
Quelle parole, per quanto inizialmente sembravano insignificanti per uno come Jack, dette da un povero idiota a parer suo, colpirono verso la fine più del dovuto; in fondo era una sua debolezza, una debolezza caratteriale derivata dal suo passato semi tragico, che l'ha portato una qualche forma di insicurezza, sentendosi costantemente fuoriluogo e indesiderato dal mondo intero e dalle persone che vi abitano. Si fermò per qualche attimo, stringendo la cinghia del casco che teneva con la mano destra, quasi al passo nel cedere a quella banalissima provocazione, per via di ciò che è stato detto in precedenza; era una dura prova per la disciplina e il temperamento fuori per lui. Fu quasi impercettibile, fece un sospirò cercando di darsi una calmata; non ne valeva la pena, in fondo voleva tirarsi fuori da problemi che non gli importavano proprio, ma sapeva che ignorare le provocazioni era qualcosa che ipoteticamente parlando avrebbe fatto infuriarsi di più quella sottospecie di bullo, ma da lì e reagire era tutt'altra storia, quindi la scelta delle sue azioni fu molto più studiata, rispetto all'impulsività precedente di attraversar quel cerchio immaginario.
Jack: <io..> stava cercando di formular una frase adeguata, ma venne prontamente interrotto da Falco.
Falco:< io cosa? eh? avanti parla o sei troppo spaventato per farlo? sei un pollo vero? *verso del pollo*>
Jack: < in realtà stavo scegliendo le giuste parole da usare. > Con fermezza, anzi quasi con estrema neutralità del suo tono di voce, continuava a dare le spalle ad un Falco che certamente non apprezzava quel gesto.
Falco: < guardami mentre ti parlo! >
A quel punto era chiaro che per Jack, essendo ancora un adolescente, fece quella scelta di dargli le spalle e fissare le porte, anche per un mero capriccio. Insomma era vero che era cresciuto precocemente mentalmente e psicologicamente a causa di vari eventi, va bene la dura disciplina per un fighter MMA, ma era un ragazzino anche lui, anche immaturo a volte e ciò si traduceva come in quell'istante, nel capriccio di provocarlo silenziosamente con quel gesto, apparentemente innocuo, ma non per falco e ne tanto meno per Jack.
Jack: < ascolta non me ne frega nulla di tutto ciò, voglio solo andare a casa, ma tutta questa folla mi ha impedito di andare indietro in avanti. Quindi la mia intenzione è di proseguire e andarmene via, voi potete litigare quanto vi pare, per quanto mi riguarda. > Fermezza e distacco con le sue parole a comunicare la verità che però non in molti erano in grado di capire, figuriamoci uno come falco.
Falco: < E tu ti aspetti che io credi a questa stronzata? ammettilo coglione, volevi metterti in mostra per sentirsi figo e far colpo con qualche ragazza. Svegliati qui siamo in guerra Cobra kai contro quegli stronzi del Miyagi-do, contro la principessina. >
Jack: < per me sei libero di credere a ciò che ti pare per quanto mi riguarda, ho detto semplicemente un dato di fatto, che voglio tornare a casa e mi stavate di intralcio. Fine. E no, continua a non fregarmi dei vostri litigi, delle vostre guerre tra clan segreti o qualunque cosa siate. ora se volete scusarmi.> Jack impassibile, cercando di fregandosene di tutto e tutti, mostrando ai presenti un coraggio ed un sangue freddo fuori dal comune cercò di andarsene quanto prima, ma sfortunatamente alcuni membri del cobra kai fecero muro, bloccandogli la strada in maniera serrata. Fu un attimo, lo sguardo si posò verso i membri del cobra kai che lo stavano bloccando con la loro solo presenza; uno sguardo di fuoco, misto alla freddezza spietata con cui era contraddistinto nel mondo delle arti marziali miste, iniziò a far si che chi lo guardasse, iniziò a segnar cedimenti psicologici a tutto ciò, allentnado quel muro immaginario fatto dai corpi di quella fazione.
Falco: < che cazzo fate? lo lasciate passare? Mo ci penso io a rispettarmi!>
Miguel: < No, fermo! >
Anche Samantha agitata per le sorti dello studente trasferito senza dire ancora una parola, stravolta dagli eventi di quel momento, voleva intervenire, ma tory con un sorriso provocatorio si frappose, senza dire nulla; non c'era bisogno di dire molto in realtà quei gesti parlavano chiaro.
Fu un attimo, il tempo di un battito di ciglia trascorso dall'arrivo alle spalle di jack e il tentativo di posar una mano sulla spalla dello studente trasferito e provare a colpirlo; che fu completamente annichilito sotto un uno due di quest'ultimo.
Un battito di ali di farfalla, era il tempo necessario per far reagire quasi istintivamente uno come jack che velocemente afferrò il polso di quella mano, poi il braccio, girandosi verso di falco usò la gamba destra per il perno fondamentale di quel ribaltamento rapido e atterrare falco a terra; tenendo il braccio iniziale di quest'ultimo teso verso l'alto e tenuto fermo dalla mano libera di Jack e con il piede destro di jack a premere contro l'ascella del braccio incriminato.
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Cobra Kai: Stronger Together
Romance[In corso ] in una storyline alternativa dove la storia si svolge al ridosso tra la seconda e la terza stagione di Cobra kai, ma con delle sostanziali differenze. Nessuna rissa, almeno non ancora, al primo giorno di scuola, dove miguel finisce in co...