CAPITOLO 5: Workout & Meet

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* Nel tardo pomeriggio *Era stata una mattinata e un inizio di pomeriggio tanto movimentato per Jack; tra la scuola, sua madre ancora a letto non in condizioni ottimali; quei casini tra due fazioni per la quale non aveva di base voluto averne a ch...

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* Nel tardo pomeriggio *

Era stata una mattinata e un inizio di pomeriggio tanto movimentato per Jack; tra la scuola, sua madre ancora a letto non in condizioni ottimali; quei casini tra due fazioni per la quale non aveva di base voluto averne a che fare, i tentativi falliti di Miguel di coinvolgerlo in quelle diatribe, proponendogli di entrare nei cobra kai; insomma un solo giorno di scuola, era già successo di tutto.
Almeno poteva esser sicuro di una cosa; poteva rilassarsi e allenarsi in solitudine senza perder altro tempo, visto che doveva continuare a farlo visto le competizioni delle arti marziali miste della California sempre dietro l'angolo.
Fu fortunato su questo punto di vista; aveva adocchiato giorni addietro, quando arrivò in città un a palestra anche ben fornita; la classica palestra con attrezzi e varie sezioni per i vari tipi di sport e discipline; dà da in caso che aveva persino una sezione anche per quelli come lui.

Jack: "perfetto, sono in orario." In fondo non aveva un orario, fisso era una di quelle palestre libere; certo avere un istruttore che lo indirizzasse nel verso giusto durante l'esercitazione delle proprie mosse, poteva essere il plus che desiderava, ma si accontentava di aver almeno un posto per un allenamento completo.

Entrò al suo interno con gli abiti di allenamento; dei classici pantaloncini colornero con sotto un simile a una tuta aderente per uomo fino alla caviglia, una canotta a giro maniche e musica attraverso le cuffie wireless che usava abituato a usare quando si allenava o correva.
Non voleva già cimentarsi nelle varie tecniche, voleva unicamente riprendere a tonificare il proprio fisico prima di passare alla parte più pratica. Dato che era passato tipo un po' di tempo quando si era allenato decentemente, doveva riprender per grati, motivo per cui gli attrezzi almeno per quella giornata andavano più che bene.


*All'esterno della palestra in città*

Nessuno avrebbe mai detto che per qualche brutto scherzo del destino, Samantha si sarebbe incrociata nuovamente con jack quel pomeriggio. Si era allenata al dojo del padre e insieme agli altri e visto che aveva promesso a Moon e Yasmin di uscire e girar un po per i negozi. Entrambe le ragazze nel corso dei mesi, da quando tutta quella storia era iniziata, avevano cambiato attitudine erano molto cambiate, accettando il tutto con una naturalezza quasi disarmante, persino i suoi amici,  lei nella sua interezza, partecipando persino alle feste tutti insieme; era incredibile come se si dava opportunità di cambiare, lo faceva nella maniera migliore possibile. Tralasciando i cambiamenti e le attitudini delle persone l'obbiettivo delle due ragazze era trascinarsi via samantha e farla distrarre un po' visto che era successo a scuola e nelle ultime settimane; insomma qualche oretta tra ragazze era l'ideale anche per spettegolare un po'.
Ma nella primogenita dei Larusso c'erano ben altri pensieri in testa, non semplici da cacciare; totalmente a dopo aver assistito anche le interazioni di Miguel e dietro il cobra kai all'uscita da scuola, con Jack maverick in moto aveva dato adito ai propri pensieri sulla figura del nuovo arrivato. Era come un tarlo o forse un parassita nel suo cervello, che più provava a liberarsene, più si faceva forte e si sviluppava in lei. Aveva dimostrato carattere e coraggio, per non dire altro; una abilità fuori dal comune e si era prodigato persino a intromettersi in mezzo per qualcosa che non gli riguardava. Certo forse lei aveva persino capito che a jack non importasse di tutto ciò ed era una coincidenza tutto ciò, ma ugualmente quei suoi riflessi e quella sua mossa l'avevano talmente colpita che continuava a pensarci. Deformazione professionale o c'era altro sotto o per meglio dire dentro di lei?

Yasmine: < o mio dio! >  Un urletto femminile di Yasmine aveva fatto quasi spaventare le altre due amiche mentre camminarono lungo il marciapiede, passando casualmente affianco alla vetrina della stessa palestra in cui si stava allenando con i pesi Jack.

Samantha: <diavolo yasmine stavo avendo un infarto che è successo!>

Moon: < già dicci che è successo? Non ti senti bene o ti si è spezzata un unghia? > commentò poi, verso la fine con un pizzico di ironia.

Yasmine: < SSH fate piano. Non avete già visto quel tipo con le cuffie da qualche parte?>

Moon: < no, dovremmo?>

Yasmine: <cielo Moon, è mai possibile che tu non abbia riconosciuto il nuovo arrivato della nostra scuola? si quel Maverick quello che ha buttato a terra quello stronzo di falco! >

Samantha che fino a quel momento non stava capendo se Yasmine stava semplicemente facendo un commento classico di adulazione perché aveva adocchiato un bel ragazzo, non aveva realizzato che in realtà, le sue affermazioni erano state dettate da ben altre motivazioni.

Samantha: <cosa? > incredula, si avvicinò letteralmente di corsa alla vetrata della palestra, quasi come se ci volesse attraversare attraverso, osservando il giovane che per pochi istanti si voltò casualmente verso le vetrate rivelando il suo volto. <cazzo si è lui.>
Era incredula, ma era ancora di più nell'osservare il duro lavoro che sembrò star fare con quei pesi in palestra; ma c'era anche molto altro. Rimasta lì a fissarlo per interminabili secondi a scandagliare ogni centimetro di quella fisicità così esplosiva, ne rimase senza parole, bloccata lì, ma la particolarità maggiore che forse in seguito notò era quell'enorme tatuaggio alla spalla destra che sembrò coprire molta più carne di quanto la canotta lasciasse trasparire. Era inusuale, ma anche molto bello dal suo punto di vista, abbastanza da farla rimaner a bocca aperta.

Yasmine: < certo che è un gran figo. Insomma, magari a primo impatto può metter soggezione, ma ha uno sguardo così magnetico e quei occhi poi! Ahhhh e guardatelo quanto solleva! > Yasmin sembrava quasi letteralmente cotta di Jack, seppur non lo conosceva, ma in fondo erano adolescenti e quelle cose accadevano molto più frequentemente del previsto.

Moon: < sei sempre la solita Yasmine *risatina* > commentò ironicamente facendo una lieve risatina, mentre con la coda dell'occhio, osservò una reazione interessante da parte di Samantha; più che yasmine, ciò che trovava interessante era reazione quanto meno sorpresa della Larusso e li si incuriosì nel vederla. < terra chiama Samantha...? Ci sei? > Niente, sembrava parlar con muro. <e' figo eh? > stuzzicò poi l'amica, divertita.

Samantha: < Si...molto. > si accorse poi di aver risposo di rimando, senza accorgesne di cosa stesse facendo e di cosa stesse dicendo realizzando poi solo dopo di aver detto di qualcosa di interessante. < n-no cioè i-insomma, lo sapete ragazze no? i-il tatuaggio, è molto bello, chissà cosa rappresenta! > imbarazzata come un peperone; iniziò a farfugliare o balbettare, mentre distoglieva lo sguardo un po' ovunque, per non incrociare lo sguardo delle amiche divertite e la sagoma di jack dentro la palestra.

Yasmine: < in ogni modo, tatuaggio o meno, voglio parlarci e invitarlo a uscire. Chissà che tipo di ragazze gli piacciono o se è gia impegnato. > una speranzosa Yasmine voleva certamente attaccare "La preda" che era rappresentata da un ignaro Jack che si stava allenando in pace.

Moon: <secondo me non vuole esser disturbato, insomma è stato fin troppo chiaro a scuola no?> replicò invece Moon, cercando di farle capire che non sembrò esser il caso.

Samantha: < s-si dai e poi una persona che si sta allenando non è cortese disturbarla, preferisce concentrarsi sugli allenamenti, lo dico per esperienza. >

Yasmine: < mamma mia quanto siete guastafeste, dai gli ruberemo solo pochi minuti, al massimo ci scambiano i numeri di cellulari o in contatti social e poi procederemo con il piano d'attacco! >

Sam & Moon: < piano d'attacco? > sam e la sua amica all'unisero si guardarono in faccia, mentre replicarono la loro amica, per poi scoppiar a ridere, dandola a mo di presa in giro della "tremenda."

Yasmine: < eddai entriamo su, pochi minuti e poi riprendiamo il giro!> una caparbia Yasmine non voleva accettar un no come risposta dalle amiche, afferrando le mani di entrambe e trascinarle tranquillamente lì dentro come un tornado e sicuramente non avrebbe accettato tanto facilmente un no come risposta nemmeno da un povero e ignaro Jack Maverick.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2023 ⏰

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