dobbiamo parlare

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erano le 23:30, stavo per andare a dire alle ragazze se potevamo andare a casa, dato che ero molto stanca, quando qualcuno mi prese per un braccio e mi portò in un angolo "nascosto" del locale...

ovviamente la persona misteriosa era Rudy
<<Rudy ma che fai>> chiesi scioccata
<<dobbiamo parlare >>
<<e di cosa esattamente?>> domando, anche se la risposta la so benissimo
<<sei seria?!>>
<<si esatto>>
<<ah non lo so...>> disse ironico <<magari del bacio, di questa mattina è dei sentimenti che provo per te e che non riesco a cacciare via>>
<<di che cosa stai parlando Rudy>> chiesi confusa
<<Kate... è dalla prima volta che ti ho vista che non riesco a non pensarti, ti ho baciata perché da quando abbiamo registrato quella scena del bacio ho capito che mi piaci veramente, ed a dimostrarlo sono state le cosiddette farfalle nello stomaco dopo averti baciata, che sono rimaste tutta la notte>> prese fiato <<Kat davvero io, i-io>>
non concluse la frase perché al posto di parlare premette la labbra contro le mie, per poi far nascere un dolce e leggero bacio.
Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi per svariati secondi, che a me apparivano come ore; quei stupendi occhi color ghiaccio, mi ci perdevo ogni volta, erano come il mare, volevo tuffarmici dentro.
Non persi altro tempo, così dopo aver controllato che nessuno stesse guardando, specialmente i paparazzi, mi rituffai nelle sue labbra.
Pian piano quel bacio si stava facendo sempre di più appassionale, e da dolce e leggero passò ad un bacio desideroso e ardente.
Non so come ne quando, ma in un batter d'occhio ci ritrovammo in un bagno, a baciarci sempre con più passione. Era bello, le sue labbra erano morbide e carnose, un paradiso; a dire la verità mi erano mancate...
Mentre ci baciavamo Rudy mi alzò sempre di più il vestito, mentre io iniziai a slacciargli i bottoni della sua camicia che gli stava fottutissimamente  bene.
Ad un certo punto però mi bloccai.
<<no aspetta Rudy>> dissi fermandolo <<non possiamo>>
<<cosa?! perché?>> mi chiese quasi sconvolto.
Insomma non potevamo, era un mio collega, come ci saremmo comportati in set, soprattutto se poi fosse andato tutto storto, cioè il nostro rapporto si sarebbe rovinato, era il mio migliore amico, no potevo distruggere la nostra amicizia.
<<mi dispiace >> dissi soltanto prima di uscire da lì.
Andai velocemente verso il nostro tavolo, presi la mia borsa e uscì di lì.

In quel momento non avevo voglia di parlare con le ragazze, ne tanto meno di vedere tutti gli altri; così dopo essere passata in mezzo a tutti i paparazzi con l'aiuto dei bodyguard, salì in limousine e me ne andai piangendo.

ueiii
ecco a voi un nuovo capitolo e scusate il ritardo
spero vi piaccia🫶🏻🫶🏻

Per sempre ~Rudy Pankow ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora