La sensazione più bella nella vita non consiste nell'avere una vita piena di denaro. Non consiste nell'avere un privilegio sociale o fama, ma bensì nell'avere parte di felicità, di amore e di tanti sorrisi sinceri, soprattutto di quei sorrisi che nascono un po' per vergogna, quasi come se chi te gli regala volesse nasconderli, ma che ugualmente sfoggia, scaldando il cuore per poi farti innamorare. Almeno era questo quello che Deva leggeva sempre in quei libri che trovava sempre in giro per casa, ma che puntualmente finivano lanciati dalla finestra quando arrivando ad una certa capiva che tutti i protagonisti si innamoravano al primo sguardo, provocandole l'orticaria. Non aveva nulla contro le persone che si innamoravano e che si amavano, solo che per lei era difficile comprendere come facevano certe persone a dichiararsi innamorate dopo un tempo così inesistente. Per questo ogni volta che vedeva sua sorella Kaya sorridere come un ebete ad ogni turista che arrivava sull'isola, Deva sbuffava solamente. Kaya al contrario della sorella ha sempre creduto nell'amore e nei colpi di fulmine, per questo apriva il suo cuore ad ogni uomo che secondo lei sarebbe stato il suo principe azzurro, trovando però solo uomini senza interesse verso l'amore o che comunque sia risultavano interessati solo ad una avventura, spezzando così il cuore della povera Kaya che nel giro di qualche mese anche lei cambiò idea sull'amore.<<Deva! Deva! Sono arrivati i turisti!>> la voce stridula di Kaya spaventò così tanto la povera e quasi dormiente Deva che come una pera cade dall'amaca, finendo con la faccia in mezzo alla sabbia bianca dell'isola di San Cristóbal.
<<Ma insomma, ti è così difficile non spaventarmi tutti i giorni?>>
<<Ti stavo chiamando da buoni minuti ma tu come sempre sei persa tra i tuoi pensieri. Si può sapere a cosa pensi nell'ultimo periodo?>> domandò curiosa mentre aiutò Deva a ripulirsi della sabbia.
<<Al festival di oggi>> Deva mentì spudoratamente mentre sfoggiò un sorriso più finto che abbia mai potuto stamparsi sul viso.
<<Per questo ti stavo cercando. I turisti sono arrivati e lo sai che senza di te non possiamo iniziare!>> Kaya, come sempre su di giri, urla felice mentre prende a braccetto sua sorella, dirigendosi entrambe verso il piccolo porto che dista pochi minuti dalla spiaggia.
<<Quest'anno ci sono più turisti degli anni precedenti!>> disse Kaya sempre con l'entusiasmo mentre saltellava come una bambina felice, nonostante i suoi trentun anni, facendo ondeggiare la gonna ricamata con fili dorati del suo sari bianco. Si trattava di un abito tradizionale Indiano che Kaya usava poche volte, a differenza di sua sorella minore, che pur crescita su un isola appartenente all'arcipelago Ecuadoriano, teneva molto alla tradizione Indù, infondo era l'altra parte delle sue origini, la madre essendo indiana.
<<Ho saputo che questa mattina sono arrivati da Portland!>> questa volta fu proprio Deva a parlare con entusiasmo mentre un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra.
Non vedeva l'ora di mettere in pratica lo scherzo che preparava mentalmente da giorni, se non da settimane, pensando a questo momento, a quando il suo nemico sarebbe tornato, vendicandosi di quel scherzo infantile che lui le feci prima che partisse per un mese a Portland, sicuramente trascinato lì da suo padre.
<<La devi smettere di spettegolare con Esmeralda>>
<<Vedi che tu fai praticamente la stessa cosa con sua sorella>> disse la ragazza dai capelli lunghi e castani, facendo sbuffare la sorella maggiore. Fra Deva e Kaya ci sono tre anni di differenza. L'età però non era l'unica cosa che differenziava le due sorelle, nate entrambe dalla stessa madre e dallo stesso padre. Non le accumunava niente, iniziando proprio dall'aspetto fisico. Kaya aveva i capelli biondi come il grano, proprio come sua nonna, mentre i suoi occhi che splendono come l'acqua azzurra dell'oceano gli ha ereditato da suo padre Carlos. Deva d'altro canto è la fotocopia di Gopika, la madre. I suoi lunghi capelli che la maggior parte del tempo tiene legati sono castani come la terra, proprio come il colore dei suoi occhi.
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Amami per finta
Romance"Ho finalmente capito che se la mente si ostina a dimenticare, a cancellare i ricordi, il sorriso di quella persona che ti ha fatto tremare il cuore, lui, il cuore non dimentica, conserva le emozioni in un angolo remoto senza rimuovere niente. Forse...