Capitolo 19

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Lo shock colpisce Deva all'improvviso. Lo guarda attentamente, ma la sua espressione non rivela nulla, anche se poi lei capisce.
Lo aveva detto per far sentire meglio suo nonno. Anche se era rischioso e poi avrebbero sconvolti tutti, rimandando questa farsa, a Liam importava l'umore di suo nonno in quel preciso momento, quindi lei gli stringe solamente la mano.

Lui annuisce leggermente e poi allunga la mano per prendere con l'altra quella di Roland.

<<Sei serio?! Non voglio obbligarvi, per quanto mi piacerebbe...>>

Liam lo ferma, scuotendo leggermente la testa, sorridendo.
Era ancora un po' scioccato dalla reazione di Deva, chiaramente non si aspettava un'approvazione così rapida, ma non poteva che essere sollevato dal fatto che lo abbia seguito e non abbia fatto uno scandalo, come sarebbe stato normale.

<<Sarebbe successo comunque. E non è solo grazie a te, penso che anch'io non ho molta pazienza>> scherza con suo nonno, dicendo una cosa che però pensava realmente. Dopo la conversazione avuta con Deva, ha realizzato che potrebbe perderla da un momento all'altro, per la mancanza di...sentimenti,
e questo non può succedere affatto.

Roland sorride felice, e con fatica si siede, abbracciando ad entrambi con entusiasmo.

<<Hai preso questa decisione adesso, o almeno tu e Deva avevate discusso prima?>> chiede mentre si sistema meglio, con la schiena sui cuscini e con il con il respiro già stanco. Liam stava cercando una risposta ma viene salvato da sua madre che entra nella stanza, emozionandosi quando vede suo suocero sveglio.

Liam ne approfitta e si alza, tirando Deva fuori dalla stanza, camminando lungo il corridoio in silenzio, fino a quando non raggiungono la loro stanza.

Il ragazzo va verso la finestra con le mani in tasca, sospirando profondamente, aspettando che Deva si scateni.

Lei si agita dietro di lui, guardandolo e strofinando le mani una con l'altra. Lo guarda, silenzioso com'era e sospira esasperata.

<<Liam, non penso che quello che hai fatto sia giusto>> senza voltarsi il ragazzo la guarda solo attraverso il vetro, vendendo in esso il riflesso di Deva.

<<So che ora questo aiuta Roland, ma cosa succederà dopo? Sicuramente si arrabbierà con noi per avergli mentito quando non ci sarà alcun matrimonio>>

Liam si volta verso di lei e la guarda intensamente, lasciandola aspettare qualche secondo prima di parlare.

<<Di cosa stai parlando Deva?>>

<<A proposito del matrimonio. Non hai detto lì che...Voglio dire, hai detto quello che hai detto per far stare meglio tuo nonno ma poi questa cosa dovremo "rimandarla" visto che non
ci sarà alcun matrimonio>>

Liam chiude leggermente gli occhi e sospira,
passandosi la mano tra i capelli.

<<Non rimanderemo niente, Deva. Ho parlato
molto serio. Quando torneremo alle Galapagos iniziamo i preparativi per il matrimonio>>

Probabilmente è passato più di un minuto prima che Deva trovi la forza di reagire a ciò che aveva sentito.

<<Hai perso la testa?>> il suo era un sussurro, pieno di stupore e orrore. Era troppo debole e spaventata per muoversi e scatenarsi rumorosamente.

Liam le prende il viso tra le mani.

<<Deva, non credo che tu capisca cosa significa quel uomo per me. Non gli resta molto tempo e questo è l'ultima possibilità di renderlo di nuovo felice. Per diventare l'uomo di cui parlava prima>>

Amami per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora