Capitolo 18

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La testa di Deva resta appoggiata sul petto nudo di Liam mentre il ragazzo la stringeva teneramente ma al tempo stesso saldamente fra le sue braccia. Deva era stata sua e adesso più che mai sentiva il bisogno di farle capire qualcosa. Ma cosa? Cosa diamine stava cercando il suo cuore di farli capire?
Era una sensazione che non riscriva a spiegare e questo lo tormentava.

<<Stai bene?>> la sua dolce voce la distrae dai suoi pensieri, provocando a Liam un sospiro, di frustrazione però. Perché gli era difficile capire cosa il suo cuore, la sua mante cercava di comunicarli?

<<Non sono mai stato così bene>> risponde con sincerità, sorridendo in seguito mentre rilascia un dolce bacio sulla sua fronte.

<<Che bugiardo>>

<<Cosa vuoi dire?>> si acciglia lui all'istinto mentre Deva solleva leggermente lo sguardo, incrociando i suoi occhi.

<<Non è la prima volta che mi dici questa frase>> confessa la ragazza, stappando nuovamente un sorriso a Liam quando capisce a cosa si riferisce.

<<Ricordo vagamente di quella sera. Cioè, fino a prima non riuscivo a darti un volto ma come ho detto l'ho capito solo grazie al tuo sguardo. Io non so come ma questi splendi occhi mi hanno guardato...non so come spiegartelo. Stavano brillando in modo diverso e...improvvisamente ti ho rivista. Quella sera mi è apparsa in mente e ho avuto paura>>

<<Perché?>>

<<Perché avevi lo stesso sguardo di quella sera, intenso>>

<<Intenso?>>

<<Si, il tuo sguardo è così pieno di...ecco, mi guardi anche ora nello stesso modo>> dice lui mentre le accarezza la guancia.

<<Ed è bello, cioè tu sei bella. I tuoi occhi lo sono, tu...come è strana la vita>> dice in seguito, cercando di cambiare argomento quando si rende conto che stava balbettando davanti a lei.

<<Cosa vuoi dire?>>

<<Mi riferisco alla nostra conoscenza, a come ci siamo conosciuti>>

<<Cosa c'è di strano, non hai mai rimorchiato una donna in un bar?>> domanda Deva, cercando di riderci su, per nascondere l'ansia che all'improvviso stava provando.

<<Non si tratta di questo. Io...realmente con te mi sono sentito bene quella sera, ma poi tu sei sparita e...ti sei pentita vero? Mi riferisco a quella sera. Per questo sei andata via>>

<<No, certo che no. Perché pensi una cosa del genere?>>

<<Tu...ricordi che avevamo parlato quella sera?>> domanda lui con la voce tremolante, al che Deva annuisce solamente con la testa.

E come dimenticare, avevano parlato come se si conoscevano da una vita, raccontandosi addirittura cose private.

<<Tu mi avevi parlato di lui, di quel ragazzo che ami e...adesso non ti penti vero?>> domanda timoroso. I suoi occhi esprimevano paura, la stessa che aveva prima che facesse l'amore con lei. Sapeva che lei amava qualcuno, in passato, e forse anche adesso, e aveva paura che lei lo lasciasse nuovamente da solo. Una paura che non sapeva spiegare a se stesso. Di solito si aveva paura di perdere qualcuno quando...no, era impossibile. Non credeva più in certe cose.

<<Non mi sono mai pentita di fare l'amore con te, Liam. Ne questa sera ma neanche quella notte>>

<<Realmente?>> domanda incredulo mentre gli occhi prendono a luccicare nuovamente.

Amami per finta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora